Il mio nome è Dio Onnipotente

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English: My Name Is God Almighty

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Di John Piper su Gloria di Dio
Una parte della serie Hallowed be Thy Name: Eight Sermons on the Names of God

Traduzione di Marzia Nicole Bucca

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Esodo 5:22-6:8

Allora Mosè si rivolse al Signore e disse: "Mio Signore, perché hai maltrattato questo popolo? Perché dunque mi hai inviato? Da quando sono venuto dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo e tu non hai per nulla liberato il tuo popolo!." Il Signore disse a Mosè: "Ora vedrai quello che sto per fare al faraone con mano potente, li lascerà andare, anzi con mano potente li caccerà dal suo paese!."

Dio parlò a Mosè e gli disse: "Io sono il Signore! Sono apparso ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come Dio onnipotente, ma con il mio nome di Signore non mi son manifestato a loro. Ho anche stabilito la mia alleanza con loro, per dar loro il paese di Cànaan, quel paese dov'essi soggiornarono come forestieri. Sono ancora io che ho udito il lamento degli Israeliti asserviti dagli Egiziani e mi sono ricordato della mia alleanza. Per questo dì agli Israeliti: Io sono il Signore! Vi sottrarrò ai gravami degli Egiziani, vi libererò dalla loro schiavitù e vi libererò con braccio teso e con grandi castighi. Io vi prenderò come mio popolo e diventerò il vostro Dio. Voi saprete che io sono il Signore, il vostro Dio, che vi sottrarrà ai gravami degli Egiziani. Vi farò entrare nel paese che ho giurato a mano alzata di dare ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, e ve lo darò in possesso: io sono il Signore!"

Questa mattina vorrei aiutarvi a fare entrare nel vostro cuore questa verità: l’onnipotenza divina significa rispetto reverenziale, retribuzione divina e rifugio per il popolo che ha stretto un’Alleanza con Lui.

Se appartenete al popolo dell’Alleanza, prego per voi affinché questo messaggio

  • renda più profondo il vostro senso di rispetto reverenziale verso Dio,
  • accresca la vostra fiducia nel fatto che i nemici della giustizia riceveranno la giusta retribuzione divina (vendicarsi spetta a Dio non a noi!),
  • e vi esorti nei momenti di sofferenza a cercare rifugio presso il potere di Dio che vi proteggerà.

Se non appartenete al popolo che ha stretto un’Alleanza con Dio prego per voi affinché, quando avrete udito quali benefici comporta l’appartenere ad un Dio onnipotente, vi prostrerete e accetterete i termini della Sua Alleanza, ovvero l’obbedienza della fede in Gesù Cristo.

Indice

La trama dell’Esodo capitoli 5—6

Iniziamo osservando la trama dell’Esodo, capitoli 5 e 6. Mosè e Aronne hanno seguito l’ordine di Dio e si sono recati in Egitto per chiedere al faraone di lasciar andare il popolo d’Israele. Ma il faraone risponde (5:2) " Chi è il SIGNORE, perché io debba ascoltare la sua voce per lasciar partire Israele? Non conosco il SIGNORE e neppure lascerò partire Israele!"

Invece di lasciar partire gli Israeliti, il faraone inasprisce la loro schiavitù, costringendoli a fabbricare lo stesso numero di mattoni ma senza dar loro la paglia per fabbricarli. Devono procurarsela da soli.

Allora gli scribi degli Israeliti andarono da Mosè e Aronne e li accusarono di mettere in mano al faraone la spada per ucciderli (5:21). Mosè a sua volta si rivolge a Dio (5:22): "MIO SIGNORE, perché hai maltrattato questo popolo? Perché dunque mi hai inviato? Da quando sono venuto dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo e tu non hai per nulla liberato il tuo popolo!."

E Dio gli risponde (Esodo 6:1): "Ora vedrai quello che sto per fare al faraone con mano potente, li lascerà andare, anzi con mano potente li caccerà dal suo paese!."

