Ruth: giustizia strategica
Da Libri e Sermoni Biblici.
Di John Piper
su Saggezza
Una parte della serie Ruth: Sweet & Bitter Providence
Traduzione di Manola D'Alessandro
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Ruth 3
1 Poi Naomi, sua suocera, le disse: “Figlia mia, non cercherò io una casa per te, affinché tu sia felice? 2 Ora Boaz, con le serve del quale tu sei stata, non è forse nostro parente? Ecco questa sera egli deve vagliare l'orzo sull'aia. 3 Perciò lavati, ungiti, mettiti le vesti migliori e scendi all'aia; ma non farti riconoscere da lui fino a che non abbia finito di mangiare e di bere. 4 Quando andrà a coricarsi, osserva il luogo dove si corica; poi va', scoprigli i piedi e coricati tu stessa. Ed egli ti dirà ciò che devi fare”. 5 E Ruth le rispose: “Farò tutto quello che dici”. 6 Così scese all'aia e fece tutto ciò che la suocera le aveva ordinato. 7 Boaz mangiò e bevve e col cuore allegro andò a coricarsi accanto al mucchio di grano. Allora ella venne pian piano, gli scoperse i piedi e si coricò. 8 Verso mezzanotte egli si svegliò di soprassalto e si voltò; ed ecco, una donna giaceva ai suoi piedi. 9 Egli le disse: “Chi sei?”. Ed ella rispose: “Sono Ruth, la tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto”. 10 Ed egli disse: “Sii benedetta dal SIGNORE, figlia mia! La bontà mostrata quest'ultima volta supera quella di prima perché non sei corsa dietro a giovani poveri o ricchi. 11 Ora dunque, non temere, figlia mia; io farò per te tutto ciò che richiedi perché tutta la gente della mia città sappia che sei una donna virtuosa. 12 E ora è vero che io ho il diritto di riscatto; ma ce n'è uno che è parente più stretto di me. 13 Passa qui la notte; e domani mattina, se egli farà valere il suo diritto nei tuoi confronti, va bene, lo faccia pure; ma se non vorrà far valere il suo diritto con te io farò valere il mio e ti riscatterò, com'è vero che il SIGNORE vive! Rimani coricata fino al mattino”. 14 Così ella rimase coricata ai suoi piedi fino al mattino; ma si alzò prima che uno potesse riconoscere l’altro, perché egli aveva detto: “Nessuno sappia che questa donna è venuta sull'aia!”. 15 Poi aggiunse: “Porta il mantello che hai indosso e sorreggilo”. Ella lo sorresse, ed egli vi versò sei misure di orzo, glielo mise sulle spalle; poi essa rientrò in città. 16 E quando tornò dalla suocera, ella le disse: “Sei tu, figlia mia?”. Allora essa le raccontò tutto ciò che l'uomo aveva fatto per lei, 17 e aggiunse: “Mi ha anche dato queste sei misure di orzo, perché mi ha detto: ‘Non devi tornare da tua suocera a mani vuote’”. 18 Naomi disse: “Rimani qui, figlia mia, finché tu sappia come andrà a finire la cosa, perché quest'uomo non si darà riposo, finché non abbia sistemato oggi stesso la cosa”.
Capitoli 1 e 2
Il capitolo 1 ci ha colpito con l’amara provvidenza di Dio nella vita di Naomi quando ha lasciato la sua terra e perso suo marito, i suoi figli e una delle sue nuore. Nonostante ciò, c’era anche una dolce provvidenza. La carestia dilaga in Giudea e Naomi ritorna a casa. Ruth si impegna a prendersi cura di Naomi. E, nel frattempo, un parente di nome Boaz è stato preservato come marito per Ruth per concepire e crescere un erede che prenda il nome di famiglia e la proprietà. Ma il capitolo termina con Naomi sopraffatta dalle sue perdite: “L’Onnipotente mi ha riempita di amarezza”.
Nel capitolo 2, la misericordia di Dio apre un varco luminoso tanto da essere visto anche da Naomi. Incontriamo Boaz, un uomo ricco, un uomo di Dio e un parente del marito di Naomi. Vediamo Ruth rifugiarsi sotto le ali di Dio in un paese straniero ed essere guidata misericordiosamente da Dio al campo di Boaz per spigolare. E vediamo Naomi riprendersi dalla lunga notte di sconforto mentre esulta in Dio (2,20): “La bontà di Dio non ha abbandonato i vivi e i morti!”. Il capitolo 2 trabocca di speranza. Boaz è un uomo pieno di Dio nei suoi affari e nelle sue relazioni personali (vv. 4,10-13). Ruth è una donna che si affida a Dio ed è sotto le sue ali. Naomi è ora una donna che glorifica Dio ed è sotto la sua sovranità. Tutta l’oscurità del capitolo 1 è svanita. Dio ha trasformato il suo lutto in danza. “L’Onnipotente mi ha riempita di amarezza” (1,20) ha lasciato il posto a “La bontà di Dio non ha abbandonato i vivi e i morti” (2,20). L’insegnamento dei capitoli 1 e 2 è sicuramente almeno questo:
Voi santi timorosi prendete nuovo coraggio: Le nubi che tanto temete Sono grandi di misericordia e si apriranno In copiose benedizioni sul vostro capo.
