Feroce come un leone e docile come un agnello: Il marito cristiano come capo, Parte 2

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English: Lionhearted and Lamblike: The Christian Husband as Head, Part 2

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Di John Piper su Matrimonio
Una parte della serie Marriage, Christ, and Covenant: One Flesh for the Glory of God

Traduzione di Antonella Frappampina

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Cosa significa essere capo
Efesini 5:21-33

21 Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. 22 Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; 23 il marito, infatti, è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. 24 E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto. 25 E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, 27 al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. 28 Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie, ama se stesso.29 Nessuno mai, infatti, ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo.31 Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. 32 Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! 33 Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito.

Gesù - esempio di virilità

Il motivo per cui sto usando il titolo “feroce come un leone e docile come l’agnello” per riferirsi al marito cristiano come capo della moglie, è perché il marito è chiamato a comandare come Gesù, che è il Leone di Giuda (Apocalisse 5:5) e l'Agnello di Dio (Apocalisse 5:6), ed era feroce come un leone e docile come un agnello, forte e mite, tenace e affettuoso, sensibile e aggressivo, audace e fragile. Si pone come esempio di virilità.

Ma, potrebbe non essere ancora molto chiaro per alcuni che, nel concetto di autorità suprema si ritrova il significato principale di supremazia. Questo è quello che ritengo sia il caso di pensare. Qui, il verso chiave sull’autorità, si ritrova negli Efesini al verso 5:23: “poiché il marito è il capo della moglie, come anche Cristo è il capo della Chiesa, egli, che è il salvatore del corpo.” Così, il marito trae suggerimenti nel matrimonio da Cristo, dal rapporto di Cristo con la chiesa. Ritengo che il marito ha un’unica responsabilità che è quella di essere il capo nel matrimonio.

Il marito come capo

L'ultima volta, ho suggerito quale sarebbe stata la definizione biblica di capo: L’autorità suprema è il divino appello rivolto ad un marito che deve assumersi la responsabilità primaria come Cristo, come capo che si occupa della protezione e di fornire le provviste in casa. Più penso a questi tre aspetti della autorità suprema, cioè alla supremazia, alla protezione e alle provviste, tanto più mi sembra che, in realtà, bastino due espressioni per esprimere una sola cosa. La supremazia è una cosa, e le provviste e la protezione sono due espressioni. In altre parole, la supremazia di un marito si manifesta nell’essere il capo che si prende cura della famiglia e la nutre. Quindi, la protezione e le provviste non devono essere separati dalla supremazia. Rappresentano le due aree più importanti, in cui il marito si assume una responsabilità primaria.

Quindi, quello che dobbiamo fare è vedere come questo viene considerato nel testo e poi l’applicazione e l’illustrazione di ciò che significa. Traete dal testo qualche motivo che ci induca a considerare come la parola chiave nel versetto 23, comporti un’unica responsabilità, quella di essere capo.

Il marito come capo

1) Capo è il termine che indica l’autorità suprema nel Vecchio Testamento. Ad esempio, nei Giudici 11:11, “Iefte adunque andò con gli Anziani di Galaad; e il popolo lo costituì capo e condottiere sopra sè; e Iefte pronunziò davanti al Signore, in Mispa, tutte le parole ch’egli avea prima dette. (kai eis eis kephalēn archēgon).”(Vedi anche 10:18; 11:08, 9; 2 Samuele 22:44; Salmo 18:43, Isaia 7:8).

2) Negli Efesini 1:21-23 che Cristo dice: “ 21è al di sopra di ogni principato e autorità e potestà e signoria, e d’ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello a venire.22 Ogni cosa Ei gli ha posta sotto ai piedi, e l’ha dato per capo supremo alla Chiesa, 23 che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti.” L'attenzione di questo testo si pone sul regno e sull’autorità di Cristo, quando Egli è chiamato capo della chiesa. Quindi, l'accento cade sulla supremazia che Cristo ha sulla chiesa.

3) Negli Efesini 5:25, Paolo dice: “ 25Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei," Mentre, qui l'accento cade sul sacrificio di Cristo per la sua sposa e così dice al marito di amare come Cristo, non deve perdere la verità ineluttabile, Cristo compie un’azione assolutamente decisiva qui. Lui non sta rispondendo alla chiesa. La chiesa non programma la sua salvezza e la sua santificazione . Cristo l’ha fatto. Questo è il tipo di supremazia più elevata. E’ al servizio della supremazia. Cristo ha preso l'iniziativa per salvare la sua sposa, e lo sta facendo, soffrendo per lei.

