In principio era il Verbo

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English: In the Beginning Was the Word

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Di John Piper su Gesù Cristo
Una parte della serie The Gospel of John

Traduzione di Katia Guzzoni

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Giovanni 1:1-3

In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.

Il Vangelo di Giovanni ritrae Gesù Cristo e la sua opera di salvezza. Si concentra sugli ultimi tre anni della sua vita - e in particolar modo sulla sua morte e resurrezione. Il suo intento è chiarito in Giovanni 20:30-31: "Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome." Il libro è stato scritto per aiutare le persone a credere in Cristo e ottenere la vita eterna.

Scritto per i non Cristiani - e per i Cristiani

Ma non pensate che il libro sia solo per i non credenti. Chi crede in Gesù deve continuare a credere in lui per essere salvato alla fine. Gesù dice in Giovanni 15:6, "Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano." E in Giovanni 8:31 dice, "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli."

Quindi, quando Giovanni dice, "Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome," intende che li ha scritti per risvegliare la fede nei non credenti e rafforzarla nei credenti - e in questo modo condurre entrambi alla vita eterna. E probabilmente non c'è miglior libro nella Bibbia in grado di aiutarti a continuare ad aver fiducia e apprezzare Cristo al di sopra di tutto il resto.

Una testimonianza oculare

Questo ritratto di Gesù è stato scritto da un testimone oculare che ha partecipato a questi eventi di infinita importanza. Cinque volte in questo Vangelo troviamo le inusuali parole "il discepolo che Gesù amava" (13:23; 19:26; 20:2, 7; 21:20). Per esempio, proprio alla fine dice in Giovanni 21:20, "Pietro allora, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava." Poi quattro versetti più avanti (21:24) dice, "Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti." Quindi colui che viene chiamato "il discepolo che Gesù amava" - che si era trovato al suo fianco nell'Ultima Cena (13:23) - scrisse questo libro in quanto testimone di ispirazione divina degli eventi della vita di Gesù e del significato che ebbero per noi.

Di divina ispirazione

Uno dei motivi per cui lo definisco divinamente ispirato è perché così Gesù ha promesso che sarebbe stato. In Giovanni 14:26 disse, "Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto." E in Giovanni 16:13 disse, "Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito."

In altre parole, Gesù scelse gli apostoli come suoi rappresentanti, li salvò, li educò, li inviò e poi diede loro, attraverso lo Spirito Santo, divina assistenza nel redigere le Scritture a fondamento della chiesa (Efesini 2:20). Riteniamo quindi che il Vangelo di Giovanni sia l'ispirata parola di Dio.

I primi tre versetti di Giovanni

Queste parole - "parola di Dio" - ci portano alle prime parole del Vangelo di Giovanni. Giovanni 1:1-3, "In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste." Su questi versetti ci concentreremo oggi.

"Il Verbo": Gesù

Per primo, ci concentreremo sul termine Verbo. "In principio era il Verbo." La cosa più importante da sapere sul Verbo si trova nel versetto 14: "E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità." Il Verbo allude a Gesù Cristo

Giovanni sa che cosa scriverà in questi 21 capitoli. Ci racconterà la storia di quello che Gesù Cristo fece e insegnò. Questo libro tratta la vita e l'opera dell'uomo Gesù Cristo - uomo che Giovanni conobbe e vide e udì e toccò con le sue mani (1Giovanni 1:1). Era fatto di carne e ossa. Non era un fantasma o un'apparizione che compare e scompare. Mangiava, beveva e si stancava, e Giovanni lo conosceva bene. La madre di Gesù visse con Giovanni nell'ultimo periodo della sua vita (Giovanni 19:26).

Tuttavia, in Giovanni 1:1-3, Giovanni ci sta dicendo le cose più essenziali che sa di Gesù. Gli ci vollero più di tre anni a lui per capire a pieno chi fosse Gesù. Ma non vuole che i suoi lettori ci mettano più di tre versetti per comprendere ciò che lui impiegò così tanto a sapere. Vuole che teniamo a mente, forte e chiaro, fin dall'inizio del suo Vangelo, l'infinita maestosità, la divinità e i diritti di Creatore di Gesù Cristo.

