Io ti mando per aprire i loro occhi

Da Libri e Sermoni Biblici.

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English: I'm Sending You to Open Their Eyes

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Di John Piper su Evangelizzazione
Una parte della serie You Must Be Born Again

Traduzione di Francesca Macilletti

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2 Corinzi 4,1–7

Perciò, avendo questo ministero, secondo la misericordia che ci è stata accordata, non ci perdiamo d'animo. 2 Al contrario, abbiamo rifiutato le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunciando apertamente la verità e presentandoci davanti a ogni coscienza umana, al cospetto di Dio. 3 E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono: 4 in loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio. 5 Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. 6 E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo. 7 Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi.

Oggi concludiamo la nostra serie sulla rigenerazione – l'insegnamento biblico circa la realtà della rinascita. Stiamo per essere sconfitti: per strada, in auto, al Dunn Brothers, nel cortile, a scuola, al lavoro, durante il pranzo, al telefono, su Facebook e My Space. E poi messaggi, Skype, blog, aerei e un centinaio di conversazioni ordinarie. Stiamo per finire con l'evangelizzazione – un impegno vecchio stile in nuovi contesti per il bene della rinascita in migliaia di persone spiritualmente morte per la gloria di Gesù Cristo.

Indice

Rinati per mezzo del Vangelo

La scorsa settimana abbiamo riaffermato la verità biblica di 1 Pietro 1,23, “Siete stati rigenerati. . . per mezzo della parola di Dio viva ed eterna” — seguito dalla spiegazione nel versetto 25: “E questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato”. In altre parole, Dio realizza la rinascita attraverso il Vangelo – la buona novella riguardo l'invio, da parte di Dio, di suo Figlio nel mondo perché potesse vivere una vita perfetta, morire per i peccatori, rivolgere verso sé stesso la sua ira, eliminare la nostra colpa, fornirci il dono della giustizia e dare gioia eterna attraverso la sola fede, indipendentemente dalle opere della legge.

Le persone rinascono attraverso l'ascolto di questa novella, e mai senza di essa. “La fede nasce dall'ascolto, e l'ascolto attraverso la parola di Cristo” (Romani 10,17). Così, quando abbiamo chiesto che cosa dobbiamo fare per aiutare gli altri a rinascere, la risposta biblica era chiara: dobbiamo divulgare la buona novella con cuore amorevole e vivere una vita al servizio di Dio.

Ora, quello che spero di fare oggi è sottolineare quel punto principale con un paio di nuovi testi e, successivamente, darvi una raccolta di incoraggiamenti e aiuti pratici.

La nostra condizione senza Cristo

Guardiamo insieme il testo di oggi preso da 2 Corinzi 4. Iniziamo con la condizione di coloro che sono senza Cristo. Versetto 4: “In loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio”. Le persone che non credono in Cristo sono ciechi. Non riescono a vedere il suo estremo valore e, quindi, non lo riceveranno come loro tesoro e non verranno salvati. È necessaria che nelle loro vite si realizzi un'opera divina affinché possano aprire gli occhi per vedere e ricevere Cristo come Salvatore, Signore e tesoro della loro vita. L'opera in questione è la rinascita.

Soluzione: la rinascita

Successivamente, guardate alla soluzione per questa condizione di cecità e morte. Versetto 6: “E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo”. Si tratta di una descrizione della rinascita, anche se questo termine non è utilizzato. Il Dio che ha creato la luce all'inizio dell'universo, fa la stessa cosa nel cuore umano. L'unica differenza è che la luce in questione non è una luce fisica, ma serve a “far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo”. Oppure, come viene definita nel versetto 4, è “lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio”.

Egli fa sì che il cuore umano veda la verità, la bellezza e il valore di Cristo – la sua gloria. E quando lo vediamo per quello che è veramente, lo riceviamo per quello che è. E a quanti lo hanno accolto, egli ha donato il potere di diventare figli di Dio (Giovanni 1,12). Questo è quello che vogliamo per i nostri figli – che abbiano 6, 16 o 26 anni – ed è quello che vogliamo per i nostri genitori, i nostri coniugi, i nostri vicini di casa e colleghi, i nostri compagni di scuola. Noi vogliamo che la luce brilli nei loro cuori in modo che possano vedere e ricevere Cristo. Vogliamo che rinascano.

Gli uomini come strumento di Dio: divulgatori del Vangelo

Successivamente, in terzo luogo, guardate all'uomo come strumento di Dio affinché questo accada. Versetto 5: “Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù”. Il ruolo di Paolo era quello di annunciare Cristo con cuore amorevole e conducendo una vita al servizio di Dio. Questo annuncio è chiamato Vangelo nel versetto 3: “E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono”. Si tratta dello stesso Vangelo che le persone spiritualmente cieche e sorde non possono vedere né sentire. Quindi la nostra risposta alla domanda “Cosa dobbiamo fare per aiutare gli altri a rinascere” è: “Annunciate loro la buona novella di Cristo con cuore amorevole e conducendo una vita al servizio di Dio”.