Noi vediamo la supremazia nel sacrificio di Cristo, non perché egli lo programmò e prese l’iniziativa piuttosto che rispondere all’iniziativa, ma anche per il fatto che morì per dare a noi un esempio. Gesù disse: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”.(Matteo 16:24). In altre parole, ho preso l'iniziativa di soffrire per amore, ora prendi la tua croce e seguimi. Questa è la causa per cui la supremazia non è un diritto e un privilegio, ma un peso e una responsabilità.

4) Infine, di fronte a questi tre motivi per cui l’autorità comporta la supremazia, il quarto argomento è che il concetto di sottomissione, se relazionato all’autorità, significa che l’autorità è la supremazia. Paolo dice nei versi 22-23, “Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore. Il marito, infatti, è capo della moglie. “Quando il concetto di sottomissione, è espresso mediante l’autorità del marito, è chiaro che l’autorità implichi il tipo di supremazia che la donna può onorare.

La definizione di sottomissione che noi proporremo dopo, sarà più efficace: “La sottomissione è la divina chiamata di una moglie ad onorare e ad affermare la supremazia del marito e aiutarlo a realizzarsi in base alle sue disposizioni”. L’argomento di oggi è semplice e riguarda il concetto di sottomissione che se relazionato all’autorità, significa che l’autorità è la supremazia. La moglie onori e affermi la supremazia del marito e lo aiuti a realizzarsi in base alla sue disposizioni.

Così, con queste quattro osservazioni- e ce ne sono altre nella Bibbia che guarderemo-concludo che l’autorità è l’appello rivolto ad un marito che deve assumersi la responsabilità primaria come Cristo che si pone al servizio come capo, protegge e nutre la sua casa.

La protezione

Ora, dove in questo testo vediamo l'idea di questa supremazia che si assume una responsabilità particolare per la protezione e per la fornitura delle provviste alimentari destinate alla famiglia? In primo luogo, si consideri la protezione. Nei versetti 25-27, Paolo mostra al marito come deve amare sua moglie, cioè il modo di esercitare il tipo di autorità come ha fatto Cristo: “25Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei,26per santificarla, avendola purificata col lavacro dell'acqua per mezzo della parola,27per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile”.

In altre parole, “ha dato se stesso per lei”, cogliamo il sacrificio salvifico di Gesù Cristo. Quando Cristo ha dato se stesso per noi, ha preso il nostro posto. Egli stesso ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno, affinché, morti per il peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le cui lividure siete stati sanati. (Pietro 2:24). “13Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto:Maledetto chi pende dal legno (Galati 3:13), Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi (Romani 5:8). A causa di tutto questo, ci siamo riconciliati a Dio e salvati dalla sua ira. Nei Romani 5:10: "Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.”

Se mai ci fosse stato un esempio di supremazia che prendesse l'iniziativa di proteggere la sua sposa, è proprio questo. Così, quando Paolo chiama il marito ad essere capo di sua moglie da amare come ha fatto Cristo con la Chiesa, quando Egli comanda, qualunque altra cosa egli significhi, significhi: bisognerà proteggerla a tutti i costi.

Le provviste alimentari

E che dire delle provviste alimentari? Sto sostenendo che l’autorità è l’appello divino rivolto ad un marito che deve assumersi la responsabilità primaria come ha fatto Cristo, al servizio come capo che protegge e provvede alle provviste per la casa. Ci sono prove in questo testo che attestano che la supremazia di un marito consiste nell’assumersi la responsabilità primaria nel provvedere alle provviste alimentari destinate alla moglie e ai figli ? Sì, se non altro, questo è ancora più chiaro. Considerate i versi 28-29: “28 Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. 29Nessuno mai, infatti, ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa”.

Le parole "nutrire e prendersi cura" sono significative. La parola “nutrire” (ektrephei) è più spesso utilizzata nella Bibbia e significa allevare e occuparsi dei propri figli, fornendoli ciò di cui hanno bisogno, ma la parte di significato che si attribuisce qui, non è che il marito è un genitore, ma un “provveditore di cura”. E' usato più nel senso della Genesi 45:11, dove Giuseppe dice ai suoi fratelli : E io ti sostenterò quivi, perciocchè vi saranno ancora cinque anni di fame; acciocchè talora tu non sofferi necessità, tu, e la tua famiglia, e tutto ciò ch’è tuo.” Quindi il punto è che almeno il marito è il capo come Cristo che prende l'iniziativa per soddisfare le esigenze di sua moglie e dei suoi figli. Egli provvede per loro

Analogamente, l'altra parola nel verso 29, punta nella stessa direzione, ma ancora più delicatamente. Il marito "nutre e cura (thalpei) [il suo corpo, sua moglie], come Cristo fa con la Chiesa". Questa parola è usata da Paolo, in una altro tempo, per fare riferimento al suo tenero amore per la chiesa in Tessalonica. Paragona sé stesso ad una madre che si prende cura del suo bambino. In primo luogo, nei Tessalonicesi 2:7: “7invece, siamo stati mansueti in mezzo a voi, come una nutrice che cura teneramente i propri figliuoli”. Il punto non era affatto quello di sminuire la chiesa, lì l’obbiettivo era quello di enfatizzare la sua tenera cura e il fatto che avrebbe fatto qualsiasi cosa potrebbe fare una madre per il suo bambino.

