La Bibbia: Combustibille per accendere l’Edonismo Cristiano

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English: The Bible: Kindling for Christian Hedonism

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Di John Piper su l'edonismo cristiano
Una parte della serie Desiring God

Traduzione di Ilaria Feltre

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Salmo 19:7-11

La legge del Signore è perfetta, essa ristora l'anima; la testimonianza del Signore è veritiera, rende saggio il semplice. I precetti del Signore sono giusti, rallegrano il cuore; il comandamento del Signore è limpido, illumina gli occhi. Il timore del Signore è puro, sussiste per sempre; i giudizi del Signore sono verità, tutti quanti son giusti; sono piú desiderabili dell'oro, anzi, piú di molto oro finissimo; son piú dolci del miele, anzi, di quello che stilla dai favi. Anche il tuo servo è da essi ammaestrato; v’è gran ricompensa a osservarli.

L’edonismo cristiano è perfettamente conscio che ogni giorno con Gesú non è “piú dolce del giorno prima” (“sweeter than the day before”, come dice il testo di un canto inglese). In alcuni giorni con Gesú la nostra indole è aspra come un caco acerbo. In alcuni giorni con Gesú siamo cosí tristi che ci sentiamo come se il cuore ci si stesse per aprire in due. In alcuni giorni con Gesú la paura ci trasforma in un fascio di terminazioni nervose. In alcuni giorni con Gesú siamo cosí depressi e abbattuti che, nello spazio tra il garage e casa, vogliamo soltanto sederci sull’erba e piangere. Ogni giorno con Gesú non è piú dolce del giorno prima. Lo sappiamo per esperienza, e lo sappiamo dalle Scritture. Infatti il testo dice (Salmo 19:7), “La legge del Signore è perfetta, essa ristora l'anima”. Se ogni giorno con Gesú fosse piú dolce del giorno prima, non avremmo bisogno di essere ristorati.

La Bibbia Accende la Gioia

La ragione per cui Davide lodava Dio con le parole “mi guida lungo le acque calme. Egli mi ristora l’anima” è perché aveva delle giornate no. C’erano giorni in cui la sua anima aveva bisogno di essere ristorata. È la stessa frase utilizzata nel Salmo 19:7 - “La legge del Signore è perfetta, essa ristora l'anima”. Di norma, la vita cristiana è un ripetersi del processo di ristoro e rinnovo. La nostra gioia non è statica. Fluttua a seconda della vita reale. È vulnerabile agli attacchi di Satana quanto lo è una caserma di marines in Libano ad un kamikaze. Quando Paolo dice in 2 Corinzi 1:24 “Noi non signoreggiamo sulla vostra fede, ma siamo collaboratori della vostra gioia”, dovremmo enfatizzarlo in questo modo: “Siamo col-laboratori della vostra gioia”. Preservare la nostra gioia in Dio richiede lavoro. È una lotta. Il nostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente, ed ha un appetito insaziabile per la distruzione di una cosa: la gioia della fede. Ma lo Spirito Santo ci ha dato uno scudo che si chiama fede, una spada che si chiama la Parola di Dio, ed un potere che si chiama preghiera, per difendere e protrarre la nostra gioia. O, per modificare la figura retorica, quando Satana soffia e sbuffa e cerca di spegnere la fiamma della vostra gioia, avete una fonte inesauribile di combustibile nella Parola di Dio. Ed anche se ci sono giorni in cui ci sembra che ogni tizzone della nostra anima sia spento, se solo arranchiamo verso la Parola di Dio e imploriamo di ottenere orecchi per udire, le freddi ceneri verranno sollevate, e la debole scintilla della vita verrà attizzata, perché “La legge del Signore è perfetta, essa ristora l'anima”. La Bibbia è combustibile per accendere l’Edonismo Cristiano.

Il mio scopo questa mattina è motivarvi a munirvi della spada dello Spirito, la Parola di Dio, e ad impugnarla per preservare la vostra gioia in Dio. Ci sono tre passi che dobbiamo compiere insieme. Prima di tutto, dobbiamo sapere perché accettiamo la Bibbia come parola di Dio. Quasi tutti nel mondo concorderebbero che, se l’unico vero Dio avesse parlato, non esisterebbe felicità duratura per coloro che ignorano la sua parola. Ma pochissimi credono davvero che la Bibbia sia la parola del Dio vivente. Non che debbano crederlo senza averne abbastanza ragioni! Secondo, dobbiamo esaminare alcuni incoraggianti esempi di come la Bibbia accende e preserva la nostra gioia. Infine, abbiamo bisogno di sentire una sfida pratica a rinnovare la nostra meditazione quotidiana nella Parola di Dio, e a cingere quella spada cosí stretta intorno alla vita, da far sì che non ne siamo mai senza.

