Siete gli aiutanti di Dio per la rinascita degli altri
Da Libri e Sermoni Biblici.
Di John Piper
su Evangelizzazione
Una parte della serie You Must Be Born Again
Traduzione di Francesca Macilletti
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1 Pietro 1,22–2,3
Dopo aver purificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, 23 rigenerati non da seme corruttibile ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio viva ed eterna. 24 Perché “ogni carne è come l'erba e tutta la sia gloria come un fiore di campo. L'erba inaridisce, i fiori cadono, 25 ma la parola del Signore rimane in eterno.” E questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato. 2,1 Allontanate dunque ogni genere di cattiveria e di frode, ipocrisie, gelosie e ogni maldicenza. 2 Come bambini appena nati desiderate avidamente il genuino latte spirituale, grazie al quale voi possiate crescere verso la salvezza, 3 se davvero avete gustato che buono è il Signore.
La verità biblica che la fede salvifica è possibile solo perché Dio fa rinascere i non credenti (1 Giovanni 5,1) può farci sentire responsabili, incoraggiati, audaci e pieni di speranza nella nostra evangelizzazione personale, o può farci sentire fatalisti, inutili, immotivati e paralizzati nella nostra evangelizzazione. Se ci sentiamo in questo modo nella nostra testimonianza per i non credenti, i nostri sentimenti non sono sincronizzati con la verità e dovremmo chiedere al Signore di cambiarli.
Questo è il mio modo in cui vivo la mia vita di ogni giorno. I miei sentimenti non sono Dio. Dio è Dio. I miei sentimenti non definiscono la verità. La parola di Dio la definisce. I miei sentimenti sono gli echi e le risposte a ciò che la mia mente percepisce. E, a volte – molte volte – i miei sentimenti non sono sincronizzati con la verità. Quando ciò accade – e accade ogni giorno, in una qualche misura – cerco di non modificare la verità per giustificare i miei sentimenti imperfetti, ma al contrario, imploro Dio di purificare le mie percezioni della sua verità e trasformare i miei sentimenti in modo che siano in sintonia con essa.
Questo è il modo in cui vivo la mia vita quotidiana. Spero che voi siate al mio fianco in questa battaglia.
Sentimenti che si accordano con la verità di Dio
Quindi, se mi sento scoraggiato, inutile, immotivato o paralizzato nella mia testimonianza per i non credenti a causa di qualche verità biblica, come il fatto che l'opera di Dio nella rinascita precede e permette di salvare la fede, allora sollevo le mie mani e il mio cuore al Signore e dico: “Oh Dio, questa verità si manifesta nella tua parola; ammesso questo, per il tuo Spirito, vorrei vedere questa verità in un modo che mi possa rendere libero, forte, incoraggiato, gioioso e coraggioso nella mia testimonianza e speranzoso nel mio evangelizzazione”.
Spero stiate imparando con me come avvalerci del potere dello Spirito Santo per mettere a morte i sentimenti che non si accordano con la verità, e come contare su Dio per la trasformazione dei vostri sentimenti in modo che corrispondano alla verità della sua parola.
Divulgate la buona novella
Se il Signore vorrà, oggi e la prossima settimana affronteremo gli ultimi due messaggi di questa serie sulla rinascita, che abbiamo iniziato il 17 novembre dell'anno scorso. Mi è sembrato giusto finire la serie, concentrandosi sulle implicazioni di ciò che abbiamo visto per le nostre personali evangelizzazione – specialmente delle implicazioni sul ruolo decisivo di Dio nella causa della rinascita per il nostro ruolo essenziale nel modo in cui Dio la opera. O, per dirla in maniera semplice, se queste cose sono così – quello che abbiamo visto in questi 19 messaggi – allora cosa dovremmo fare per aiutare i non credenti a rinascere?
La risposta biblica non è né oscura né complicata. Essa è: divulgate la buona novella di Cristo con cuore amorevole e una vita al suo servizio. È possibile ottenere un quadro di questa combinazione in 2 Corinzi 4,5: “Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù”. Annunciamo Cristo come Signore e offriamo noi stessi come servitori. Annunciare Cristo in modo altezzoso e paternalistico, senza alcun sentimento di avvilimento o servitù, contraddice il Vangelo. E il servo silenzioso che non parla mai del Vangelo, è in contraddizione con l'amore. “Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori”. Questo è ciò che facciamo per aiutare le persone a rinascere. Divulghiamo la buona novella di Cristo con cuore amorevole e offrendo la nostra vita al suo servizio.
