Senza la fede
Da Libri e Sermoni Biblici.
Di Ligonier Ministries Staff
su Fede
Una parte della serie Tabletalk
Traduzione di Mafalda Giudice
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Ebrei 11:6
“Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano”.
Una semplice professione di fede non è sufficiente se vogliamo essere salvati. Dobbiamo non solo professare, ma possedere realmente la vera fede. Dobbiamo davvero avere fiducia in Dio con tutto il nostro cuore, l’anima, la mente e la forza. Una prova della nostra vera fede è che non indietreggiamo davanti a Cristo. Molti sosterranno di conoscere Cristo, ma poi l’abbandoneranno. Ma la vera fede è segnata dalla resistenza (Ebrei 10:36) che conserva le nostre anime e ci impedisce di abbandonarla definitivamente perché ci impedisce di sottrarsi, e quindi essere distrutti (v. 39).
Nel capitolo 11 delle Lettere agli Ebrei, troviamo esempi di questa vera fede. La vera fede crede che Dio ha creato il mondo dalle cose invisibili (v. 3). La vera fede offre i migliori aspetti della nostra vita a Dio (v. 4). La vera fede ci fa camminare secondo la volontà di Dio e ci fa credere in Lui anche quando non ci rivela cose in modo attivo (v. 5).
Il versetto 5 ci dice che Enoch ha soddisfatto Dio attraverso la fede. Oggi il versetto 6 discute come la fede e soddisfare Dio sono correlati: “Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che Egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano”.
Dovrebbe essere ovvio che non abbiamo speranza di soddisfare Dio se non per la nostra fede. Perché è solo la fede vera, come espresso nella nostra confessione, la fiducia e l'obbedienza che ci possono giustificare e ci danno speranza di essere giustamente legati al nostro Creatore (Giovanni 14:15-21; Giacomo 2:14-26). E se non siamo giustamente legati a Dio, non possiamo in alcun modo soddisfarlo. Possediamo questa fede solamente se Dio l’ha sovranamente data a noi come un dono, e possiamo esercitarla solamente come la grazia quando Dio cambia i nostri cuori (Ef 2:8). Tuttavia, noi siamo responsabili di esercitare il dono della fede una volta che è ci stato dato (Marco 1:15).
Il versetto di oggi ci dice anche che non dobbiamo solo credere nell’esistenza di Dio, ma anche che egli ricompensa coloro che lo cercano. Questo non vuol dire che veniamo a Dio chiedendo una ricompensa, anche se ci è promessa. Piuttosto, riflette il fatto che Dio è preoccupato per il Suo popolo con cui, per sua grazia , ha assicurato un rapporto di alleanza e che Egli ricompensa volentieri coloro che lo cercano.
Infine, il versetto 6 ci dice che questo rapporto è disponibile perché noi "lo cerchiamo." John Owen afferma che questa espressione si riferisce a colui che cerca diligentemente Dio, perché "una fede che non è diligente non è fede".
Coram Deo
Cercate Dio diligentemente? Vi servite della preghiera, dello studio della Bibbia, del culto, e dei sacramenti del battesimo e della Cena del Signore? Vi svegliate la mattina decisi a cercare Dio, non importa gli ostacoli? Prendete un po’ di tempo oggi a perseguire la comunione con Dio, e chiedergli di aiutarvi a cercarlo con impegno costante.
Per uno studio più approfondito
1 Cron. 28:9
Isa. 55:6–7
Matt. 6:33
Col. 3:1
Riv. 3:20