Gesú—La Base per la Fiducia nella Bibbia

1) Nei limiti di tempo che abbiamo, forse il modo migliore per compiere il primo passo è confidarvi perché io accetto la Bibbia come Parola di Dio. La base della mia fiducia è Gesú Cristo. Non è necessario credere a priori che la Bibbia sia infallibile per sapere che essa ci presenta un personaggio storico dalle qualità impareggiabili. La possibilità che il Gesú storico sia stato un impostore o un folle è per me talmente remota che sono portato ad ammettere che sia esistito veramente. Le sue asserzioni non rappresentano la propaganda di un ingannatore o le congetture di uno schizzofrenico. Egli parla con autorità, perdona i peccati, guarisce gli ammalati, scaccia i demoni, penetra i cuori dei suoi oppositori, ama i suoi nemici, muore per i peccatori, e si lascia alle spalle una tomba vuota, non perché abbia gettato fumo negli occhi al mondo, bensí perché è il sempre vivente Figlio di Dio, venuto per salvare il mondo. Egli si è guadagnato la mia fiducia tramite le sue parole e le sue azioni.

Da Gesú vado a ritroso nell’Antico Testamento, e avanti nel Nuovo Testamento. Tutti e quattro i vangeli presentano prove diverse che il Gesú rappresentato nell’Antico Testamento è la parola di Dio. In Matteo 5:17 Gesú afferma di non essere venuto per abolire la legge e i profeti, e in Matteo 22:29 sostiene che i sadducei errino, perché non conoscono le Scritture. In Marco 7:8-9 Gesú mette in antitesi le tradizioni degli uomini con il comandamento di Dio nell’Antico Testamento. In Luca 24:44 dice ai discepoli che si devono compiere tutte le cose scritte di lui nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi. E in giovanni 10:35 afferma semplicemente: “La Scrittura non può essere annullata”. Quindi, io considero l’Antico Testamento come parola di Dio perché cosí faceva Gesú.

Sei Osservazioni sul Nuovo Testamento come Parola di Dio

Ma Gesú non rimase sulla terra per adempiere il Nuovo Testamento. La mia fiducia nel Nuovo Testamento come Parola di Dio si basa su una serie di osservazioni che, considerate tutte insieme, forniscono sufficienti ragioni per esserne certi. 1) Gesú scelse dodici apostoli come suoi autorevoli rappresentanti per fondare la chiesa. Promise loro, al termine della sua vita: “Lo Spirito Santo … vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto” (Giovanni 14:26; 16:13). 2) Poi l’apostolo Paolo, la cui sbalorditiva conversione da una vita dedicata ad uccidere cristiani ad una dedicata a convertire la gente al cristianesimo richiede una speciale delucidazione, spiega che a lui (ed agli altri apostoli) è stato affidato l’incarico dal Cristo risorto di predicare “non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito” (1 Corinzi 2:13). La predizione di Cristo viene adempita tramite questa ispirazione. 3) Pietro conferma ciò in 2 Pietro 3:16, classificando gli scritti di Paolo nella stessa categoria delle ispirate (2 Pietro 1:21) scritture dell’Antico Testamento. 4) Tutte le scritture del Nuovo Testamento provengono da quei primi giorni in cui veniva promessa una rivelazione speciale, e sono state scritte dagli apostoli e dai loro compagni piú prossimi. 5) Il messaggio di questi libri reca il sigillo della verità, perché fornisce un significato logico a cosí tanta realtà. Il messaggio della santità di Dio e della nostra colpa da un lato, e della morte e resurrezione di Cristo come nostra unica speranza dall’altro—tale messaggio concorda con la realtà che vediamo e la speranza che bramiamo e non vediamo. 6) Infine, come dice il catechismo della chiesa battista: “La Bibbia stessa fornisce prova di essere la Parola di Dio tramite … il suo potere di convertire i peccatori e di edificare i santi”.

Per questi motivi, quando leggo l’Antico e il Nuovo Testamento, li leggo come parola di Dio. Nella mia vita Dio non è silente. È bruscamente sonoro e preciso riguardo ogni genere di cosa. Considero un singolare atto di grazia da parte sua l’avermi incaricato a dedicare il lavoro della mia vita alla comprensione della sua parola ed all’insegnarla alla sua chiesa. Quando parla la Bibbia, parla Dio. Il che significa che le cose dette della parola di Dio nella Bibbia valgono per la Bibbia. E, mentre mi preparavo per questo messaggio, sono stato semplicemente affascinato da quanto la Bibbia abbia da dire sul valore della parola di Dio. Che patrimonio abbiamo nelle parole stesse di Dio! “Sono piú desiderabili dell’oro, anzi, piú di molto oro finissimo; son piú dolci del miele, anzi, di quello che stilla dai favi” (Salmo 19:10).