Una nota en passant

C’è una nota en passant che dovremmo prendere in considerazione. Spesso quando Dio si appresta a portare un’esperienza di gioia nella vostra vita, Egli lascia che sia preceduta da ostacoli molto scoraggianti. Il peso della schiavitù in Egitto divenne insostenibile proprio a ridosso del grande giorno della liberazione. Dio ha le sue buone ragioni per agire in questo modo ma affronteremo questo argomento un’altra volta. Volevo solo favi notare en passant che, anche se oggi vi sentite scoraggiati, dovete affidarvi a Dio fino a quando Lui vi tenderà la sua "mano potente."

Perché Dio ricorda i suoi nomi a Mosè

Nell’Esodo cap. 6:2–8 Dio rassicura Mosè sul fatto che Egli può e vuole liberare il Suo popolo dalla schiavitù del faraone. Prima ricorda a Mosè il Suo nome, che gli aveva precedentemente rivelato in Esodo 3:14 versetto 2: Io sono YAHWEH!; versetto 6: Io sono YAHWEH!; versetto 8: Io sono YAHWEH!. In altre parole ricordatevi che IO SONO COLUI CHE SONO, non ho smesso di essere Dio solo perchè un misero faraone sbuffa e fa storie per potervi comandare. IO SONO COLUI CHE SONO. Sono immutabile. Sarete liberati.

Poi al versetto 3 Dio richiama alla mente di Mosè un altro Suo nome. Dio dice: "Sono apparso ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come DIO ONNIPOTENTE, ma con il mio nome di YAHWEH non mi son manifestato a loro." Perché Dio rivolge queste parole a Mosè? In che modo tali parole esortano Mosè a credere che la liberazione promessa da Dio sta davvero per realizzarsi?

Sembra che Dio voglia dirci qualcosa di simile a: "Il nome YAHWEH è più importante del nome DIO ONNIPOTENTE. Non ho rivelato il pieno significato del Mio nome, YAHWEH, ad Abramo. Solo recentemente ho rivelato a te il significato del Mio nome, YAHWEH. È questo un privilegio speciale che ai tuoi progenitori non fu concesso. Eppure guarda qual’è il nome che ho rivelato loro—DIO ONNIPOTENTE! Con un tale nome a guidarli, essi avrebbero dovuto avere piena fiducia in Me. E tu, allora, dovresti averne ancora di più dal momento che ti è stato rivelato il significato più profondo della mia natura contenuta nel nome YAHWEH!". Se Israele avesse imparato la prima lezione, ovvero che il loro Dio è DIO ONNIPOTENTE, sicuramente adesso, dopo aver imparato anche la seconda lezione, cioè che Dio è IO SONO COLUI CHE SONO, questo popolo sarebbe stato ancora più coraggioso.

In seguito, al versetto 4 Dio ricorda a Mosè ciò che ha fatto per Abramo. Come DIO ONNIPOTENTE ha stabilito un’Alleanza con loro per dargli il paese di Cànaan. In altre parole Dio dice: "Se da DIO ONNIPOTENTE ho stretto un patto solenne con i vostri padri per dare loro la terra promessa, ora che mi conosci come YAHWEH, avrai fiducia in me che libererò questo popolo, terrò fede al mio patto e li porterò nel paese di Cànaan!". Questi due nomi assieme, DIO ONNIPOTENTE eYAHWEH—IO SONO COLUI CHE SONO—dovrebbero dare a Mosè tutta la sicurezza di cui ha bisogno per continuare il compito affidatogli da Dio in Egitto.

Oggi voglio concentrare la nostra attenzione sul nome DIO ONNIPOTENTE. Cosa vuol dire? Il termine DIO ONNIPOTENTE deriva dall’ebraico "El Shaddai" ma ci sono molti pareri contrastanti tra gli studiosi sul significato della parola Shaddai. La mia opinione personale è che la traduzione ONNIPOTENTE riesca a cogliere l’essenza del termine. Sono stata le parole di Giobbe a spingermi verso questa conclusione: "L'ONNIPOTENTE noi non lo possiamo raggiungere. Egli è sublime in potenza." Possono esserci altri aspetti del significato di El Shaddai ma l’idea della potenza sembra essere centrale.

I tre presupposti su Dio dell’onnipotenza divina

Il nome ONNIPOTENTE presuppone che Dio possegga un potere assoluto per agire secondo la sua volontà. Quest’immagine di Dio ci viene continuamente riproposta nelle Scritture e la chiamiamo l’onnipotenza di Dio. I termini ‘onnipotente’ e ‘che tutto può’1 significano praticamente la stessa cosa. In particolare, ci sono tre presupposti su Dio contenuti nell’onniponteza divina.

