Sono colui che sono

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Di John Piper su Gloria di Dio
Una parte della serie Hallowed be Thy Name: Eight Sermons on the Names of God

Traduzione di Mafalda Giudice

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Esodo 3: 13-15

Mosè disse a Dio: «Ecco, quando sarò andato dai figli d'Israele e avrò detto loro: "Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi", se essi dicono: "Qual è il suo nome?" che cosa risponderò loro?» Dio disse a Mosè: «IO SONO COLUI CHE SONO». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "L’IO SONO mi ha mandato da voi"». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai così ai figli d'Israele: "Il SIGNORE, il Dio dei vostri padri, il Dio d'Abramo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe mi ha mandato da voi". Tale è il mio nome in eterno; così sarò invocato di generazione in generazione.

Durante le sette domeniche a venire spero di predicare una serie di messaggi che s’ispirano allo scorso agosto, quando lessi i Salmi 9:10 “Quelli che conoscono il tuo nome confideranno in te”.

Coloro che conoscono il nome di Dio confidano in lui

L’obiettivo del mio sacerdozio è l’evoluzione e la gioia della vostra fede nella gloria di Dio (Filippesi 1:20, 25). Predicare è un mezzo per raggiungere tale obiettivo e quindi, quando rifletto su quello da predicare, cerco cose che vi incitino a confidare in Dio con tutto il vostro cuore. I Salmi 9:10 affermano che coloro che conoscono il nome di Dio confideranno in lui. Mi è sembrato dunque che il Signore rafforzerebbe la nostra stima in lui per il futuro della nostra vita insieme se potessi aiutarvi a conoscere meglio il nome di Dio. “Quelli che conoscono il tuo nome confideranno in te”. Quindi, per le prossime settimane, fino a raggiungere l’apice nelle nostre conferenze sulle missioni, spero di rivelare un nome diverso di Dio ogni settimana.

Il significato di un nome

Il motivo secondo cui conoscere i nomi di Dio ci aiuterà a confidare in lui con le nostre vicende quotidiane e con i nostri destini eterni è che nelle Scritture il nome di una persona spesso indica il suo carattere, abilità o missione, specialmente quando il nome è dato da Dio. Adamo chiama sua moglie Eva, perché è la madre di tutti i viventi (Genesi 3:20). Dio cambia il nome di Abramo in Abraamo, poiché lo ha reso padre di una moltitudine di nazioni. (Genesi 17:5). Dio ha cambiato il nome di Sarai in Sara (Genesi 17:15). Egli ha cambiato il nome di Giacobbe in Israele (Genesi 32:28). E quando il Figlio di Dio venne al mondo il suo nome non fu lasciato al caso: “Lo chiamerai Gesù, perché salverà il suo popolo dal peccato”.

Io ho quattro figli: il primo nacque in Germania e quindi cercammo un nome tedesco che si relazionasse alla parola Cristiano, includendoci le nostre preghiere: Karsten, nella fiducia che Dio gli porti fede in Cristo. Poi arrivò Beniamino, il cui annuncio della nascita era una parafrasi della benedizione di Mosè sulla tribù di Beniamino nel Deuteronomio 33:12,

Egli, il prediletto del SIGNORE,
abiterà al sicuro presso di lui.
Il SIGNORE gli farà sempre riparo
ed egli riposerà tra le sue colline.

Poi venne Abraamo e riponemmo la speranza dei Romani 4:20 nel suo nome: che un giorno egli cresca forte nella fede come Abraamo da vecchio e dia gloria a Dio. E alla fine venne Barnaba, il figlio della consolazione, e prendemmo il nome da un grande uomo incoraggiati dal fatto che era pieno dello Spirito Santo e della fede. In altre parole, abbiamo provato a dare ai nostri figli nomi che segneranno il loro destino e il loro carattere. Abbiamo dato loro nomi nei quali crescere e per i quali combattere e pregare.