“Io ti mando per aprire i loro occhi”

Lasciate che vi dia un altro esempio prima di concentrarci sugli incoraggiamenti e gli aiuti concreti. In Atti 26, Paolo parla al re Agrippa della sua conversione e della sua chiamata al ministero. Racconta dello spettacolare incontro con Cristo sulla via di Damasco. Poi, riferisce alla commissione ciò che Cristo gli ha donato. Le parole della commissione sono così sorprendenti e rilevanti per la nostra preoccupazione sull'evangelizzazione.

Egli ci dice, nei versetti 15-17 ciò che Gesù gli disse: “«Io sono Gesù, che tu perséguiti. Ma ora àlzati e sta' in piedi; io ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto di me e di quelle per cui ti apparirò. Ti libererò dal popolo e dalle nazioni, a cui ti mando. . . .”. Ora, ascoltate attentamente ciò che Gesù dice riguardo all'invio di Paolo nel mondo affinché divulghi il Vangelo. Versetto 18: “«Io ti mando per aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ottengano il perdono dei peccati e l'eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me»”.

Secondo 2 Corinzi 4, gli uomini sono spiritualmente ciechi fino a quando Dio dà loro occhi per vedere, cioè, finché non li fa rinascere. Ma Gesù dice, nel versetto 18: “Io ti mando di aprire i loro occhi”. Il senso della frase non è difficile da comprendere. Dio apre gli occhi dei ciechi affinché essi vedano la verità, la bellezza e il valore di Cristo. Ma lo fa attraverso l'invio di persone che divulgano la buona novella con cuore amorevole e che conducono una vita al suo servizio.

Questo è ciò per cui prego sempre più. Signore, riempi la nostra chiesa con la passione capace di aprire gli occhi ai ciechi. Riempici di passione affinché possiamo lo strumento di Dio per realizzare la rinascita. Vi dico quello che Gesù disse a Paolo in Atti 26,18: io vi mando per aprire i loro occhi. Non fermatevi perché non potete: ovvio che non potete. Ma il fatto che voi non possiate produrre elettricità o creare la luce non vi ha mai fermati dall'accendere e spegnere l'interruttore della luce. Il fatto che non possiate creare il fuoco in cilindri non vi ha mai impedisce di girare la chiave della macchina. Il fatto che non possiate creare un tessuto cellulare non vi ha mai impedito di mangiare i vostri pasti. Quindi, non lasciate che il fatto che non possiate causare la rinascita vi fermi nel divulgare il Vangelo. È così che le persone rinascono – attraverso la parola viva ed eterna, la buona novella di Gesù Cristo.

10 incoraggiamenti per divulgare il Vangelo

Quindi, ecco alcuni incoraggiamenti che spero vi aiuteranno.

1) Sappiate questo: Dio utilizza vasi di creta

Ritornando al nostro testo, prendiamo in esame 2 Corinzi 4,7. Di solito non lo leggiamo nel contesto. Quindi, facciamolo per questa volta. Nel versetto 6 viene detto che il Dio che ha creato la luce fa la stessa cosa per donare ai peccatori ciechi quali siamo la “conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo”. Nel versetto 4, questa luce è definita “lo splendore del glorioso Vangelo di Cristo”.

Questo è il contesto. Ora leggiamo il versetto 7: “Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi”. Noi abbiamo “questo tesoro”. Quale tesoro? “La conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo”. Oppure, “lo splendore del glorioso Vangelo di Cristo”. In breve: Noi abbiamo il Vangelo con il suo potere di donare la luce.

Ora, l'incoraggiamento è questo: “Noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta”. L'espressione “vasi di creta” è un riferimento a noi. Cioè, comparati al tesoro che è in noi, siamo come creta: non siamo d'oro, il Vangelo lo è. Non siamo d'argento, la novella di Cristo lo è. Non siamo di bronzo, il potere di Cristo lo è.

Questo significa che se vi sentite nella media o inferiori alla media per condividere il tesoro del Vangelo, siete più vicini alla verità di qualunque altro che si sente potente, saggio e autosufficiente. Paolo ci vuole far capire che siamo vasi di creta. Non d'oro, argento o cristallo. Egli vuole che ci rendiamo conto che dal più sofisticato a quello nella media, siamo tutti vasi di creta quando si tratta di contenere e condividere il Vangelo. È così prezioso e così potente che ogni pensiero riguardante la qualità del suo contenitore è sciocco.

Come parla Paolo di sé stesso e di Apollo, i due cristiani più eloquenti nel primo secolo? “Ma che cosa è mai Apollo? Che cosa è Paolo? Servitori, attraverso i quali siete venuti alla fede, e ciascuno come il Signore gli ha concesso. Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere.” (1 Corinzi 3,5-7).

