Il forte ha bisogno di forza

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English: The Strong Need Strength

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Di John Piper su Fede
Una parte della serie Let Us Walk in the Light: 1 John

Traduzione di Francesca Macilletti

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1 Giovanni 2:12-14

Perché, in questo passaggio, Giovanni si rivolge a tre gruppi?

Iniziamo subito col spiegare una cosa. Quando Giovanni si rivolge ai “figlioli”, ai “padri” e ai “giovani”, non intende dire che, quello che vale per un gruppo, non è vero per l'altro. Questo risulta ovvio quando si legge l'intera lettera e si vede ognuno di questi privilegi applicati alla Chiesa nel suo insieme.

Credo che i tre gruppi di “figlioli”, “padri” e “giovani” abbiano originato qualcosa di simile. In questi versi, Giovanni vuole indirizzarsi alla Chiesa con affetto e incoraggiamento. Così, inizia chiamandoli tutti “figlioli”, proprio come fa per altre cinque volte (2:1,18; 3:18; 4:4; 5,21).

Successivamente, fa una pausa e pensa: “Certamente non voglio offendere i capi della Chiesa – uomini anziani e venerabili – o i giovani virili utilizzando il termine affettuoso di 'figlioli'. Forse, dovrei rivolgermi a questi due gruppi in modo diretto”. Quindi, egli applica le verità valide per tutta la Chiesa a questi due gruppi specifici: i venerabili padri possiedono la conoscenza, e i giovani virili hanno la vittoria. Ma non saltate la lettura di questi versi se non fate parte di uno di questi gruppi. Ciò che è vero per loro, è vero per tutti i credenti.

Questo testo in relazione allo scopo generale di Giovanni

Ora, torniamo indietro e cerchiamo di vedere questo testo in relazione allo scopo generale di Giovanni in questa lettera.

Due parti della lettera di una madre a sua figlia

Compariamo, per un momento, 1 Giovanni a una lettera che una madre scrive a sua figlia che è andata via di casa per andare al college. La madre viene a sapere che c'è stata un'insolita epidemia di vaiolo nel campus con cinque casi confermati. Sua figlia non è tra le vittime – almeno per ora. La madre lo sa, ma si reca a un negozio per comprare un biglietto da inviarle, e ne prende uno con una piccola rima sulla copertina che dice:

Non è per la tua ricchezza che prego io
Ma che la salute di doni Iddio

Poi, scrive sul retro del biglietto:

Cara Ruth. Non fraintendermi. Non ti sto scrivendo perché sono angosciata pensando tu sia tra le vittime dell'epidemia di vaiolo. Al contrario, mi rallegro del fatto che tu stia bene! Certamente, non voglio tu ti ammali. Prendi le precauzioni necessarie. Ma ti scrivo perché il mio cuore è pieno di ricordi e fiducia. Ricordo di quando, una volta, prendesti il morbillo e la tua faccia sembrava quella di un pugile professionista al quindicesimo round – e come guaristi perfettamente! Ricordo di come fosti coraggiosa quando facesti il vaccino contro il vaiolo con un pezzo di vetro rotto. Non versasti una sola lacrima; e, adesso, il tuo corpo ne è protetto. Sei sempre stata così forte e in salute! Guardando al passato, sembra che, ogni volta che qualcuno prendeva l'influenza, il tuo corpo aveva la meglio sul virus e prendevi a malapena un raffreddore. Evidentemente conosci un qualche segreto! Quindi, aggrappati a ciò che hai. Trova conforto nell'opera manifesta di Dio nella tua vita. Rimani nella sua meravigliosa salute. Sono piena di gioia nel dono della salute che condividiamo. Con affetto,

Mamma

Perché questa madre ha comprato questo biglietto e ha scritto questo messaggio? Il biglietto diceva: “Ma che la salute ti doni Iddio”. E poi ha scritto; “Non voglio tu ti ammali. Prendi le precauzioni necessarie. Aggrappati a ciò che hai. Rimani nella sua meravigliosa salute”. Quindi, è chiaro che almeno una parte delle ragioni che l'hanno spinta a scrivere il messaggio, è per aiutare la figlia a rimanersi in salute.

Ma dice anche: “Non ti sto scrivendo perché sono angosciata. Mi rallegro del fatto che tu stia bene”. Nella lettera, si rallegra con la figlia della sua buona salute e di come è sempre stata capace di sconfiggere le malattie.

