La meravigliosa fede nella sottomissione coraggiosa

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English: The Beautiful Faith of Fearless Submission

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Di John Piper su Matrimonio
Una parte della serie Marriage, Christ, and Covenant: One Flesh for the Glory of God

Traduzione di Antonella Frappampina

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1 Pietro 3:1-7

1 Parimente voi, mogli, siate soggette ai vostri mariti, affinché se anche ve ne sono che non ubbidiscono alla Parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, 2quand’avranno considerato la vostra condotta casta e rispettosa. 3 Il vostro ornamento non sia l’esteriore che consiste nell’intrecciatura dei capelli, nel mettersi attorno dei gioielli d’oro, nell’indossar vesti sontuose 4 ma l’essere occulto del cuore fregiato dell’ornamento incorruttibile dello spirito benigno e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran prezzo. 5 E così infatti si adornavano una volta le sante donne speranti in Dio, stando soggette ai loro mariti, 6 come Sara che ubbidiva ad Abramo, chiamandolo signore; della quale voi siete ora figliuole, se fate il bene e non vi lasciate turbare da spavento alcuno. 7 Parimente, voi, mariti, convivete con esse colla discrezione dovuta al vaso più debole ch’è il femminile. Portate loro onore, poiché sono anch’esse eredi con voi della grazia della vita, onde le vostre preghiere non siano impedite.

Continuiamo a parlare della nostra serie sul matrimonio, e oggi ci concentriamo su ciò che significa per una moglie essere sottomessa al marito. Sono molto entusiasta del fatto che gli uomini e le donne, i celibi e gli sposati, i vecchi e i giovani (compresi i bambini) sentono questo come una chiamata a qualcosa di forte e di nobile e di bello e di dignitoso e degno dei più alti sforzi spirituali e morali di una donna. Per impostare le basi di tale impatto, notate due frasi in 1 Pietro 3:1: 1 “Parimente voi, mogli, siate soggette ai vostri mariti, affinché se anche ve ne sono che non ubbidiscono alla Parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli”.

Ciò significa che vi è un unico rapporto di sottomissione adatto a marito e che non è adatto se ci si pone in relazione ad altri uomini. Non siete chiamati a presentare a tutti gli uomini il modo di fare di vostro marito. Poi, notate la frase all'inizio: “Parimente voi, mogli”. Ciò significa che la chiamata alla sottomissione di una moglie fa parte di un più grande invito alla sottomissione da parte di tutti i cristiani in modi diversi.

Indice

1 Pietro 2:13, 3:12

In 1 Pietro 2:13-17, Pietro ci ammonisce ad essere soggetti, per amore del Signore, ad ogni autorità creata dagli uomini, al re, come al sovrano; ai governatori. In altre parole, mantenete i limiti di velocità, pagate le tasse, e siate rispettosi nei confronti dei poliziotti e dei senatori.

Poi, nel 2,18-25, Pietro si rivolge ai domestici (oiketai) della chiesa e li ammonisce con ogni timore ad essere soggetti ai loro padroni; non solo ai buoni e ai moderati, ma anche a quelli che sono prepotenti.

Poi, nel 3:1-6, Pietro mostra come le mogli siano sottomesse ai loro mariti, compresi ai mariti che non sono credenti . Questi versi la parte fondamentale della nostra serie sul matrimonio.

Poi, nel versetto 7, istruisce i mariti a vivere premurosamente con le loro mogli, poiché sono anch’esse eredi con voi della grazia della vita, onde le vostre preghiere non siano impedite.

Infine, 3:8-12, Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni d’amor fraterno, pietosi, umili; non rendendo male per male. In altre parole, sottomettevi l’uno all’altro e servite l’uno all’altro. Quindi, come abbiamo visto negli Efesini 5, la sottomissione è una virtù cristiana più ampia da perseguire per tutti noi, e ha le sue espressioni uniche e appropriate in diversi rapporti. Oggi, ci stiamo concentrando sul rapporto tra moglie e marito. Come appare la sottomissione qui?

Il potente ritratto di Pietro sulla femminilità

Prima che io descriva cosa la sottomissione non sia o cosa sia, soffermiamoci per qualche minuto e sul ritratto potente della femminilità che Pietro dipinge per noi in queste parole. Ciò che vediamo, sono le profonde forti radici della femminilità sotto il frutto della sottomissione. Sono le radici che fanno della sottomissione la cosa più forte e più bella che ci sia.

Inizia con il versetto 5: " E così, infatti, si adornavano una volta le sante donne speranti in Dio, stando soggette ai loro mariti."