Il nome più importante per Dio nel Vecchio Testamento

Il nome più comune e il più importante di Dio nel Vecchio Testamento è un nome che non è mai tradotto nelle nostre versioni in inglese. Ogni volta che vedete la parola SIGNORE a lettere maiuscole, si sa che questo nome è dietro di esso. In ebraico il nome ha quattro lettere YHWH e la cui pronuncia potrebbe essere qualcosa come Yahweh. Gli ebrei arrivarono a considerare questa parola con così tanta reverenza che non avrebbero mai prendere sulle labbra, perché non si prendono il nome invano inavvertitamente. Così ogni volta che nella loro lettura si presentava questo nome, pronunciavano la parola "Adonai" che significa "mio signore". Le versioni inglesi hanno sostanzialmente seguito lo stesso modello e traducono il nome Yahweh con la parola Signore a lettere maiuscole.

Questa non è una cosa molto soddisfacente da fare, perché la parola Signore non comunica alle nostre orecchie la stessa cosa come un nome proprio come Giovanni e Michele o Natale. L'importanza di esso può essere visto nella frequenza pura del suo uso. Essa si verifica 6.828 volte nell'Antico Testamento, tre volte più spesso della semplice parola "Dio" (Elohim-2, 600; El-238). Ciò dimostra che Dio si propone di essere conosciuto non come una divinità generica, ma come una persona specifica, con un nome che porta il suo carattere unico e la missione.

(Nota: la parola Geova ha origine da un tentativo di pronunciare le consonanti YHWH con le vocali della parola Adonai. Nei testi ebraici più antichi non ci sono le vocali, così è facile capire come questo possa accadere ogni volta che si riscontra nel testo la parola YHWH: la parola adonai è stata pronunciata dall’ Ebreo religioso.)

Il passaggio biblico più importante per capire il significato del nome Yahweh è l’Esodo 3:13-15. Dio ha appena ordinato a Mosè di andare in Egitto e di liberare il popolo d’Israele dalla schiavitù. Mosè dice a Dio nel versetto 13: : «Ecco, quando sarò andato dai figli d'Israele e avrò detto loro: "Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi", se essi dicono: "Qual è il suo nome?" che cosa risponderò loro?» Dio disse a Mosè: «IO SONO COLUI CHE SONO». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "IO SONO mi ha mandato da voi"». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai così ai figli d'Israele: "Il SIGNORE [cioè Yahweh] , il Dio dei vostri padri, il Dio d'Abramo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe mi ha mandato da voi". Tale è il mio nome in eterno; così sarò invocato di generazione in generazione.

Si noti ora che Dio offre tre risposte alla domanda “Cosa devo dire loro? Qual è il tuo nome?”

  1. Nel verso 14 Dio dice, “IO SONO COLUI CHE SONO”
  2. Nel verso 14 Dio dice, “L’IO SONO mi ha mandato da voi”
  3. Nel verso 15 Dio dice: “Yahweh…mi ha mandato da voi…questo è il mio nome per sempre”

Quindi due fatti mi convincono che questo testo fornisce un’ interpretazione del nome di Yahweh: il primo è che il nome Yahweh e IO SONO costituiscono la stessa parola ebraica (hayah). L'altro è che Yahweh sembra essere qui usato in modo intercambiabile con IO SONO. "IO SONO mi ha mandato a voi" (v. 14). "Yahweh ... mi ha mandato a voi" (v. 15). Io penso che sarebbe giusto dire che lo scopo di Dio in questo incontro con Mosè è quello di rivelare, come mai aveva fatto prima (Esodo 6:2), il significato del suo nome, Yahweh. La chiave di lettura è nella frase IO SONO e soprattutto nella frase, IO SONO COLUI CHE SONO.