Allora, andiamo di nuovo a 1 Pietro 1,22 e successivi e vediamo il legame tra la rinascita e il nostro ruolo quando parliamo del Vangelo di Cristo con cuore amorevole e offrendo la nostra vita al suo servizio.
Rinascere attraverso la parola di Dio
Abbiamo dedicato tre messaggi a questo testo: è molto importante. Ma questa volta la nostra domanda è un'altra: Che cosa comporta la realtà della rinascita per la nostra testimonianza ai non credenti? Ecco una rapida panoramica di quello che abbiamo visto. Se volete vedere tutte le argomentazioni che hanno portato a queste conclusioni, potrete tornare indietro e rileggere i messaggi precedenti.
Versetto 22: “Dopo aver purificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri”. La purificazione delle vostre anime del versetto 22 è ciò che accade nella rinascita. Lobbedienza alla veritàsi riferisce alla fede nel Vangelo. La veritàè che il Vangelo di Cristo e lobbedienza ad esso è la fede in Cristo. Perché un amore sincero nei confronti dei fratelli è il risultato e il frutto della rinascita. Pertanto, Pietro dice: Ora che questo vi è accaduto, “Amatevi intensamente, di vero cuore”. In altre parole, dal momento che siete rinati mediante la fede nel Vangelo al fine di una vita trasformata dall'amore, lasciate che questo amore si manifesti per mezzo vostro: amatevi.
Poi, nel versetto 23, usa lo stesso linguaggio della rinascita: “Rigenerati non da seme corruttibile ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio viva ed eterna”. Questo è probabilmente il versetto più importante della Bibbia riguardo il rapporto tra la rinascita e il vostro ruolo in quella degli altri. L'istruzione chiave è: Siete rinati di nuovo. . . “per mezzo della parola di Dio viva ed eterna ”.
In altre parole, il seme che Dio usa per creare una nuova vita nei cuori spiritualmente morti e increduli, è il seme della parola di Dio. “Siete stati rigenerati non da un seme corruttibile ma incorruttibile, [cioè] per mezzo della parola di Dio viva ed eterna”. Non ci sono molti versetti della Bibbia più importanti di questo. Se vedete le implicazioni di ciò, la vostra vita cambierà profondamente.
La parola di Dio: il Vangelo
Ma per vedere tale implicazione, dobbiamo fare in modo di vedere che la parola di Dio È. Ci sono diversi modi per comprenderla. Il mondo è stato creato da essa (Ebrei 11,3); Gesù è chiamato la parola di Dio (Giovanni 1,1, 14); i Dieci Comandamenti sono chiamati la parola di Dio (Marco 7,13); le promesse a Israele sono chiamate la parola di Dio (Romani 9,6).
Ma qui Pietro è molto specifico su che cosa intende nel versetto 23 parlando della parola di Dio attraverso la quale siamo rinati. In primo luogo, egli dice che è viva ed eterna. “Siete stati rigenerati. . . per mezzo della parola di Dio viva ed eterna”. La parola è viva perché ha il potere divino di dare nuova vita. Ed è eterna perché, una volta che crea la vita, la sostiene in eterno.
Successivamente, Pietro cita Isaia 40,6-8 nei versetti 24-25 per spiegare e sostenere questa affermazione circa la parola di Dio: “Perché “ogni carne è come l'erba e tutta la sia gloria come un fiore di campo. L'erba inaridisce, i fiori cadono, ma la parola del Signore rimane in eterno”. La parola di Dio non è come l'erba e i fiori. Essi fioriscono per un momento e danno gioia che dura per un momento. Poi se ne vanno, e così la loro vita. Ma la parola di Dio non è così. La vita che crea, dura per sempre, perché la parole creatrice e sostenitrice di vita dura in eterno.
Dopodiché, Pietro ci dice esattamente a cosa si riferiva con la frase “la parola di Dio”. Lo dice nell'ultima parte del versetto 25, “E questa è la buona novella che vi è stata annunciata”. La buona novella che vi è stata annunciata – è il seme incorruttibile; è la parola di Dio viva ed eterna attraverso la quale siete rinati. Quindi, il modo in cui Dio fa rinascere cuori morti è increduli è per mezzo del Vangelo, la buona novella.