La radice più profonda della femminilità: la speranza in Dio

La radice più profonda della femminilità cristiana menzionata in questo testo, è la speranza in Dio. "Le sante donne che speravano in Dio". Una donna cristiana non pone la sua speranza in suo marito, o nell’attirare suo marito. Lei non pone la sua speranza nei suoi sguardi. Essa pone la sua speranza nelle promesse di Dio. E 'descritto nei Proverbi 31:25: "Forza e dignità sono il suo manto, ed ella si ride dell’avvenire”. Lei ride di tutto ciò che il futuro porterà e potrebbe portare, perché spera in Dio.

Lei distoglie lo sguardo dai problemi e dalle miserie e dagli ostacoli della vita che sembrano rendere tetro il suo futuro, e concentra la sua attenzione sull’autorità suprema e l'amore di Dio che governa in cielo e sulla terra come si desidera. Lei conosce la sua Bibbia, e conosce la sua teologia sulla sovranità di Dio, e conosce la sua promessa che egli resterà con lei e l’aiuterà a rafforzare la sua, non importa quale. Questa è la radice profonda, incrollabile della femminilità cristiana. E Pietro lo rende esplicito nel versetto 5. Egli non sta parlando proprio di tutte le donne. Sta parlando di donne con le incrollabili radici bibliche della suprema virtù di Dio- le sante donne che sperano in Dio.

Il coraggio

La prossima cosa da vedere a proposito della femminilità cristiana, dopo la speranza in Dio, è la mancanza di paura che essa genera in queste donne. Quindi, nel verso 5 ha parlato delle sante donne che, un tempo, speravano in Dio. E poi il versetto 6 fornisce l’esempio di Sarah che ubbidiva ad Abramo, chiamandolo signore; della quale voi siete ora figliuole. Versetto 6b: “Siete tutte sue figlie, se fate del bene e non vi lasciate turbare da spavento alcuno."

Quindi, questo ritratto della femminilità cristiano è caratterizzato prima di tutto dalla speranza in Dio e poi da ciò che si sviluppa su quella speranza, vale a dire, il coraggio. Lei non teme il futuro, lei ride al futuro. La presenza della speranza invincibile nella sovranità di Dio, scaccia la paura. O, per dirlo con più attenzione e realisticamente, le figlie di Sarah combattono l'ansia che sale nei loro cuori. Essi dichiarano guerra alla paura, e essi sconfiggono questa paura con la speranza di poter contare sulle promesse di Dio.

Le donne mature cristiane sanno che seguire Cristo significa sofferenza. Ma esse credono alle promesse come in 1 Pietro 3:14, " Ma anche se aveste a soffrire per cagione di giustizia, beati voi! E non vi sgomenti la paura che incutono e non vi conturbate; "e 1 Pietro 4:19," Perciò anche quelli che soffrono secondo la volontà di Dio, raccomandino le anime loro al fedel Creatore, facendo il bene. ".

Questo è ciò che fanno le donne cristiane: affidano la loro anima al Creatore fedele. Esse sperano in Dio. E trionfano sulla paura.

Un focus sull’ornamento interiore

E questo porta a una terza caratteristica del ritratto di Pietro sulla femminilità, ad un focus sull’ornamento interiore piuttosto che esteriore. 1 Pietro 3:05 inizia, " E così infatti si adornavano una volta le sante donne speranti in Dio, stando soggette ai loro mariti”. Questo ornamento rinvia a quanto descritto nei versetti 3-4:

“Il vostro ornamento non sia l’esteriore che consiste - nell’intrecciatura dei capelli, nel mettersi attorno dei gioielli d’oro, nell’indossar vesti sontuose - ma l’essere occulto del cuore fregiato dell’ornamento incorruttibile dello spirito benigno e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran prezzo”.

Sappiamo che questo non significa che tutti i gioielli e tutte le acconciature di capelli sono escluse perché poi, anche tutti gli indumenti sarebbero esclusi poiché dice, "Non lasciate che il vostro ornamento sia esteriore. . . . nelle vesti che si indossano "Vuol dire: non concentrate la vostra attenzione principale e il vostro sforzo su come voi vi osservate, cioè su ciò è esteriore, concentratevi sulla bellezza che è interiore. Cercate di dare più importanza alla bellezza interiore che alla bellezza esteriore.

Ed egli precisa nel versetto 4: quando una donna pone la sua speranza in Dio e non nel proprio marito e al suo aspetto, e quando essa supera la paura delle promesse di Dio, questo avrà un effetto sul suo cuore: E le darà una tranquillità interiore.

Questo è ciò che vuole dire Pietro nel versetto 4: “ma l’essere occulto del cuore fregiato dell’ornamento incorruttibile dello spirito benigno e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran prezzo”.