Quindi dobbiamo passare un sacco di tempo a meditare su questo punto. Che cosa significa quando si chiede a Dio, Chi sei? E lui risponde, IO SONO COLUI CHE SONO? Spero che questa mattina possiate iniziare a comprendere l'importanza di queste parole. Non ci sono parole più importanti di queste. Le parole che considerate più importanti lo sono perché vere. Quanto più ci riflettete, tanto più impressionanti diventano. So che non posso dargli il giusto valore, ma forse lo Spirito Santo potrebbe prendere il mio tentativo di balbuzie e aprirvi qualche prospettiva.

Sette Implicazioni del Nome Divino, IO SONO COLUI CHE SONO

Voglio provare a spiegare almeno sette delle implicazioni che vedo nel nome divino, IO SONO COLUI CHE SONO.

1. Dio esiste

In primo luogo, Dio esiste. O come Francesco Schaffer continua ad affermare, Dio è lì. In un primo momento questo può sembrare così ovvio e così fondamentale, che non avremmo bisogno di parlarne. Beh, è ​​ovvio e fondamentale, ma dovremmo ricordare che la maggior parte della gente vive come se non fosse vero, o come se si trattasse di una verità che non fa alcuna differenza nella vita.

Supponiamo che il presidente degli Stati Uniti inviti voi e alcuni dei vostri amici alla Casa Bianca per un ricevimento. Appena entrate nella stanza verde e accogliente, vedete il presidente seduto accanto al caminetto e gli passate accanto senza guardarlo o salutarlo. Per tutta la sera non lo degnate di uno sguardo, non gli parlate, né lo ringraziate e né gli chiedete perché vi ha invitati lì. Ma ogni volta che un giornalista vi chiede se credete nell'esistenza del presidente, la vostra risposta è: "Certo". Siete anche d'accordo che questa è la sua casa e che tutto il cibo proveniva dalla sua cucina. Ma non gli avete rivolto alcuna attenzione perché in pratica vi comportate come se non esistesse, lo ignorate. Egli non è entrato nel vostro cuore, i suoi doni sono al centro della vostra attenzione e non lui.

La stragrande maggioranza delle persone che dicono di credere in Dio, lo trattano in questo modo. Egli è come l'idrogeno. Avete imparato a scuola che è nell’ aria che respirate, ma dopo che ci avete creduto, non ha fatto alcuna differenza nella vostra vita. Ogni volta che qualcuno fa un sondaggio dite: "Certo, l'idrogeno esiste." Poi si torna alle cose che contano.

Pensate al futuro, andate avanti nel tempo di pochi anni, al giorno in cui ogni essere umano renderà conto di se stesso davanti al Dio vivente. Dio dirà a milioni di persone, "Ora capisco che spesso durante la vostra vita avete affermato di aver creduto in me. Avete confermato la mia esistenza, giusto?", "Sì" direte voi. "Non è vero che nella vita una persona più è stata onorata, più importanza ha avuto, virtù, potenza e bellezza, e più ha ricevuto rispetto, considerazione e ammirazione? Non è forse così? " "Sì" direte voi. "Allora perché ho avuto un posto così insignificante nella vostra vita quando dite che avete creduto in me? Perché non avete provato più ammirazione per me e cercato più spesso la mia saggezza e trascorso del tempo in comunione con me e vi siete sforzati di conoscere la mia volontà nelle vostre decisioni quotidiane? Perché mi avete trattato come se fossi idrogeno? ".

Che cosa, vi chiedo, il mondo risponderà? Che cosa risponderanno le migliaia di cosiddetti cristiani, la cui fede in Dio equivale alla loro fede nell’ idrogeno?

O! Sarà facile per Dio giudicare il mondo nel giorno del giudizio! A volte, dall’alto del nostro orgoglio, in realtà pensiamo che Dio avrà problemi a trovare abbastanza prove per essere giusto nel condannare le persone all'inferno. Ma se vi fermate a pensare con chiarezza per un attimo alle implicazioni travolgenti della dichiarazione, "Dio esiste", vedrete che sarà molto facile per il Giudice in quel giorno. Gli imputati saranno completamente senza parole a causa della manifesta incoerenza della loro vita. La cartella del pubblico ministero non dovrà essere aperta oltre pagina 1 dove si dice, "L’imputato ha affermato che Dio esiste, la vita personale è stata vissuta come se Dio non facesse alcuna differenza."