Allora, qual è il senso di essere un vaso di creta? Torniamo a 2 Corinzi 4,7: “Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi”. Dio vuole che il suo potere sia onorato attraverso il Vangelo, non attraverso noi. Il che significa che, se ci sentiamo nella media o al di sotto della media parlando dell'idoneità per divulgare il Vangelo, siete le persone che Dio sta cercando – vasi di creta, che condividono semplicemente il tesoro del Vangelo e non l'intelletto e l'eloquenza sfavillante, né la bellezza sfarzoso, la forza o l'astuzia culturale. Allora Dio compirà la sua opera attraverso il Vangelo e la potenza straordinaria apparterrà a lui e non a noi.

Siate cristiani incoraggiati e ordinari. Siete nominati, proprio nella vostra ordinarietà, per la più grande opera al mondo: mostrare il tesoro di Cristo.

2) Ottenete risorse da condividere

Dopo questi servizi, ci sono tabelle con alcune risorse evangeliste: Per la vostra gioia, Ricerca della gioia, Ricerca della gioia CD. Queste sono cose che abbiamo sviluppato qui a Bethlehem come un modo di estendere i nostri colloqui personali con gli altri, regalando loro qualcosa – oppure leggendo qualcosa insieme a loro. Ci sono molte altre cose ugualmente utili.

Il punto è: Pensate in questo modo. Pensate: Ovunque mi sia possibile farlo, elogierò Cristo. Voglio raccontare la storia che Dio utilizza per donare la vita alle persone. Mettete queste risorse in tasca, nella vostra borsa, in valigetta, nella vostra auto (John Sather diceva di metterle tutte in una scatola e tenere quest'ultima in auto). E pregate ogni giorno: Signore, rendimi una benedizione per qualcuno.

3) Sappiate che Dio può essere molto influente

Ricordate che quello che dite a qualcuno riguardo Gesù può essere completato da una mezza dozzina di altre persone che Dio utilizza provvidenzialmente per parlare agli altri di come Egli sia a loro vicino affinché possano salvarsi. Potreste avere la sensazione che le vostre parole siano sprecate, ma non così (1 Corinzi 15,58). Le vostre parole potrebbero essere quelle che aprono breccia nel cuore degli altri. Oppure potrebbero essere le parole finali e decisive che Dio utilizza, per mezzo vostro, per riportare una persona alla fede. Parlate! Anche la più piccola parola riguardante Cristo non è sprecata.

4) Donate a dismisura

Donate a dismisura. Siate conosciuti per essere persone generose e non avare. Gesù disse: “Prestate senza sperarne nulla” (Luca 6,35). Combinate questa reputazione con il dono dei libri, se sapete che a qualcuno piace leggere. Donate un libro cristiano che vi costa sette, dieci, quindici dollari. Dite loro che cosa ha significato per voi questo libro e che vi piacerebbe parlarne qualche volta. Se non conoscete la persona, chiedete il loro permesso per dare loro un libro che ha significato molto per voi.

Questo è quello che faccio regolarmente sull'aereo. A volte, è facile iniziare a parlare di Cristo, perché sono un pastore. Altre volte, invece, non è così. Ma in entrambi i casi, dico spesso: “Ho scritto un libro che mi piacerebbe darti. Posso dartelo?” E la risposta è quasi sempre sì. Ho scritto due libri pensando ai non credenti: Vedere e assaporare Cristo e Cinquanta ragioni per cui Gesù è venuto per morire. Questi sono i libri che tengo nella mia valigetta sull'aereo. Abituatevi a pensare in questo modo: Come posso elogiare Cristo oggi? Donando a dismisura.

E, naturalmente, donate loro la Bibbia. Mi è capitato di leggere una biografia del missionario Henry Martyn un pomeriggio e leggere questo circa l'autore, B.V. Henry. “Henry è venuto alla fede personale in Cristo all'età di 17 anni attraverso la lettura di un Nuovo Testamento datagli da un'anziana signora” (B.V. Henry, Abbandonare tutto per Cristo: Una biografia di Henry Martyn [Londra: Capitolo 2, 2003], p. 167). Siate generosi nel donare la vostra Bibbie o porzioni di essa.

5) Trovate persone interessanti

Siate incoraggiati dal fatto che il semplice trovare persone interessanti e prendersi cura di loro è un bel percorso nel loro cuore. L'evangelizzazione ottiene una cattiva reputazione quando non troviamo interessanti gli altri e non sembra che non vi interessino. Le persone sono davvero interessanti. Le persone con cui parlate sono straordinarie creazioni di Dio con mille interessanti esperienze. Pochissime persone sono interessate a loro. Se trovare le loro storie realmente interessanti, possono aprirsi a voi e possono voler ascoltare la vostra storia – quella di Cristo.