Così, concludo che c’è una buona ragione proprio negli Efesini 5-per non parlare dei versi 1-3 della Genesi e altrove- per sollevare un appello divino al marito, come responsabile principale simile a Cristo, al servizio come capo, che protegge e nutre la propria famiglia.

La vita si sofferma sulla protezione e l’approvvigionamento

Ora, si osservi qualcosa a proposito della protezione e dell’approvvigionamento. Si distinguono il motivo per cui essi sono così fondamentali. Senza la protezione e l’approvvigionamento, la vita stessa risulterebbe minacciata. Così, il motivo per chi emergono così in fretta questi due elementi è che, se qui un marito non riuscisse ad affermare la sua supremazia,non ci potrebbe essere nessun altro luogo per farlo. La vita della famiglia si sofferma sulla protezione e sull’approvvigionamento. La vita stessa deve essere protetta e nutrita, altrimenti cesserebbe di esistere.

Ma, c’è un’altra ragione per cui questi due motivi emergono. La protezione e l’approvvigionamento hanno entrambi un significato sia fisico che spirituale. E i bisogni alimentari devono essere forniti, e non vi è cibo spirituale che non debba essere fornito. Il marito deve proteggere la famiglia dalle aggressioni fisiche e da quelle spirituali. Quindi, se io penso questo, tutto ciò che un marito è chiamato a fare con la sua supremazia, si riassume nei quattro modi seguenti: 1) l’approvvigionamento (come cibo e riparo), 2) la disposizione spirituale (come la parola di Dio e la guida spirituale, l'istruzione, e l'incoraggiamento), 3) la protezione fisica (da intrusioni o calamità naturali o malattie), e 4) la protezione spirituale (come la preghiera e gli avvertimenti e il mantenere alcune influenze fuori di casa). L’approvvigionamento: fisico e spirituale. La protezione: fisico e spirituale.

L’incoraggiamento ai Mariti

Prima di dare alcuni esempi, suggeritemi una parola che sta per incoraggiamento e cautela. L'incoraggiamento è per gli uomini. Se questo suona nuovo e travolgente, dovrai sentirti incoraggiato dal fatto che Cristo non ti chiamerà a fare quello che non ti permette di fare. Mio padre amava considerare noi come una famiglia, nei Filippesi 4:13 “Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica”. I mariti sono chiamati a fare alcune cose molto difficili. Comandare non è facile. Questo è parte di ciò che significa essere un cristiano: Prendi la tua croce e seguimi. Ma da ogni obbligo deriva una promessa. “Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto e ti sostengo con la destra vittoriosa.” (Isaia 41:10). Quindi, essere incoraggiato. Assumere la supremazia è difficile. Ma tu sei un uomo. Sei un uomo. Se tuo padre non ti ha insegnato a comandare come il Padre Celeste vorrebbe.

La cautela per le mogli

La cautela è per le mogli. Non puoi pretendere che tuo marito assuma la supremazia. E questo per diversi motivi: 1) Esigere è in contraddizione con la supremazia di tuo marito. E’ lontano dal suo modo di essere. Se tu diventerai esigente, lui non sarà più il capo. 2) essere esigente diventerà controproducente, perché egli non avrà più alcun impulso a diventare più forte, la vostra esigenza porterà questo impulso al di fuori del suo cuore, perché non si sentirà più come capo, ma si sentirà come un’ acquiescenza. 3) deve venire da dentro di lui, lavorando mediante la parola di Dio e dello Spirito di Dio. Così, invece di esigere, 1) bisognerebbe pregare ardentemente per lui, perché Dio possa risvegliare la sua vera virilità 2) per il momento, chiedete che venga fatto questo ad uno di voi due, quando non sarete né stanchi né arrabbiati, potrete parlare dei desideri del vostro cuore. Quando esprimerete i vostri desideri, non lo fate risuonare come un “ultimatum”, e come un senso di speranza fondata in Dio, non nell'uomo, ma esprimete apprezzamento e onore per qualsiasi modo usato per comandare.