1. Non gli si può impedire di realizzare i propri scopi

Innanzitutto l’onnipotenza divina suggerisce che non si può impedire a Dio di compiere il suo volere. Il profeta Daniele dice al versetto 4:35: "Egli agisce come vuole con l’esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non v’è alcuno che possa fermare la sua mano." Se Dio ha deciso con tutto il cuore di fare qualcosa, non vi è alcuna forza in tutto l’universo che possa fermarlo.

2. Egli opera tutto ciò che vuole

L’onnipotenza divina presuppone che Dio possa fare ciò che vuole. Al Salmo 115:3 si legge: "Il nostro Dio è nei cieli, egli opera tutto ciò che vuole." Nel libro del profeta Isaia ai versetti 46:9–10 Dio dice: "perché io sono Dio e non ce n'è altri… io che dico: Il mio progetto resta valido, io compirò ogni mia volontà!." DIO ONNIPOTENTE non è come noi. Egli può fare tutto ciò che vuole. Alla fine sarà la volontà di Dio a determinare ciò che porterà a compimento o meno. Questo è il significato dell’essere onnipotente.

3. La Sua forza è superiore a qualunque altro potere

Infine, l’onnipotenza divina presuppone che la forza di Dio sia superiore a qualunque altro potere. Durante le Olimpiadi estive uno dei movimenti della telecamera mi ha insegnato qualcosa sulla grandezza di Dio. Per la maggior parte delle persone che le hanno viste, le cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi olimpici sono state emozionanti; il bagno di folla, la musica e i fuochi d’artificio hanno rappresentato un’esperienza di grandezza e splendore unica e irripetibile.

Chi di noi ha seguito i Giochi in TV ha provato un po’ di quell’emozione nei momenti in cui la telecamera si trovava abbastanza in alto da poter inquadrare l’intera curva dello stadio. Ma ad un certo punto è successo qualcosa di strano. La telecamera piazzata sull’elicottero ha continuato a retrocedere verso il cielo e lo stadio è diventato sempre più piccolo fino a sembrare solo un punto sfocato sulla terra.

Mentre osservavo tutto questo sentivo il cuore riempirsi di gioia di fronte alla grandezza di Dio e mi sono detto: "Guardate come ci emoziona uno stadio pieno di suoni e colori. Guardate come ne siamo estasiati, come gridiamo e applaudiamo e ci entusiasmiamo davanti a tutto questo splendore. Ma guardiamolo dal punto di vista di Dio. Tutto ciò, messo a confronto con la sua forza e la sua gloria, è soltanto un punto sfocato sulla terra."

Ogni mattina Dio allestisce un piccolo spettacolo della sua forza e del suo splendore facendo spuntare il sole all’orizzonte – che ha un diametro di 1392 milioni di km, un volume che è 1.3 milioni di volte più grande di quello della Terra e una corona che arde ad una temperatura di un milione di gradi! Ogni mattino porta con sè le sue cerimonie di apertura che ci emozionano, ci mostrano il potere e la gloria di Dio e ci fanno sperare che un giorno raggiungeremo un luogo in cui tutte le meraviglie che ci hanno ispirati quando eravamo su questo nostro piccolo mondo ci appariranno come piccoli punti sfocati davanti alla magnificenza dell’eterno spettacolo finale di Dio.

Ed ogni sera Dio illumina il cielo della sua maestosità offrendoci un altro spettacolo dove, come in un piccolo teatro, le costellazioni di Perseo e Andromeda, Ercole e Orione, la costellazione del Leone (Leo) e del Dragone sono in bella mostra nella nostra galassia lungo distanze di 100 milioni di anni luce.

"Il giorno al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia." per farci capire con forza che la potenza di Dio è infinita. Niente di ciò che è mai esistito può essere paragonato a Lui. Egli è DIO ONNIPOTENTE! Nulla può fermare la Sua mano, poiché Dio agisce secondo la sua volontà. Egli è il Vasaio e l’universo la sua argilla.