La più grande notizia del mondo
E la notizia è questa: Cristo, il Figlio di Dio, morto per noi – è diventato il nostro sostituto – per pagare il prezzo per tutti i nostri peccati, per compiere perfetta giustizia, per sopportare e rimuovere tutti dell'ira di Dio, per poi risorgere trionfante dai morti per la nostra vita eterna e la gioia della sua presenza – e tutto è offerto liberamente attraverso la sola fede in Gesù Cristo. Questa è la buona novella. Ad oggi, duemila anni dopo, rimane la più grande novella nel mondo. E ci sono milioni (vicini e lontani) che non la conoscono.
Quindi, ecco il punto – ed è estremamente importante se c'è qualcuno che amate e volete che rinasca a una speranza viva: Se qualcuno rinascerà, accadrà perché avrà ascoltato la parola di Dio, centrata nel vangelo di Gesù Cristo. “Rinasceranno per mezzo della parola di Dio viva ed eterna. . . il Vangelo”.
- Dio attua la rinascita attraverso il seme della parola, il Vangelo.
- Dio opera la rinascita attraverso le persone che divulgano il Vangelo.
- Dio rigenera le persone attraverso la novella riguardante Cristo e quello che ha fatto morendo sulla croce e risorgendo.
- Dio dà nuova vita ai cuori morti attraverso le vostre parole quando divulgate il Vangelo.
Il seme salvifico del Vangelo
Quindi, tornando alla nostra domanda iniziale: cosa dovremmo fare per aiutare i non credenti a rinascere? Risposta: Divulgate la buona novella di Cristo con cuore amorevole e con una vita al suo servizio. Parleremo ancora sul cuore amorevole e una vita al servizio di Dio. Ma concentriamoci ancora per qualche minuto su questo fatto sorprendente: il seme salvifico è la parola di Dio – il Vangelo predicato. Il seme che genera nuova vita è il Vangelo sulla bocca dei credenti, divulgato ai non credenti. Lo strumento chirurgico che apre gli occhi dei ciechi sono le vostre parole che raccontando e spiegando il Vangelo.
Come questo può diventare per noi non solo una convinzione, ma una passione? Prego che Dio usi la sua parola in questo messaggio per svegliare questa passione. Quindi, prendiamo in considerazione altri versetti. Giacomo 1,18: “Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità”. Ecco ciò che dice Giacomo, il fratello del Signore: “per mezzo della parola di verità”. Ecco come ci ha dato vita. E questo è un riferimento alla rinascita.
Proclamare le sue eccellenze
In 1 Pietro 2,9, nove versetti dopo il nostro testo in 1,23-25 (“rinati per mezzo della parola viva ed eterna, il Vangelo”) Pietro dice: “Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa”.
Dio vi ha chiamati dalle tenebre alla luce meravigliosa dalla sua parola, il Vangelo (1,23-25). E ora, in questa meravigliosa luce, che cosa dobbiamo fare? Perché siamo qui? Uno dei motivi assolutamente cruciali durante questa era è: “Perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa”. Ci troviamo nella luce meravigliosa dell'amore, del potere e della saggezza di Cristo perché la nostra gioia in che la luce possa essere riempita attraverso la proclamazione dell'eccellenza di Cristo.
Perché? Perché è così che gli altri potranno rinascere, ascoltando questa buona notizia. E quando sono rinati, si spostano dalle tenebre alla luce meravigliosa e vedono Cristo e lo stimano per quello che è e, quindi, lo esaltano per quello che è. E la nostra gioia è completata nella loro gioia in lui.
Cosa servirà oggi?
Di cosa c'è bisogno affinché migliaia di cristiani di Bethlehem e delle altre chiese della città gemelle si appassionino nel divulgare il Vangelo ai non credenti? Uno dei motivi per cui non lo facciamo tanto quanto dovremmo è che la vita in America è così divertente che i pensieri riguardanti i bisogni spirituali disperati ed eterni sono difficili per noi da provare, tanto meno parlarne. Il mondo è troppo interessante per farci provare disagio con pensieri su persone corruttibili.
Quindi, forse, ciò che Dio sceglierà di fare è quello che ha fatto per la chiesa di Gerusalemme. Essi non uscivano da Gerusalemme, Giudea, Samaria e per recarsi nelle estremità del mondo per attuare l'evangelizzazione nel modo in cui Gesù ha detto loro in Atti 1,8. Così, Stefano è stato sollevato fino a sostenere tale testimonianza irresistibile (Atti 6,10) tanto che l'unico modo per i suoi avversari di sopportarlo era uccidendolo (Atti 7,60).