Gesù e la sua infinita maestosità

Questo è il punto dei versetti 1-3. Si aspetta che leggiamo questo Vangelo in modo rispettoso, umile, remissivo, timoroso, in quanto l'uomo al matrimonio, al pozzo e sul monte è il Creatore dell'universo. Riuscite a vederlo e a percepirlo? Questa non è una mia macchinazione. Questa non è la struttura del mio sermone. Questa è la struttura del libro. È il modo in cui Giovanni scrisse - il modo in cui Dio ha voluto che lo organizzasse. Io o voi avremmo potuto scriverlo in modo che l'identità di Gesù, in modo impercettibile, facesse presa sui lettori, che si sarebbero così chiesti, Chi è quest'uomo?

Ma Giovanni disse no. "Fin dalle prime parole che escono dalla punta della mia penna, vi tramortirò e travolgerò con l'identità di quest'uomo che si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Così da non esserci errori." Giovanni si aspetta che leggiamo ogni singola parola del suo Vangelo con la chiara, ferma e stupita consapevolezza che Gesù Cristo era con Dio ed era Dio e che, colui che diede la vita per noi (Giovanni 15:13), creò l'universo. Giovanni vuole che conosciate e crediate in un grandioso Salvatore. Qualsiasi altra cosa voi possiate apprezzare di Gesù, Giovanni vuole che riconosciate e onoriate Gesù per la sua infinita maestosità.

Perché "Verbo"?

Ma ancora dovremmo chiederci, Perché ha scelto di chiamare Gesù "il Verbo"?  "In principio era il Verbo." La mia risposta a questa domanda è la seguente: Giovanni chiama Gesù il Verbo perché è arrivato a vedere le parole di Gesù come la verità di Dio e la persona di Gesù come la verità di Dio in modo così unitario che Gesù stesso - con il suo venire, operare, insegnare, morire e risorgere - fu il conclusivo e definitivo Messaggio di Dio. Oppure, in maniera più semplice: Ciò che Dio ci doveva dire non era solo o soprattutto ciò che Gesù disse, ma chi Gesù era e cosa ha fatto. Le sue parole chiarirono se stesso e il suo operato. Ma il suo sé e il suo operato erano la principale verità che Dio stava rivelando. "Io sono la verità," disse Gesù (Giovanni 14:6)

Venne per rendere testimonianza alla verità (Giovanni 18:37) e lui era la verità (Giovanni 14:6). La sua testimonianza e la sua persona erano il Verbo della verità. Disse, "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli" (Giovanni 8:31), e anche, "Rimanete in me" (Giovanni 15:7). Quando rimaniamo in lui, stiamo rimanendo fedeli al Verbo. Egli disse che le sue opere erano una "testimonianza" di lui (Giovanni 5:36; 10:25). In altre parole, nel suo operare egli era il Verbo.

Gesù: messaggio conclusivo e definitivo di Dio

In Apocalisse 19:13 (dello stesso autore del Vangelo), egli descrive il glorioso ritorno di Gesù: "È avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è Verbo di Dio." Gesù è chiamato Il Verbo di Dio quando ritorna sulla terra. Due versetti dopo Giovanni dice, "Dalla bocca gli esce una spada affilata" (Apocalisse 19:15). In altre parole, Gesù sferza le nazioni col potere della parola di Dio che proferisce - la spada dello Spirito (Efesini 6:17). Ma il potere di questa parola è così un tutt'uno con Gesù stesso che Giovanni dice che non solo ha un spada della parola di Dio che gli esce dalla bocca, ma che lui è il Verbo di Dio.