6) Siete incoraggiati, non siete soli

Martedì sera presso il Campus Downtown e giovedì sera presso il Campus South ci sarà la formazione all'evangelizzazione e all'azione in prima linea. Ecco la lettera che ho ricevuto da Justin Hoover questa settimana:

Pastore John,
. . . La nostra missione è quella d'innescare e diffondere la passione per Gesù Cristo attraverso la gioia dell'evangelizzazione. Ci incontriamo i martedì sera al Campus Downtown, alle 18:30 nella Camera dei Comuni per il culto, la parola e la preghiera, e il giovedì alle 18:30 presso il Campus South, Edificio 501, Suite 110 con Elija Layfield.
Formeremo nuovi evangelisti e li affiancheremo con evangelisti esperti. Questa è un'ottima occasione per imparare ad articolare e condividere il Vangelo di Cristo al meglio.
. . . Il nostro più profondo desiderio e la nostra preghiera è che il Vangelo di Gesù Cristo sia diffuso attraverso le vite dei santi di Bethlehem. Siamo qui per contribuire a rendere la visione e il desiderio di Dio una realtà nella vita di coloro che abitano qui. Questa è un'opportunità per essere formati, appassionati, incoraggiati e pieni di gioia per il Vangelo di Gesù Cristo. Possano molti di noi venire a innescare e diffondere la passione per la gloria di Cristo nelle nostre famiglie, nei nostri quartieri, nelle nostre città, nella nostra nazione e nel mondo intero.
Ancora una volta: martedì alle 18:30 alla Camera dei Comuni e giovedì, presso il Campus South, Edificio 501, Suite 110 alle 18:30.
Saremo pronti a pregare affinché più persone si dedichino alla diffusione della passione per Gesù Cristo attraverso la gioia dell'evangelizzazione.
Per la gloria di Cristo e la gioia dei santi,
Justin Hoover

7) Invitate la gente in chiesa

Nelle vostre relazioni, invitare le persone in chiesa, anche prima che queste siano cristiani. Alcune delle estraneità assolute di ciò che significa essere un cristiano possono essere superate attraverso una crescente familiarità su come cantiamo, parliamo e ci relazioniamo in chiesa. E la predicazione della parola di Dio ha un potere unico.

Oppure, utilizzando internet, se sono riluttanti a venire in chiesa, li potrete invitare a visitare i siti www.desiringGod.org e www.hopeinGod.org. Dite loro che volete che ascoltino il messaggio di cinque minuti di saluti fatto dal vostro pastore sul sito della chiesa e date loro il link.

8) Riempite la città con l'insegnamento del Vangelo

Quando gli apostoli sono stati messi sotto processo a Gerusalemme, il sommo sacerdote disse: “Avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento” (Atti 5,28). Questo è ciò che sogno per le chiese delle città alla nostra gemellate. Se tutti i cristiani parlassero di Cristo, divulgassero il Vangelo, inviassero email riguardanti Cristo, invitassero la gente in chiesa e fossero estremamente generosi nei confronti degli altri, allora qualcuno potrebbe dire “Quei cristiani hanno riempito le città gemellate del loro insegnamento”. Così sia.

9) Usate il vostro dono

Siate incoraggiati del fatto che tutti noi abbiamo diversi doni da offrire e che non dobbiamo cercare di imitare niente e nessuno. Ogni cristiano dovrebbe essere un servo (Galati 5,13), ma alcuni hanno il dono di essere servili (Romani 12,7). Ogni cristiano dovrebbe avere un cuore misericordioso (Luca 6,36), ma alcuni hanno il dono della misericordia (Romani 12,8). Ogni cristiano dovrebbe parlare agli altri di Cristo (1 Pietro 2,9), ma alcuni hanno il dono della profezia, dell'esortazione e dell'insegnamento (Romani 12,7). Il punto è: siamo tutti sulla stessa barca, ma ognuno ha una sua dote particolare. Trovate il vostro dono e rendetelo efficiente. Crescete in tutti i campi, ma non vi paralizzate, perché voi siete unici. Dio vi ha creati e intende usarvi nell'evangelizzazione.

10) Leggete libri sull'evangelizzazione

Infine (e ci aspettiamo che questo avvenga a Bethlehem), ecco tre libri che si possono trovare in libreria per diffondere questo messaggio per il resto della vostra vita: Will Metzger, Dite la verità; Mark Dever, Il Vangelo e l'evangelizzazione personale; JI Packer, Evangelizzazione e sovranità di Dio.

Divulgate la parola di Dio con franchezza

Volete rendere Atti 4,31 il vostro sogno e la vostra preghiera per tutti noi a Bethlehem? “Quand'ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunai tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza” (Atti 4,31).