E quando lo hanno ucciso, tutti i cristiani di Gerusalemme sono stati perseguitati. “In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme; tutti, ad eccezione degli apostoli, si dispersero nelle regioni della Giudea e della Samaria” (Atti 8,1). E qual è stato il risultato? Atti 8,4: “Quelli che si erano dispersi andarono in un luogo, annunciando la Parola” (euangelizomenoi ton logon, Atti 8,4-5).
Non è questa una risposta incredibile alle persecuzioni, al dolore, alla perdita, all'esilio e all'assenza di una dimora? A quel tempo avremmo amato il Vangelo e tribolazione, angoscia, la persecuzione, la carestia, mancanza di vestiti, pericolo, spade, pistole e le realtà del terrorismo non ci avrebbe trasformati in persone paurose che non fanno altro che lamentarsi, ma in audaci araldi della buona novella. Proprio quando sono stati perseguitati, i cristiani sono andati ovunque a divulgare la buona novella di Cristo. Forse il Signore agirà così. Egli si trova certamente da qualche parte, e milioni sono rinati attraverso l'amorevole, audace e chiaro racconto del Vangelo da parte dei cristiani perseguitati.
Desiderare il Vangelo
Come possiamo dirigerci verso quel tipo di gioioso coraggio? Mi servirò di alcuni esempi e metodi concreti durante la prossima settimana, se Dio vuole. Ma permettetemi di chiudere rispondendo in questo modo: Ci dirigeremo verso una divulgazione del Vangelo gioiosa e audace quando seguiamo Pietro in 1 Pietro 2,1-3. Ecco il suo consiglio per noi:
Allontanate dunque ogni genere di cattiveria e di frode, ipocrisie, gelosie e ogni maldicenza. Come bambini appena nati desiderate avidamente il genuino latte spirituale, grazie al quale voi possiate crescere verso la salvezza, se davvero avete gustato che buono è il Signore.
Questo riferimento ai “neonati” non significa che tutti i santi in quella regione erano immaturi. Non lo erano affatto. Pietro non sta descrivendo l'immaturo, ma ciò che tutti gli uomini rinati desiderano, e ci sta incoraggiando a desiderare allo stesso modo con cui i bambini desiderano il latte. Ed egli definisce ciò che dovremmo desiderare come “puro e spirituale”. La parola tradotta con “spirituale” (logikon) probabilmente significa “spirituale” nel senso di “non letterale”, ma “simbolico” e in particolare simbolico della parola di Dio. Quindi la versione di Re Giacomo è meglio tradurla come “puro latte della parola”.
Il punto è questo: Egli ci ha appena detto che siamo rinati dalla viva ed eterna parola di Dio, il Vangelo. Ora dice: Desiderate questo ogni giorno allo stesso modo con cui i bambini desiderano il latte. Sentitene la necessità ogni giorno allo stesso modo con cui i bambini devono avere il latte per crescere nella vita, altrimenti muoiono. “Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Matteo 4,4). Pietro dice: Se avete intenzione di essere liberi dalla cattiveria, dall'inganno, dall'ipocrisia, dalle gelosie e dalla calunnia – se avete intenzione di divulgare il Vangelo con cuore amorevole e una vita al servizio di Dio – allora, dovete essere affamati e assetati della parola di Dio così come i bambini sono affamati e assetati di latte.
Avete assaporato?
E perché dovreste voler fare questo? Verse 3: Avrete questo desiderio. . . “se davvero avete gustato che buono è il Signore.”. Questa è la chiave per l'evangelizzazione personale: vi siete resi conto, leggendo la parola di Dio – soprattutto il Vangelo – che il Signore è buono? Lo avete assaporato? Non dico: Avete pensato a questo? Avete deciso di affermarlo? Ma: Lo avete assaporato? Ci sono papille gustative spirituali vive nel vostro cuore che assaporano Cristo e lo desiderano più di ogni altra cosa?
Qui è dove abbiamo bisogno di essere seri. Noi diffonderemo il seme del potere rigenerante di Dio se ci renderemo conto che il Signore è buono. Il Signore è la nostra gioia, il nostro tesoro, la nostra carne, il nostro latte, la nostra acqua e il nostro vino. Dio sciolga le nostre lingue e ci renda audaci nel divulgare il Vangelo, affinché siamo ubriachi del vino della sua parola e della sua bontà.