Così all'inizio del suo Vangelo, Giovanni ha ben presente tutte le rivelazioni, tutta la verità, tutte le testimonianze, tutta la gloria, tutta la luce, tutte le parole che escono da Gesù nel suo vivere, insegnare, morire e risorgere, e riassume tutte queste rivelazioni di Dio col nome: Lui è "il Verbo" - il primo, finale, ultimo, definitivo, assolutamente vero e credibile Verbo. Il significato è lo stesso in Ebrei 1:1-2: "Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio." Il Figlio di Dio incarnato è la culminante e decisiva Parola di Dio al mondo.

Quattro osservazioni su Gesù

Ora, cosa vuole dirci Giovanni come prima cosa di quest'uomo, Gesù Cristo, i cui fatti e parole riempiranno le pagine di questo Vangelo? Ci vuole dire quattro cose su Gesù Cristo: 1) il tempo della sua esistenza, 2) l'essenza della sua identità, 3)la sua relazione con Dio, e 4) la sua relazione col mondo.

1) Il tempo della sua esistenza

Versetto 1: "In principio era il Verbo." Le parole "in principio" sono identiche, in greco, alla prime due parole del Vecchio Testamento Greco: "In principio Dio creò il cielo e la terra." Questo non è un caso, in quanto la prima cosa che Giovanni ci sta per dire, a proposito di ciò che fece Gesù, è che creò l'universo. Questo ci dice nel versetto 3. Quindi le parole "in principio" vogliono dire: Prima che la materia fosse creata, c'era il Verbo, il Figlio di Dio.

Ricordate: "Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio" (Giovanni 20:31). Giovanni inizia il suo Vangelo collocando Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio, in relazione al tempo, e precisamente, prima del tempo. Giuda esulta di questa verità con la sua grande dossologia: "All'unico Dio, nostro Salvatore, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, gloria, maestà, forza e potenza prima di ogni tempo, ora e sempre. Amen!" (Giuda 1:25). Paolo dice in 2Timoteo 1:9 che Dio ci ha dato la grazia in Cristo Gesù "fin dall'eternità." Così prima che ci fosse il tempo o la materia, c'era il Verbo, Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Ecco chi incontreremo in questo Vangelo.

2) L'essenza della sua identità

Alla fine del versetto 1: "Il Verbo era Dio." Una delle caratteristiche di questo Vangelo è che le dottrine più gravose sono spesso trasmesse con le parole più semplici. Questo non potrebbe diventare più semplice - e non potrebbe diventare più gravoso. Il Verbo, che si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi, Gesù Cristo, era ed è Dio.

Facciamolo sapere forte e chiaro che a Betlemme - per meglio dire, in tutte le vere chiese Cristiane - onoriamo Gesù Cristo come Dio. Cadiamo con Tommaso di fronte a Gesù in Giovanni 20:28 e confessiamo con gioia e stupore, "Mio Signore e mio Dio!"

Quando sentiamo il comandante Giudeo dire in Giovanni 10:33, "Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio," urliamo, "No, questa non è una bestemmia. Questo è ciò che lui è, il nostro Salvatore, il nostro Signore, il nostro Dio."

Capite cosa vuol dire per la nostra serie sul Vangelo di Giovanni? Vuol dire che trascorreremo settimana dopo settimana conoscendo Dio, mentre conosciamo Gesù. Volete conoscere Dio? Venite con noi, e invitate altri, venite e incontrate Dio mentre incontrate Gesù.

Se un Testimone di Geova o un Mussulmano dovesse mai dirvi: "Questo è un errore di traduzione. Non dovrebbe essere, 'Il Verbo era Dio.' Dovrebbe essere, 'Il Verbo era un Dio.'" Proprio qui nel contesto c'è un modo in cui si può capire che è un errore anche se non si conosce il greco. Ve lo mostrerò fra poco, nell'ultimo punto. Ma prima, diamo un'occhiata alla sua relazione con Dio.

3) La sua relazione con Dio

Versetto 1, al centro: "Il Verbo era presso Dio." "In principio era il Verbo,il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio." Questo è il cuore della grandiosa e storica dottrina della Trinità. Un giorno potrei tenere un sermone solo su questa dottrina con il resto del Vangelo di Giovanni e con le altre Scritture.