I tre significati del nome Dio Onnipotente per noi

Dopo aver riflettuto sui suggerimenti che l’onnipotenza divina ci dà su Dio, voglio soffermarmi sul significato che il nome DIO ONNIPOTENTE ha per noi. All’inizio l’avevo riassunto con queste parole: l’onnipotenza divina significa rispetto reverenziale, retribuzione divina e rifugio per il popolo che ha stretto un’Alleanza con Lui. Procediamo ora ad analizzare individualmente queste promesse.

1. Rispetto reverenziale

Il primo significato dell’onnipotenza di Dio è rispetto reverenziale. Nel libro di Giobbe al versetto 40:2 Dio dice al patriarca: "Il censore vorrà ancora contendere con l'ONNIPOTENTE?" Il fatto che Dio sia onnipotente vuol dire che non possiamo contendere con Lui. Egli può confonderci e noi possiamo chiederGli umilmente di aiutarci a comprendere, ma non possiamo accusarlo. Noi non possiamo lanciare accuse contro il nostro Creatore e quando proviamo a farlo, è come se ci ergessimo a giudici, al di sopra di Dio, e questo è un peccato gravissimo che commettiamo contro la divinità di Dio. Come diceva San Paolo: "Oserà forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmò: Perché mi hai fatto così? Forse il vasaio non è padrone dell'argilla?" (Romani, 9:20–21).

Ma il rispetto reverenziale rappresenta un sentimento sconosciuto ai mortali peccatori. La maggior parte delle persone non ha alcuna esperienza del rispetto reverenziale. Ovunque Dio sia considerato come un amico o compagno, oppure come un nonno o l’oppio dei popoli, Egli non viene onorato. Ci sono molti sentimenti che potete provare per il vostro piccolo Dio, ma il rispetto reverenziale non è tra questi.

Dice Isaia: "Il Signore degli eserciti. . . Egli sia l'oggetto del vostro timore, della vostra paura." (8:13). Il rispetto reverenziale è l’unione di ammirazione e paura, soggezione e timore, meraviglia e terrore. È un sentimento che siamo destinati a provare e, in sua assenza, cerchiamo di rimpiazzarlo creando opere cinematografiche o andando in vacanza. Desideriamo ardentemente essere colpiti da questo timore misto a stupore, desideriamo ardentemente un po’ di questo terrore amico, un po’ di questo timore gioioso. E l’unico modo che abbiamo per provare quest’emozione è conoscere il Signore nella sua veste di DIO ONNIPOTENTE, colui che può tutto.

2. Retribuzione divina

Il secondo significato dell’onnipotenza di Dio è retribuzione —una retribuzione d’ira che si abbatterà su quanti non obbediscono al vangelo di nostro Signore Gesù. (2 Tessalonicesi 1:8). Nel libro dell’Apocalisse Giovanni descrive una scena in cui appare un cavallo bianco sormontato da un cavaliere chiamato Fedele e Verace. I suoi occhi sono come fiamme di fuoco, è avvolto in un mantello intriso di sangue ed il suo nome è Verbo di Dio. Gli eserciti del cielo lo seguono. "Dalla bocca gli esce una spada affilata per colpire con essa le genti. Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell'ira furiosa del Dio ONNIPOTENTE." (Apocalisse, 19:15).

Se Dio è onnipotente si può star certi di una cosa: chi si oppone a Lui fallirà. Può sembrare che per un certo periodo i superbi e gli infedeli abbiano la meglio ma, come ci rivela il Salmo 73, la fine per loro arriverà velocemente: "Ecco, li poni in luoghi scivolosi, li fai precipitare in rovina. Come sono distrutti in un istante, sono finiti, periscono di spavento!" Disobbedire all’Onnipotente è da matti, è follia pura. Non si può ingannarLo, contrastarLo o sconfiggerLo. E ha stabilito un giorno in cui Suo Figlio pigerà nel tino il vino della sua ira perché Lui è DIO ONNIPOTENTE.

3. Rifugio

Il terzo significato dell’onnipotenza di Dio è rifugio. Al contrario della ricompensa destinata a coloro i quali hanno rifiutato i termini dell’accordo di Dio, il rifugio è destinato a coloro i quali l’hanno rispettato. Salmo 91:1–2, " Tu che abiti al riparo dell'Altissimo e dimori all'ombra dell'ONNIPOTENTE, dì al Signore: Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido."