Cercate rifugio sotto le ali di Dio, anche quando sembrano esserci tutte ombre. E proprio al momento giusto, Dio vi lascerà guardare fuori dal suo nido d’aquila in qualche burrone spettacolare.
Le strategie dei Giusti
Ora veniamo al capitolo 3. L'espressione che voglio teniate a mente mentre riflettiamo sul capitolo 3 è “giustizia strategica”. La domanda a cui risponde il capitolo 3 è: “Che cosa fanno un uomo pieno di Dio, una giovane donna che si affida a Lui e una donna anziana che Lo glorifica, quando sono pieni di speranza nella bontà sovrana di Dio? E la risposta è che essi manifestano una “giustizia strategica”. Con giustizia mi riferisco al fervore nell'agire in modo buono e giusto – un fervore nel fare ciò che è appropriato quando Dio viene considerato sovrano e misericordioso. Con strategico mi riferisco al fatto che ci sia intenzione, finalità, pianificazione. C’è una giustizia passiva che rifugge semplicemente il male quando esso si presenta. Ma la giustizia strategica prende l’iniziativa e sogna di agire per rendere le cose giuste. Una delle lezioni che ho imparato dal capitolo 3 di Ruth è che la speranza ci aiuta a sognare. La speranza ci aiuta a escogitare vie per fare il bene. La speranza ci aiuta a compiere le nostre imprese con virtù e integrità. È la disperazione che fa sì che le persone pensino di dover mentire, rubare e cogliere i piaceri illeciti del momento. Ma la speranza, che si basa sulla sicurezza che Dio sovrano è per noi, ci dà un impulso entusiasmante che io chiamo giustizia strategica. Lo vediamo in Naomi in 3,1-5, in Ruth in 3,6-9 e in Boaz in 3,10-15. E il capitolo si chiude di nuovo con Naomi piena di fiducia nel potere e nella bontà di Dio.
La strategia di Naomi
Due cose spiccano nella strategia di Naomi nei versetti 1-5. Una è che lei ha una strategia e l’altra è quale sia questa strategia. Il semplice fatto che Naomi abbia una strategia ci insegna qualcosa. La gente che si sente vittima non fa progetti. Finché Naomi era oppressa, finché riusciva solo a dire: “L’Onnipotente mi ha riempita di amarezza”, non concepiva nessuna strategia per il futuro. Uno degli effetti terribili della depressione è l’incapacità di muoversi con uno scopo e con speranza verso il futuro. Le strategie di giustizia sono abbondanza di speranza. Quando Naomi si risveglia alla bontà di Dio in 2,20, la sua speranza si rianima e la sua abbondanza è la giustizia strategica. Ella si preoccupa di trovare un luogo di cura e sicurezza per Ruth, e architetta un piano. Uno dei motivi per cui dobbiamo aiutarci l’un l’altro “a sperare in Dio” (Salmo 42,5) è che solo le chiese speranzose pianificano e fanno strategie. Le chiese che non sentono speranza sviluppano una mentalità di sopravvivenza e vi si crogiolano anno dopo anno. Ma quando una chiesa sente la bontà sovrana di Dio librarsi sopra di sé e muoversi, la speranza ricomincia a fiorire rigogliosa e la giustizia cessa di limitarsi a rifuggire il male, diventando attiva e strategica.
La sua originalità
Naomi ha preso l'iniziativa di ricercare un marito per Ruth. Ma la strategia che escogita è quantomeno bizzarra. Nel versetto 2 dice che Boaz è un parente. Quindi egli è il candidato più probabile a divenire marito di Ruth. In questo modo il nome e l’eredità resteranno in famiglia, secondo l’usanza ebraica. Dunque l’obiettivo di Naomi è chiaro: ottenere un marito devoto e un futuro sicuro per Ruth, e preservare la famiglia. Quindi dice a Ruth di rinfrescarsi e farsi bella, di andare nell’aia di Boaz e, dopo che egli si è coricato, alzare il suo mantello e sdraiarsi ai suoi piedi di soppiatto. Tutti, Ruth compresa, reagiranno pensando: “E come credi che andrà a finire?”. A questo, Naomi dà una risposta straordinaria nel versetto 4: “Egli ti dirà ciò che devi fare”.