Che relazione c'è tra queste due parti della lettera? Da un lato, la madre vuole che l'apprezzamento della figlia per il dono della vita aumenti, e solidifica la sua fiducia di resistere alla malattia. E, dall'altro lato, vuole che lei si aggrappi alla salute che ha in modo che non faccia niente per perderla.

La relazione tra queste due parti è che la madre vuole che la figlia apprezzi il dono della salute e abbia fiducia nello stare in salute per motivarla ad essere vigile nel tenersi in salute.

In altre parole, quando la figlia vedrà il valore di ciò che ha e sentirà la sicurezza di poter vincere la malattia, avrà lo zelo che le servirà per tenersi forte a quello che ha piuttosto che gettarlo via in feste notturne, cibo spazzatura e nessun esercizio fisico.

Le stesse due parti nella lettera di Giovanni

Mi sembra che 1 Giovanni sia costruito su questo stesso modello. Se consultate tutti i punti in cui Giovanni ci dice il perché stesse scrivendo, troverete due parti proprio come il modello nella lettera della madre.

Per prima cosa, in 2:1 dice: “Vi scrivo queste cose perché non pecchiate”. In altre parole, non vuole che si ammalino. Vuole che stiano bene. Poi, in 2:26 dice: “Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi”. In altre parole, li sta mettendo in guardia contro un qualche pericoloso germe dell'errore nella comunità. “State attenti ai germi! Non ammalatevi!” Questa è una parte nella lettera di Giovanni, proprio come la parte nella lettera della madre in cui sollecita la figlia alla vigilanza – non gettare via la tua salute in feste notturne, cibo spazzatura e pigre abitudini.

Ma c'è anche una seconda parte nella lettera di Giovanni. In 2:21, Giovanni dice: “Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete”. In altre parole: “Non sono in ansia perché credo siate stati infettati dal germe dell'errore. Non credo voi siate tra le vittime del 'vaiolo'. Infatti, mi rallegro nella vostra buona salute”.

Come il nostro testo (2:12-13) dice: “Scrivo a voi, figlioli, perché vi sono stati perdonati i peccati in virtù del suo nome. Scrivo a voi, padri, perché avete conosciuto colui che è da principio. Scrivo a voi, giovani, perché avete vinto il Maligno”. Non perché siete malati, ma perché state bene – grazie a Dio!

Questa parte continua alla fine della lettera in 5:13. Giovanni dice: “Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio”. In altre parole, sta scrivendo per rafforzare la loro sicurezza che in effetti loro vivranno in eterno. Nessun peccato li vincerà.

Lo scopo di Giovanni

Quindi, qual è lo scopo di Giovanni in questa lettera? Da un lato dice: “Vi scrivo per aiutarvi a non peccare. Vi scrivo per mettervi in guardia contro gli ingannatori”. E, dall'altro lato, dice: “Vi scrivo perché siete perdonati. Voi conoscete la verità. Voi siete forti. Voglio abbiate la sicurezza della vita eterna”.

Da un lato, intensifica il loro apprezzamento per quello che hanno in Cristo e rende più intensa la loro sicurezza di una vita eterna. E, dall'altro lato, li mette in guardia contro quelli che vogliono ingannarli e li esorta ad essere vigili contro il peccato.

E come, queste due parti della lettera di Giovanni, sono legate tra loro? Credo che Giovanni volesse che la parte riguardante la fiducia, motivasse la parte relativa alla vigilanza. Vuole motivare la battaglia con la fiducia nella vittoria. Lo scopo del nostro testo (2:12-14) è quello di motivare il compimento di 2:1 “Vi scrivo queste cose perché non pecchiate”

Lasciate che spieghi meglio come questa cosa funziona usando le tre dichiarazioni incontrate in 2:12-13 per unire le due parti.

  1. Nel primo caso, Giovanni vorrebbe dire: “Ricordate quello che ho detto in 1:7. Non camminate nelle tenebre, perché solo se camminate nella luce, il sangue di Gesù vi purificherà dai vostri peccati. Ma I VOSTRI PECCATI SONO PERDONATI” (2:12)
  2. Nel secondo caso, vorrebbe dire: “Ricordate quanto ho detto in 2:4. Non disobbedite ai comandamenti di Dio perché, se lo fate, vorrà dire che mentite quando dite di conoscere Cristo. Ma AVETE CONOSCIUTO COLUI CHE È DA PRINCIPIO” (2:13).
  3. E, nel terzo caso, vorrebbe dire: “Ricordate la verità di 3:8. Non peccate perché, colui che pecca, viene dal diavolo. Ma AVETE VINTO IL MALIGNO” (2:13).