Nel nome Yahwen risiede la verità prima e più importante di Dio: Egli esiste; e farà molta differenza per coloro che smetteranno la ricerca della propria gloria e del piacere privato per prenderlo in considerazione.

2. Nessuna realtà esiste al di là di Dio

La seconda implicazione che si trova nel nome IO SONO COLUI CHE SONO è che la personalità di Dio e la potenza sono dovute esclusivamente a se stesso e a nessun altro.

Risalite con me all’epoca quando non esisteva la terra o il sistema solare, le galassie o l'universo. Immaginate quando c'era solo Dio. Quindi, se potete, ritornate al periodo prima di Dio. Da dove è venuto? Come ha fatto ad essere così com'è? Se mi chiedete come ho fatto ad essere come sono, vi risponderei che mio padre e mia madre mi hanno dato una serie di geni e mi hanno allevato in un certo modo e sono stato circondato da migliaia di influenze nel mio ambiente. Ecco come ho fatto ad essere come sono.

Ma quando chiediamo a Dio come è diventato ciò che è, lui risponde, IO SONO COLUI CHE SONO. In altre parole, nessuno mi ha dato una serie di geni. Nessuno e nessun potere mi ha portato ad esistere o a formare la mia personalità. Non ho avuti un inizio. Non vi è alcuna realtà all’infuori di me che non è venuta da me. E quindi non c'è alcuna forza o influenza sul mio carattere e potere se non quello che viene da me ed è controllato da me. Sono totalmente assoluto. Al di là di me non c'è alcuna realtà.

Porre la domanda, Perché Dio è così com’è? E’ come chiedere a me, quando hai intenzione di smettere di picchiare tua moglie? E 'inoppugnabile perché presuppone uno stato di cose che non esiste. Non picchio mia moglie e quindi non posso smettere. E non c'è nulla al di là o all’ infuori di Dio, che potrebbe essere una risposta alla domanda, perché è così com’ è. La natura completamente autonoma di un Dio eterno è il punto finale di tutte le nostre domande. Arriva un momento in cui ti trovi faccia a faccia con la realtà assoluta e ti rendi conto che egli è semplicemente quello che è.

3. Dio non cambia

Una terza implicazione del nome IO SONO COLUI CHE SONO è che Dio non cambia. In Malachia 3:6 Dio dice: " Poiché io, l’Eterno, non cambio; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete ancora consumati. " Nel nome Eterno si afferma IO SONO COLUI CHE SONO. Ma se colui che è Dio non è determinato da alcuna forza all’infuori di sé, allora non è soggetto ai cambiamenti come noi. Le persone cambiano idea a causa di circostanze impreviste o di una debole risoluzione. Dio prevede tutte le circostanze e non ha punti deboli. Nulla in tutta la creazione lo prende alla sprovvista e lo mette in un angolo dove potrebbe essere infedele a se stesso o compromettere la sua integrità.

Lui è quello che è, e quindi, come dice Giacomo: "Con lui presso non c'è variazione né ombra di mutamento. " (Giacomo 1:17). Egli è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Il suo nome assoluto è il fondamento granitico della nostra fiducia nella sua fedeltà in corso.

4. Dio è una fonte inesauribile di energia

La quarta implicazione del nome IO SONO COLUI CHE SONO è che Dio è una fonte inesauribile di energia. Isaia 40:28 dice: " Il SIGNORE è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; ". Se Dio è l’eterna Realtà assoluta, allora è il Creatore degli estremi confini della terra e dell'universo. E se egli è il Creatore di ogni cosa, allora tutta l'energia, tutto il movimento, la combustione, la fusione e fissione ha origine in lui. Tutta l'energia dell'universo deve iniziare in qualche modo. E poiché Dio è la realtà prima e assoluta, tutto comincia in lui. Lui è un serbatoio inesauribile di potere.