Ma per ora lasciamo che questa semplice frase entri nella vostra testa e penetri nel vostro cuore: Il Verbo, Gesù Cristo era presso Dio, ed era Dio. Egli è Dio, e ha una relazione con Dio. Egli è Dio ed è l'immagine di Dio, che riflette perfettamente tutto ciò che Dio è e che emerge dall'eternità nella pienezza della sua divinità in una persona distinta. Esiste una Essenza divina e tre Individui - tre centri di coscienza. Due dei quali vengono menzionati qui. Il Padre e il Figlio. Impareremo questi nomi più avanti nel libro. E lo Spirito Santo verrà presentato più avanti.

Dal momento che vediamo come in uno specchio in maniera confusa e conosciamo in maniera imperfetta (1 Corinzi 13:9, 12), non siate sorpresi che rimanga per noi un mistero. Ma non liberatevene. Se Gesù Cristo non fosse Dio, non potrebbe portare a termine la vostra salvezza (Ebrei 2:14-15). E la sua gloria non sarebbe sufficiente per soddisfare la vostra incessante bramosia per la nuova scoperta della bellezza. Se gettate via la divinità di Gesù Cristo, gettate via la vostra anima e con lei tutta la gioia che deve venire.

Quindi abbiamo visto: 1) il tempo della sua esistenza (prima di ogni tempo), 2) l'essenza della sua identità ("il Verbo era Dio"), e 3) la sua relazione con Dio ("il Verbo era presso Dio"). E ora concludiamo con la sua relazione con il mondo.

4) La sua relazione con il mondo

Versetti 2-3: "Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste." Il Verbo che si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi, che ci insegnò, che ci curò, che ci sgridò, che ci protesse, che ci amò e che morì per noi, creò  l'universo. Ricordatevi di richiamare il mistero della Trinità dal versetto 1. Non lasciatelo andare appena arrivate al versetto 3. "Tutto è stato fatto per mezzo di lui." Sì, qualcun altro stava agendo attraverso il Verbo. Era Dio. Ma il Verbo è Dio. Quindi non lasciare che la grandiosità dell'opera di Cristo in quanto creatore venga sminuita. Egli è il rappresentante del Padre, o Verbo, nella creazione di tutte le cose. Ma nel farlo, egli era Dio. Dio, il Verbo, creò il mondo. Tuo Salvatore, tuo Signore, tuo Amico - Gesù è il tuo Creatore.

Gesù non fu creato

Ora, supponiamo che un Mussulmano o un Testimone di Geova o qualcuno di qualsiasi tipo di Arianesimo (l'antica eresia del quarto secolo) dica, "Gesù non era Dio, non era eterno - non eternamente generato - ma piuttosto Gesù è stato creato. Egli è stato il primo della creazione. Il più alto degli angeli superiori." O come dicevano gli Ariani, "C'era un tempo in cui lui non c'era". Giovanni ha scritto il versetto 3 esattamente in modo che questo sia impossibile.

Non ha solamente detto, "Tutto è stato fatto per mezzo di lui." Si potrebbe pensare che sarebbe bastato per risolverla. Egli non è una creatura; egli crea le creature. Ma qualcuno può ipoteticamente dire, "Sì, ma 'tutte le cose' non include se stesso." Include tutto ma non lui stesso. Quindi lui venne creato dal Padre, e poi con lui ha creato tutte le altre cose.

Ma Giovanni non si è limitato a questo. Ha detto, in aggiunta (l'ultima parte del versetto 3), "...e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste." Le ultime parole "di tutto ciò che esiste" cosa aggiungono al significato di "senza di lui niente è stato fatto"? "Senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste." Hanno aggiunto questo: Rendono esplicito ed enfatico e cristallino che ogni cosa nella categoria del creato, l'ha fatto Cristo. Di conseguenza, Cristo non è stato creato. Perché se non esisti, come fai a crearti da solo.

Cristo non è stato creato. È questo che vuol dire essere Dio. E il Verbo era Dio.

Possa il Signore aiutarci a vedere la sua gloria. E onorarlo. Amen.