Qual è stato il motivo di Naomi?
Qui una cosa è chiara e un'altra invece non lo è. È chiaro che questo è il modo in cui Naomi cerca di far sposare Boaz e Ruth. Ma non è chiaro il perché si muova in questo modo. Perché non avere una conversazione con Boaz invece di compiere questa manovra fin troppo suggestiva e arrischiata nel cuore della notte? Forse Naomi era indifferente alla possibilità che Boaz, moralmente indignato, potesse respinge Ruth o che potesse cedere alla tentazione di avere rapporti sessuali con lei? Forse Naomi voleva che accadesse questo? O forse Naomi era così sicura di Boaz e Ruth da sapere che si sarebbero comportati l’uno verso l’altra con purezza perfetta, che Boaz si sarebbe profondamente commosso davanti a questa schietta offerta di matrimonio da parte di Ruth e avrebbe evitato il rapporto sessuale finché tutto fosse stato regolarmente celebrato dagli anziani della città? L’autore non esce allo scoperto e non ci dice perché Naomi abbia scelto questa strategia di tentazione sessuale per conquistare Boaz a Ruth. Ci sarà un indizio successivamente, ma per ora lo scrittore sembra volerci tenere sulle spine e farci percepire l'ambiguità. Dov'è dunque che Ruth si stende? L’ebraico è altrettanto ambiguo dell’italiano. Che cosa le avrebbe detto di fare Boaz? Qualunque fosse il motivo di Naomi, la situazione potrebbe condurci a una scena passionale e illecita di rapporto sessuale o a una sorprendente di purezza, integrità e autocontrollo.
Strategia di Ruth
Poi assistiamo alla giustizia strategica di Ruth nei versetti 6-9. Nel versetto 5 aveva detto che avrebbe seguito tutte le istruzioni di Naomi. Ma Ruth fa di più. Naomi aveva suggerito che Boaz le avrebbe detto che cosa fare. Ma prima che questo avvenga, Ruth spiega a Boaz perché sia venuta. Lei è sdraiata ai suoi piedi sotto il suo mantello. Egli si sveglia e chiede: “Chi sei?”. Lei risponde con parole non suggerite da Naomi: “Sono Ruth, la tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto”. Ruth in realtà non è una pedina di Naomi. Si è recata da Boaz di sua volontà e ora prende l’iniziativa di spiegargli perché. “Tu hai il diritto di riscatto”. O, letteralmente: “Tu sei il redentore: l’unico che può redimere la nostra eredità e il nome della nostra famiglia dall’andar perso. Voglio che sia tu a ricoprire quel ruolo per me. Voglio essere tua moglie”. Non lo dice apertamente, anzi, si esprime in modo meno diretto e più affascinante. Dice: “Stendi il lembo del tuo mantello su di me”. Ora, se Boaz considera questa una vera e propria offerta sessuale, o qualcosa di più sottile e profondo, dipenderà dalla sua stima del carattere di Ruth. La fornicazione era ritenuta riprovevole sia nell’Antico Testamento (Levitico 19,29 – Deuteronomio 21,13-21) che nel Nuovo Testamento (Matteo 15,19).
“Stendi il lembo del tuo mantello su di me”
Ci sono due cose, nel carattere di Ruth, che suggeriscono che qui sta in effetti succedendo qualcosa di sottile e profondo. Una è questa: l’unico altro passo che ho trovato nell’Antico Testamento, dove l'espressione “stendere il lembo del mantello” ricorre in riferimento ad amanti, è in Ezechiele 16,8. È Dio a parlare, descrivendo Israele come una fanciulla che ha preso in moglie: “Quando ti passai vicino di nuovo e ti guardai, ed ecco, eri nel tempo dell’amore. Così stesi il lembo della mia veste su di te e copersi la tua nudità, ti feci un giuramento, stabilii un patto con te e tu divenisti mia”, dice il Signore. Se ciò corrisponde a un qualsiasi riferimento a quel che Ruth vuole da Boaz, allora la richiesta va ben oltre il rapporto sessuale. Lei sta infatti dicendo: “Vorrei essere colei alla quale prometti la tua fedeltà e con cui stringi un patto di matrimonio”.