Vi suona familiare il significato di parole come: "Il mio Dio, che mi ama e ha dato la vita per me, è onnipotente"? Ciò vuol dire che se dimorate all’ombra dell’ONNIPOTENTE, l’onnipotenza vi proteggerà. Sicurezza eterna ed infinita risiede nell’onnipotenza di Dio.

L’ombra dell’Onnipotente

Non ha commesso uno sbaglio Elizabeth Elliot quando nel 1958 ha scelto il titolo di OMBRA DELL’ONNIPOTENTE per "la vita e la testimonianza" di suo marito, ucciso assieme ad altri quattro missionari dagli Indiani Aucas l’otto gennaio 1956. Nel 1949 quando era uno studente universitario, Jim Elliot scrisse quelle parole che sarebbero poi divenute il motto di tanti altri nostri giovani dell’Associazione Betlemme: "Non è uno stupido chi perde ciò che non può tenere per guadagnare ciò che non perderà mai."

La morte di Jim Elliot e dei suoi quattro amici venne vissuta nel resto del mondo come una tragedia, un incubo. Ma Elizabeth Elliot scrisse: "Il mondo non ha riconosciuto la verità contenuta nella seconda parte del credo di Jim Elliot: "Non è uno stupido chi perde ciò che non può tenere per guadagnare ciò che non perderà mai'." Elizabeth ha ripreso il titolo del suo libro, OMBRA DELL’ONNIPOTENTE, dal Salmo 91:1 perché era profondamente convinta che il rifugio per gli uomini di Dio non fosse un riparo dalla sofferenza e dalla morte, ma un rifugio dall’ultima sconfitta finale. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa del vangelo, la salverà perché il Signore è DIO ONNIPOTENTE.

Dio non si è servito della sua onnipotenza per deporre Gesù dalla croce, né per liberare voi e me dalle tribolazioni. Se avessimo la fede, la determinazione e il coraggio di Jim Elliot, come l’apostolo Paolo anche noi diremmo: "Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio —Dio onnipotente!— in Cristo Gesù, nostro Signore."

Gioia, libertà, forza e obbedienza

L’onnipotenza divina significa rifugio eterno e incrollabile nella gloria infinita di Dio, qualunque cosa accada su questa terra. Questa sicurezza è la forza dell’obbedienza assoluta alla chiamata di Dio. Cosa può esserci di più liberatorio, di più emozionante o fortificante della verità che DIO ONNIPOTENTE è il vostro rifugio — tutto il giorno, ogni giorno, in tutte le esperienze ordinarie e straordinarie della vita! Nulla ti accadrà se non ciò che Lui ritiene giusto per te e dopo ti accoglierà nella sua gloria!

Se ci crediamo, se veramente lasceremo che questa verità, la verità dell’onnipotenza di Dio, entri in noi, che grande cambiamento avverrà nella nostra vita privata e nel nostro ministero come Chiesa! Come diventeremo umili e potenti per le opere salvifiche di Dio! Paolo parla della "straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti." e Arthur Mathews svela il segreto di una delle rinascite religiose nell’India settentrionale con queste parole: la rinascita è dipesa "dalla rinnovata volontà di tre esseri umani che attraverso la fede si sono legati, agganciati come con ganci in metallo, alla volontà onnipotente di Dio . . . bramando, implorando, piangendo e soffrendo per la Chiesa in India e per quelle miriadi di anime perdute."

L’onnipotenza divina significa rifugio per il popolo di Dio. E quando si crede veramente che il nostro rifugio risiede nell’onnipotenza di DIO ONNIPOTENTE, gioia, libertà e forza si riverseranno su una vita di obbedienza assoluta in Gesù Cristo.

L’onnipotenza divina significa rispetto reverenziale, retribuzione divina e rifugio per il popolo dell’Alleanza. Vi invito ad accettare i termini di questo patto di grazia: rinunciate al peccato, fate la vostra professione di fede nel Signore Gesù Cristo e l’onnipotenza di DIO sarà rispetto reverenziale per la vostra anima, castigo dei vostri nemici e il rifugio della vostra vita — per sempre.