Questo deve significare che egli è l'energia. Lui è il potere. La sua personalità è raggiante di energia infinita. Non ha mai bisogno di ricarica. Non ha mai bisogno di un sistema di backup. Non c'è niente a cui lui possa connettersi. Tutto nell'universo si connette a lui. Se si spegnesse, ci sarebbe il nulla assoluto. In lui infatti viviamo, ci muoviamo e poniamo il nostro essere. Egli non può svenire o stancarsi. E’ un infinito fiume di vita e la fonte o la nostra forza ogni mattina e lo sarà per tutta l'eternità.

5. L'obiettività è cruciale

La quinta implicazione del nome IO SONO COLUI CHE SONO è che l'obiettività è cruciale. Quello che voglio dire è che è molto importante credere a una verità oggettiva più che ai nostri sentimenti o desideri soggettivi. Si può desiderare che Dio sia in un certo modo. Possiamo sentire che egli semplicemente non può essere nel modo in cui alcune persone dicono che sia. Ma ciò che sentiamo o ciò che desideriamo non rende Dio quello che è.

Egli pone fine alla nozione che il punto di vista che ognuno ha di Dio è positivo come tutti gli altri. Dio è quello che è e l'opinione che si ha di lui non fa alcuna differenza. Pertanto, la nostra vocazione, in quanto sue creature, è quella di sforzarsi di conoscerlo per quello che è, non per quello che vorremmo che egli fosse.

6. Dobbiamo essere conformi a Dio, non lui a noi

La sesta implicazione del nome IO SONO COLUI CHE SONO è che dobbiamo essere conformi a Dio, non lui a noi. Se i bambini devono imparare le buone maniere dai loro genitori e non i genitori dai figli; se i giocatori devono imparare le loro mosse dall'allenatore e non l'allenatore dai giocatori; se i soldati devono imparare la loro strategia dal generale e non il generale dai soldati, allora è chiaro ed evidente che le creature devono essere conformi per tutta la vita alla volontà del loro Creatore!

Ma come alcune delle creature di Dio seguono questo percorso di ragionevolezza! La stragrande maggioranza delle creature di Dio percorrere una propria strada e non pensano a conformare la loro vita quotidiana alla volontà e al carattere di un Dio assoluto. E quando pensano a Dio, lo immaginano in sembianze create dalla loro mente, per soddisfare i propri desideri. Ma se Dio è semplicemente quello che è e non ciò che noi creiamo, allora siamo noi che dobbiamo essere conformi a Dio e non lui a noi.

7. Questo Dio si è avvicinato a noi attraverso Gesù Cristo

L’ultima implicazione di questo nome magnifico, IO SONO COLUI CHE SONO, è che questo infinito, assoluto, auto-determinante Dio si è fatto vicino a noi attraverso Gesù Cristo. In Giovanni 8:56-58 Gesù risponde alla critiche dei giudici ebraici. Egli dice: " Abraamo, vostro padre, ha gioito nell'attesa di vedere il mio giorno; e l'ha visto, e se n'è rallegrato». I Giudei gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abraamo?» Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono».

Poteva Gesù aver pronunciato parole così elevate? Quando Gesù disse: "Prima che Abramo fosse nato, Io Sono", acquisì tutta la verità maestosa del nome di Dio, l’avvolse nell'umiltà di un servitore, offrì se stesso per espiare tutta la nostra ribellione, e fece in modo che potessimo vedere la gloria di Dio senza paura.

In Gesù Cristo, noi che siamo nati da Dio abbiamo il privilegio ineffabile di conoscere Yahweh come nostro Padre-SONO COLUI

CHE SONO-Dio

Questo è il nome di Dio: IO SONO COLUI CHE SONO! E possano coloro che conoscono il nome di Dio, riporre in lui la loro fiducia.