Un unico tipo di sottomissione

Questo lascia intravedere un’ ulteriore caratteristica del ritratto della femminilità. In primo luogo, vi era la speranza in Dio. Questo porta, poi, ad avere coraggio di fronte a ciò che il futuro potrebbe portare. Che, poi, porta ad una tranquillità interiore e alla mitezza. E che, infine, lo spirito si esprime in un unico tipo di sottomissione a suo marito. Nel verso 1: “Parimente voi, mogli, siate soggette ai vostri mariti”. Verso 5: E così infatti si adornavano una volta le sante donne speranti in Dio, stando soggette ai loro mariti. Questo è un breve sguardo sul ritratto del tipo di donna che Pietro ha in mente quando chiama una donna a sottomettersi al marito. La speranza incrollabile in Dio. Coraggiosi e senza paura nell’affrontare un futuro. La serena tranquillità dell'anima. L’umile sottomissione all’autorità del marito.

E’ una grande tristezza che nella nostra società moderna- come nella chiesa- i ruoli diversi e complementari dell’autorità biblica per il marito e della sottomissione biblica per la moglie sono disprezzati o semplicemente sorvolati. Alcune persone li considerano proprio come avanzi della cultura cristiana a partire dal primo secolo. Altri li distolgono e abusano di loro- io, in realtà, mi trovai una volta, seduta nel mio ufficio con un marito che credeva che la sottomissione significava che la moglie non dovrebbe andare da una stanza all'altra della casa senza chiedere il suo permesso.

Questo tipo di distorsione patologica fa sì che le persone rinuncino a testi come questi nella Bibbia.

Ma, la verità dell’autorità e della sottomissione è davvero qui ed è veramente bella. Quando voi vedeste quanto vissuto con la prova della maestà di Cristo su di esso- la reciprocità della servitù senza annullare la realtà di capo e di sottomesso- è un dramma meraviglioso e profondamente soddisfacente. Quindi cerchiamo di riflettere, partendo da questo primo testo su ciò che la sottomissione non è, e poi su quello che rappresenta.

Ciò che la sottomissione non è

Ci sono 6 cose che non sono basate su 1 Pietro 3:1-6:

1. Sottomissione non significa essere d'accordo con tutto ciò che il marito dice. Si può vedere che in un verso: lei è un cristiano e lui non lo è. Ha una serie di idee sulla verità ultima. Lei né ha altre. Pietro la chiama a essere sottomessa, pur supponendo che, dal suo punto di vista, non si presenta come la cosa più importante del mondo-Dio. Quindi, sottomissione non significa sottomettersi per andare d’accordo con ciò che suo marito pensa.

2. Sottomissione non significa abbandonare il vostro modo di pensare o ciò che desiderate nel momento di salire all’altare il giorno del matrimonio. Non è l'incapacità o la mancanza di volontà di pensare da soli. Ecco una donna che ha ascoltato il vangelo di Gesù Cristo. Essa ci pensò su. Ha valutato le pretese della verità di Gesù. Ha colto nel suo cuore la bellezza e il valore di Cristo e della sua opera, e lei lo ha scelto. Il marito l’ha anche ascoltata. In caso contrario, Pietro, probabilmente, non le avrebbe detto "disobbedisco alla parola." Egli ha ascoltato la parola, e ci ha pensato. E non ha scelto Cristo. Pensò a se stessa e a come si è comportata. E Pietro non le dice di ritirarsi da tale impegno.

3. Sottomissione non significa evitare qualsiasi sforzo per cambiare un marito. Il punto centrale di questo testo è quello di dire a una moglie come "vincere" il marito. Il versetto 1 dice: “Parimenti voi, mogli, siate soggette ai vostri mariti, affinché se anche ve ne sono che non ubbidiscono alla Parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli”. Se non avete a cuore la Bibbia, potrete dire, "Sottomissione deve significare prendere un marito così com'è e non cercare di cambiarlo." Ma se credete a quello che dice la Bibbia, si conclude che la sottomissione, paradossalmente, a volte è una strategia per cambiare lui.

4. Sottomissione non significa porre la volontà del marito, prima della volontà di Cristo. Il testo ci insegna chiaramente che la moglie è un seguace di Gesù prima e prima di essere un seguace di suo marito. La sottomissione a Gesù relativizza la sottomissione ai mariti-e ai governi e ai datori di lavoro e ai genitori. Quando Sarah chiamò Abramo "signore" nel versetto 6, che era signore con una s minuscola. E 'come "signore" o "mio signore." E l'obbedienza che ha reso come obbedienza qualificata, perché la sua fedeltà suprema è al Signore con S maiuscola.