“Sotto le ali di Dio”
Ma penso che ci sia molto più di questo, e qui troviamo la seconda indicazione di delicatezza e profondità. Quando Ruth dice: “Stendi il lembo del tuo mantello su di me”, la parola per mantello corrisponde alla parola ebraica ala (anche in Ezechiele 16,8). Questa parola è usata solo in un altro passo in Ruth, cioè nel versetto chiave della scorsa volta (2,12), dove Boaz dice a Ruth: “Il Signore ti ripaghi per quanto hai fatto, e la tua ricompensa ti sarà donata dal Signore, il Dio d'Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti!”. Ma quello che abbiamo visto la volta scorsa era che Boaz rappresentava l'agente di Dio nel ricompensare Ruth. Le ha offerto libero accesso al suo campo, protezione dai giovani e acqua dal pozzo. Ruth chiede a Boaz: “Perché ho trovato favore ai tuoi occhi?” e Boaz risponde: “Perché sei venuta a rifugiarti sotto le ali di Dio”.
Un idillio sottile e puro
Quindi, ecco ciò che penso stia succedendo nel capitolo 3. Ruth ha riferito a Naomi le parole di Boaz. E più riflettono su di esse, più si convincono che siano parole cariche di sottili intenzioni amorevoli. Ciò che realmente Boaz vuole dire è: “Poiché hai trovato rifugio sotto le ali di Dio, tu sei il genere di donna che voglio coprire con le mie ali”. Non è facile per un uomo più vecchio esprimere amore verso una giovane donna. Boaz lo ha fatto con atti di bontà e sottili parole di ammirazione. Egli ha detto di ammirarla per essere venuta sotto le ali di Dio. Egli si è comportato come se lei fosse sotto le sue ali, e ha aspettato. E nel frattempo, Naomi e Ruth hanno trovato una risposta altrettanto sottile e profonda. Ruth si recherà da lui mentre egli dorme, nel campo di grano dove l’ha presa sotto le sue cure, e lei gli dirà di sì. Ma lo dirà con un gesto sottile e profondo tanto quanto il gesto e le parole di Boaz. Lei si porrà sotto le sue ali, per così dire, e quando lui si sveglierà, tutto dipenderà da una frase e dal fatto che Ruth abbia interpretato Boaz correttamente. Immaginate quanto le stia battendo il cuore quando Boaz si risveglia. Poi quelle parole estremamente importanti: “Sono Ruth… stendi la tua ala sulla tua serva”. Ci deve essere stato per un momento un silenzio immenso, mentre Boaz cerca di credere che questa magnifica donna aveva veramente capito, aveva così profondamente e sensibilmente capito. Un uomo di mezza età innamorato di una giovane vedova, che lui con discrezione chiama “figlia mia”, insicuro sul fatto che il suo cuore possa battere per uomini più giovani, esprime, quanto meglio può, che vuole essere per lei le ali di Dio. E una giovane vedova, che gradualmente legge fra le righe e finalmente è pronta a rischiare un’interpretazione, giungendo nel mezzo della notte per rifugiarsi sotto l’ala del suo mantello. Questa è roba forte!!! Chiunque pensi che queste siano le macchinazioni di una donna di facili costumi e di una suocera intrigante, è completamente fuori strada. Tutto è sottile. Tutto è giusto. Tutto è strategico.
Strategia di Boaz
Ora arriva la giustizia strategica di Boaz nei versetti 10-15. Per comprendere le sue parole nel modo giusto, dovete ricordare che è mezzanotte, ci sono le stelle e sta guardando dritto negli occhi la donna che ama, coperta dal suo mantello:
Sii benedetta dal Signore, figlia mia! La bontà mostrata quest'ultima volta supera quella di prima perché non sei corsa dietro a giovani poveri o ricchi. Ora dunque, non temere, figlia mia; io farò per te tutto ciò che richiedi perché tutta la gente della mia città sappia che sei una donna virtuosa.
E poi arriva una frase di magnifica giustizia e autocontrollo. Egli dice: “Secondo l’usanza, Ruth, c’è un altro che ha la priorità di averti e non potrò procedere finché tutte le cose siano debitamente sistemate con lui”. Le stelle su di loro risplendono, è mezzanotte, lui ama lei, lei ama lui, sono soli, lei è sotto il suo mantello … e lui si ferma, per amor di giustizia, e non la sfiora. Che uomo! Che donna!
Ascoltate, lo stile di vita americano di oggi dice di farlo, se vi fa stare bene, e al diavolo i vostri sensi di colpa, i principi puritani di castità e fedeltà. Ma io vi dico, se le stelle brillano nella loro bellezza e il vostro cuore batte come un martello e siete al sicuro nella privacy della vostra casa, fermatevi … per amor di giustizia. Lasciate che l’alba spunti sulla vostra purezza. Non siate come il mondo. Siate come Boaz. Siate come Ruth. Profondamente innamorati. Sottili e percettivi nella comunicazione. Potenti nell’autocontrollo. Impegnati nella giustizia.