La Parola di Dio È la Vostra Vita

2) Ciò ci porta al secondo passo questa mattina, ovvero, alcuni esempi di come la Bibbia abbia un grande valore per noi. Perché una vita passata meditando sulle Sacre Scritture è una vita di gioia? Molti particolari che voglio fornirvi potranno venire presto dimenticati, ma spero che l’impatto globale del valore della Bibbia vi invogli a leggerla piú regolarmente, piú approfonditamente, piú gioiosamente. Prendete in considerazione questi benefici.

In Deuteronomio 32:46–47 Mosè dice: “Prendete a cuore tutte le parole che oggi pronunzio solennemente davanti a voi. Le prescriverete ai vostri figli, affinché abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. Poiché questa non è una parola senza valore per voi: anzi, è la vostra vita”. La Bibbia non è una parola senza valore, non è cosa da poco; è una questione di vita o di morte. Se trattate la Parola di Dio come cosa da poco, vi private della vita. La nostra vita materiale dipende dalla Parola di Dio, perché è dalla sua parola che siamo stati creati (Salmo 33:9; Ebrei 11:3), e perché egli “sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza” (Ebrei 1:3). La nostra vita spirituale comincia con la Parola di Dio: Giacomo 1:18: “Egli ha voluto generarci secondo la sua volontà mediante la parola di verità”. “Siete stati rigenerati ... mediante la parola vivente e permanente di Dio” (1 Pietro 1:23). E non solo cominciamo a vivere mediante la Parola di Dio, ma continuiamo a vivere tramite la Parola di Dio: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio” (Matteo 4:4; Deuteronomio 8:3). La nostra vita materiale è creata e sostenuta dalla parola di Dio, e la nostra personale vita spirituale è rigenerata e vissuta mediante la parola di Dio. Per cui la Bibbia “non è una cosa da poco per voi, è la vostra vita!”.

La Parola di Dio Genera Fede e Speranza

La Parola di Cristo genera e sostiene vita, perché genera e sostienefede. “Questi (segni miracolosi) sono stati scritti,” dice Giovanni, “affinché crediate che Gesú è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome” (Giovanni 20:31). “La fede viene da ciò che si ascolta,” scrive l’apostolo Paolo, “e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo” (Romani 10:17). La fede che dà inizio alla nostra vita in Cristo e la fede per la quale continuiamo a vivere viene da ciò che si ascolta della Parola di Dio. Se la fede è di importanza eterna per la vostra vita, lo è anche la Bibbia.

Talvolta fede e speranza sono praticamente sinonimi nelle Scritture. “La fede è certezza di cose che si sperano” (Ebrei 11:1). Senza questa speranza per il futuro, ci demoralizziamo e deprimiamo, e la nostra gioia si prosciuga. La speranza è assolutamente essenziale per la gioia cristiana (Romani 15:13). E come si mantiene la speranza? Il salmista lo spiega cosí (78:5–7): “Egli stabilí una testimonianza in Giacobbe, istituí una legge in Israele e ordinò ai nostri padri di farle conoscere ai loro figli ... perché ponessero in Dio la loro speranza”. Paolo lo chiarifica in maniera cosí semplice: “Tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza” (Romani 15:4). L’intera Bibbia ha questo scopo e questo potere: creare speranza nei cuori del popolo di Dio.

La Parola di Dio Rende Liberi e Dà Saggezza

Un altro elemento essenziale della vita è la libertà. Nessuno di noi sarebbe felice se non fosse libero da ciò che odia e libero per ciò che ama. E dove si trova la vera libertà? Il Salmo 119:45 sostiene: “Camminerò nella libertà perché ricerco i tuoi comandamenti” (La Nuova Diodati). E Gesú dice: “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8:32). E, per assicurarsi che cogliamo il significato di ciò, dice successivamente in Giovanni 17:17: “Santificali nella verità: la tua parola è verità”. La parola di Dio è verità divina che ci rende liberi dall’inganno. Essa spezza il potere dei falsi piaceri, ci mantiene liberi e ci impedisce di cadere nella stupidità del peccato. “La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero” (Salmo 119:105). “Ho conservato la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te” (Salmo 119:11; con rif. al verso 9). Le promesse di Dio sono il potere guida e liberatorio di una vita santa: “Per mezzo delle sue preziose e grandissime promesse, voi sfuggite alla corruzione che è nel mondo ... e diventate partecipi della natura divina” (adattamento di 2 Pietro 1:4; con rif. a Giovanni 15:3). Libertà, guida, somiglianza a Dio—tutto ciò ci giunge man mano che meditiamo e ci fidiamo della Parola di Dio, la Bibbia.