5. Sottomissione non significa che una moglie ottiene la sua personale, forza spirituale principalmente attraverso il marito. Ma, ciò che questo testo dimostra è che quando la supremazia spirituale del marito viene a mancare, una moglie cristiana non è priva di forza. Sottomissione non significa che essa dipende da lui che le conferisce la forza nella fede e nella virtù e nel carattere. Infatti, il testo presuppone proprio il contrario. Lei è chiamata a sviluppare la profondità e la forza e il carattere non dal marito, ma per il marito. Il versetto 5 dice che la sua speranza è in Dio, nella speranza che il marito si unisca a lei lì.

6. Infine, sottomissione non significa che una moglie agisce per paura. Il versetto 6b dice: “come Sara che ubbidiva ad Abramo, chiamandolo signore; della quale voi siete ora figliuole, se fate il bene e non vi lasciate turbare da spavento alcuno.” In altre parole, la sottomissione è libera, non costretta dalla paura.

Che cosa è la sottomissione

Se questa non è la sottomissione, allora che cos'è? Un paio di settimane fa, negli Efesini 5, ho suggerito cos’è la sottomissione: la sottomissione è la divina chiamata di una moglie ad onorare e ad affermare la supremazia del marito e aiutarlo ad andare avanti attraverso i doni che riceve da lui. E 'la disposizione a seguire l'autorità di un marito e un’inclinazione a cedere alla sua supremazia. E 'un atteggiamento che dice: "Sono lusingato di prendere l'iniziativa nella nostra famiglia. Sono contento quando si prende la responsabilità per le cose e si conducono con amore. No si cresce in una relazione se siete passivi e dovete assicurarvi che la famiglia lavora. "

Ma, la sottomissione non segue un marito nel peccato. Che poi, cosa dice la sottomissione in una situazione del genere? Dice: "mi rattrista quando ci si avventura in atti peccaminosi e mi volete portare con voi. Lo sapete che non posso farlo. Non ho alcuna intenzione di rimanere con voi. Al contrario, cresco di più quando posso obbedirvi con gioia, ma non riesco a seguirvi nel peccato, tanto quanto io amo onorare la vostra supremazia nel nostro matrimonio. Cristo è il mio Re ".

Il motivo per cui dico che la sottomissione è una disposizione e una tendenza a seguire l'ordine di un marito è perché ci saranno momenti nel matrimonio cristiano in cui la moglie più sottomessa, con buona ragione, esiterà di fronte alla decisione del marito. Può sembrare poco saggio per lei. Supponiamo che sia così sia per Noël che per me, io sto prendere una decisione che riguarda la famiglia e che sembra folle per lei. In quel momento, Noël poteva esprimere la sua sottomissione in questo modo: "Johnny, sò di aver riflettuto molto su questo, e mi piace quando prendete per noi l'iniziativa di progettare qualcosa e vi assumete la responsabilità di questo tipo, ma non mi sento tranquilla a proposito di questa decisione e penso che abbiamo bisogno di parlarne un po'. Potremmo noi? Forse stanotte qualche volta? "

La ragione è una sorta di sottomissione biblica è 1) in quanto i mariti, a differenza di Cristo, sono fallibili e devo ammetterlo, 2) perché i mariti devono voler che le loro mogli siano entusiaste delle decisioni familiari, dal momento che Cristo vuole che la Chiesa sia entusiasta di seguire le sue decisioni e che non basta seguirle con riluttanza, 3), perché il modo in cui Noël ha espresso i suoi dubbi comunicava in modo chiaro che lei condivide la mia supremazia e afferma il mio ruolo di capo e 4) perché essa mi ha fatto capire fin dal principio del nostro matrimonio che, se avessimo discusso come dovremmo,ma non saremmo ancora d'accordo, essa rinvierà alla decisione del marito.

L'obiettivo: La Santa Gioia immortale

Cos,ì ho terminato con il promemoria che il matrimonio non è principalmente vivere insieme nell’amore. Si tratta di un'alleanza da mantenere. E la ragione principale è questa, cioè quella di mantenere l’alleanza, e che Dio ha programmato che il rapporto tra il marito e la moglie doveva rappresentare il rapporto tra Cristo e la chiesa. Questo è il significato più profondo del matrimonio. Ed è per questo che in ultima analisi, i ruoli di capo e di sottomesso sono così importanti. Se i nostri matrimoni hanno intenzione di dire la verità su Cristo e la sua Chiesa, non possiamo essere indifferenti al significato di autorità e di sottomissione. E che non va da sé che il proposito di Dio per la Chiesa e-per la moglie cristiana che lo rappresenta -è la sua santa gioia immortale. Cristo è morto per loro, per farli mantenere in vita.