Siete stati perdonati! Avete conosciuto Cristo! Avete vinto il Maligno! Quindi, siate coraggiosi! Dimorate in Cristo! Usate la sua verità e forza per scacciare i germi dell'errore e per sconfiggere la tentazione del peccato.

Speranza e coraggio per combattere il peccato e il Maligno

Giovanni sa che non possiamo vincere la tentazione e fuggire all'errore se abbiamo la sensazione che i nostri peccati non siano perdonati, se non conosciamo Cristo e il Maligno vince. Potrà mai un soldato avere forza e coraggio per combattere, se si sentisse in colpa per essersi assentato ingiustificatamente mentre la sua compagnia veniva sconfitta? E se credesse che il suo comandante sia andato a dare ordini ad un battaglione più competente? E se 50 soldati nemici si trovano in piedi sul bordo della sua trincea?

Tutto quello che quel soldato sentirà di dover fare, gli risuona in testa. A meno che non ci sia speranza nel vittoria, non c'è alcuna motivazione per combattere. Anche i soldati che combattono fino alla morte, quando non c'è più speranza, sono guidati dalla passione per non essere sconfitti nel disonore. Ma quando la speranza va via, essa porta con sé la forza, la vigilanza, la motivazione, e una grande nube scura si assesta sull'anima.

Ma l'obiettivo di Giovanni è che superino l'oscurità, che vivano secondo i comandamenti, che camminino nella luce, che siano pieni di gioia e vincano l'odio, che si amino di un amore così reale che il mondo può vedere e renderne gloria a Dio. Il suo obiettivo è che il soldato cristiano che giace nel fango della trincea, provi un sentimento di speranza e coraggio per afferrare la mitragliatrice della Parola di Dio e falciare i demoni della sua vita.

(Avete notato, non è vero, nella seconda metà del versetto 14, che l'arma che sconfigge il demonio è la Parola di Dio? “Ho scritto a voi, giovani, perché siete forti e la parola di Dio rimane in voi e avete vinto il Maligno”).

Da dove vengono la speranza e il coraggio?

Ma da dove nasce quel tipo di speranza e di coraggio nel fango di una trincea? Viene da 1 Giovanni 2:12-14. Ascoltiamola e, con la grazia di Dio, crediamoci - cosa che è quasi troppo bella per essere vera. “Vi sono stati perdonati i peccati in virtù del nome di Cristo – anche lo scorso fine settimane. Avete conosciuto Cristo: Egli non è lontano. Lui è proprio dietro al nemico. Quindi, in lui, avete già vinto il nemico”. Giovanni ha scritto questo testo per offrirvi le parole di questa mattina come un dono, per sollevare la nube di tenebra fuori le vostre anime e per rimettervi la pistola della parola di Dio in mano.

Perché Giovanni dovrebbe ripetere queste tre affermazioni (Scrivo a voi, figlioli; Scrivo a voi, padri; Scrivo a voi giovani; Ho scritto a voi, figlioli; Ho scritto a voi, padri; Ho scritto a voi, giovani)? Perché Giovanni ripete queste affermazioni quasi parola per parola lasciando gli studiosi sconcertati per duemila anni? La cosa mi sconcerta. Ma la soluzione più semplice potrebbe non essere il fatto di ripetere due volte qualcosa che vogliamo venga trattato con particolare attenzione.

Giovanni sa che la sua lettera è dura. Il suo onere principale è che fare in modo che possiate avere la certezza che la vostra speranza in trincea sia reale quando iniziate a sparare con la vostra mitragliatrice. Ma sa che questo non è tutto quello che deve dire. In questo testo, il suo onere è dire: “Compagni soldati – compagni peccatori – ci sono buone ragioni per sperare. I peccati sono perdonati per mezzo di Cristo. Voi sapete che Cristo è stato re per sempre. E siate certi che il suo e il vostro nemico è sconfitto”.

Con tutti i lor terror,
Si mostrin pure il cuor,
No, non ci trema.
A un detto dell'Eterno,
Fia depresso il re dell'inferno.