Ovviamente, la Bibbia non risponde a tutti i quesiti della vita. Non viene indicata una freccia biblica ad ogni bivio. Abbiamo bisogno di avere saggezza in noi stessi. Ma anche essa è un dono delle Scritture. Come dice il testo: “La testimonianza del Signore è veritiera, rende saggio il semplice. ... il comandamento del Signore è limpido, illumina gli occhi”. (Salmo 19:7–9; con rif. 119:98). Coloro le cui menti sono sature della Parola di Dio e docili ai suoi pensieri posseggono una saggezza che l’eternità proverà essere superiore a tutta la saggezza secolare del mondo.

La Parola di Dio Ristora e Conforta

Nonostante ciò, il nostro volere corrotto e le nostre percezioni imperfette ci conducono di tanto in tanto ad atti stolti e a situazioni nocive. Quei giorni non sono piú dolci del giorno prima, ed abbiamo bisogno di ristoro e conforto. A chi ci possiamo rivolgere per ottenere conforto? Anche questa volta possiamo seguire le indicazioni del salmista: “Questo mi è di conforto nell’afflizione, che la tua parola mi fa vivere ... Ricordo i tuoi giudizi antichi, o Signore, e mi consolo”. (Salmo 119:50, 52). E quando i nostri fallimenti e le nostre afflizioni minacciano la certezza della nostra fede, a chi ci rivolgiamo per ricostruire la nostra fiducia? Giovanni ci invita a rivolgerci alla Parola di Dio: “Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio” (1 Giovanni 5:13). La Bibbia è stata scritta per darci certezza della vita eterna.

L’obiettivo numero uno di Satana è distruggere la vostra gioia della fede. Voi avete un’arma d’attacco: la spada dello Spirito, la Parola di Dio (Efesini 6:17). Ma ciò che molti cristiani non riescono a capire è che non è possibile sfoderare la spada dalla guaina di qualcun altro. Se non cingete questa spada, se la Parola di Dio non dimora in voi (Giovanni 15:17), cercherete di afferrarla invano. Se non la cingete, non potete impugnarla. Ma se lo fate, che guerrieri invincibili sarete! “Giovani, vi ho scritto perché siete forti, e la parola di Dio rimane in voi, e avete vinto il maligno” (1 Giovanni 2:14).

Dedicatevi alla Parola di Dio

3) Quindi la Bibbia è la Parola di Dio, e la Parola di Dio non è cosa da poco. È fonte di vita, fede, speranza, libertà, guida, saggezza, conforto, certezza e vittoria sul nostro piú acerrimo nemico. C’è quindi da meravigliarsi, se coloro che erano dotati di buon senso dicevano: “I precetti del Signore sono giusti, rallegrano il cuore” (Salmo 19:8)? “Mi diletterò nei tuoi statuti e non dimenticherò la tua parola” (Salmo 119:16). “Oh, quanto amo la tua legge! È la mia meditazione di tutto il giorno” (Salmo 119:97). “Le tue testimonianze sono la mia eredità per sempre, esse sono la gioia del mio cuore” (Salmo 119:111). “Appena ho trovato le tue parole, io le ho divorate; le tue parole sono state la mia gioia, la delizia del mio cuore; perché il tuo nome è invocato su di me” (Geremia 15:16). Ma dobbiamo perseguire questa gioia come edonisti cristiani? Dobbiamo gettare il combustibile della Parola di Dio nel fuoco della gioia? Dobbiamo inseguire il nostro piacere spirituale meditando sulla Parola di Cristo? Ebbene sì. Perché il Signore stesso ha detto: “Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa” (Giovanni 15:11).

In questa domenica della Riforma Protestante, vi esorto a non lasciare che il sangue dei martiri sia stato versato invano. Non lasciate che le fatiche di Lutero, Melantone, Calvino e Zwingli siano state invano. Dio li ha fatti sorgere con lo scopo di rivelarci le Sacre Scritture. Trattare la Bibbia come cosa da poco nella nostra vita significa disprezzare Dio ed insultare i suoi santi. Cosí come qualsiasi uomo mai vissuto, Martin Lutero sapeva benissimo che ogni giorno con Gesú non è piú dolce del giorno prima. E, secondo Roland Bainton, scrisse queste parole nell’anno della sua piú profonda depressione:

E se anche il mondo, di demoni gremito, La nostra distruzione minaciasse, Timor non avrem, perché Dio ha stabilito Che la sua verità con noi trionfasse. P er il principe del male tenebroso, Noi non tremiamo, né perdiamo riposo— Il furor suo è da noi sopportato, Perché egli ha il destino ormai segnato: Una sola parola, e il poter suo è eroso.