Esempi e spiegazioni

Questi sono l'incoraggiamento e la cautela. Ora alcuni esempi e spiegazioni. Questi devono essere brevi e provocatori, piuttosto che completi e un tentativo di rispondere a tutte le vostre domande. Considerate ciò che è la supremazia in ciascuna dei quattro motivi menzionati in precedenza.

1. L’autorità deve provvedere alle necessità spirituali

Per provvedere alle necessità spirituali della famiglia, è necessario conoscere il cibo spirituale. Ciò significa che un uomo deve comandare duramente dopo Dio. Tu puoi comandare spiritualmente se stai crescendo mediante la conoscenza di Dio e il tuo amore per Dio. Se stai alimentando l’anima con la parola di Dio, sarai attratto ad alimentare l’anima di tua moglie e dei tuoi figli.

Invita tua moglie ei tuoi figli a fare ogni giorno, delle devozioni familiari che possono essere chiamate come vuoi: le preghiere della famiglia, il culto della famiglia, la famiglia al tempo della Bibbia. Assumiti la responsabilità di riunirli. Se non sai cosa fare, chiedi ad alcuni fratelli, quello che fanno. Oppure chiedi a tua moglie quello che vorrebbe fare. Non c'è bisogno di essere da soli in questo caso. Ricorda, l’autorità si assume la responsabilità primaria, non una responsabilità esclusiva. La moglie, noi preghiamo, è sempre sostenuta e aiutata. E ha regolarmente dei doni che il marito non ha. Ciò che le donne acquisiscono giustamente nel tempo da un uomo, è un'iniziativa spirituale e morale, non il dominio spirituale e morale.

E ricordate, non vi è alcuna connessione necessaria tra l'essere un leader effettivo e essere più intellettuale o più competente di tua moglie. La supremazia non si acquisisce, è superiore. Chi l’acquisisce, dovrebbe prendere iniziative. Fate in modo che le famiglia preghi e legga la Bibbia e vada in chiesa e discuta di questioni spirituali e morali, e impari a usare i mezzi di grazia e cresca nella conoscenza, e segua il tuo esempio in tutte queste cose.

2. L’autorità deve provvedere alle provviste alimentari

Il marito ha la responsabilità primaria di mettere il pane in tavola. Ancora una volta la parola “primaria” è importante. Sia i mariti che le mogli lavorano sempre. Ma, i normali ambiti di lavoro sono dell'uomo: capofamiglia, la moglie: addetta ai servizi domestici, sarta, nutrice. E ciò non significherà mai che non ci sono momenti in cui una donna non può lavorare fuori casa o che il marito non può condividere gli oneri domestici. Ma, significherà che un uomo compromette la propria anima e invia il messaggio sbagliato alla moglie e ai figli quando non si posiziona come colui che dà la sua vita per mettere il pane in tavola. Egli può essere incapace e inabile a fare ciò che il suo cuore desidera di fare. Egli può essere temporaneamente a scuola, mentre lei sostiene la famiglia. Ma in ogni caso il suo cuore, e se possibile il suo corpo, si sta muovendo verso l'uso della sua mente e delle sue mani per provvedere fisicamente alla moglie e ai figli.

3. L’autorità nella Protezione Spirituale

I pericoli spirituali che affliggono la famiglia oggi, sono innumerevoli e indefinibili. Abbiamo bisogno di valorosi guerrieri, come mai prima d'ora. Non con lance e scudi, ma con discernimento biblico e coraggio. In primo luogo, mariti, pregate per la vostra famiglia ogni giorno, “non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.” Lotta per loro nella preghiera contro il diavolo e contro il mondo e la carne. Ripetete le preghiere della Bibbia per loro. Non stancatevi. Dio ascolta e risponde alle preghiere per le nostre mogli e per i nostri figli.

Devi stabilire dei principi per tua moglie e i tuoi figli. Lavorare come tua moglie per loro. Ricordatevi qui che la responsabilità dell’autorità è primaria, non una responsabilità esclusiva. Le mogli desiderano aiutarvi, ma ciò che le frustra è che non possono prendere nessuna iniziativa e cercano di determinare e di far rispettare solo i principi. Prendere l'iniziativa pensando a ciò che sarà consentito guardare in TV. Quali film tu e i bambini andrete a vedere. Che musica ascolteranno. E quanto basse saranno le scollature di tua figlia . Sono tentato di predicare un intero messaggio sul rapporto tra padri e il modo di vestire delle figlie. Sì, la mamma gioca un ruolo chiave nell’aiutare una giovane donna ad imparare cosa vuol dire essere modesti e belli. Ma, il ruolo di papà per entrambi, è indispensabile sia per celebrare il loro aspetto e dirli che il loro modo di vestire non ha lo stesso significato che loro credono che abbia. Papà sà cosa esattamente voglio dire. Quello di cui ho bisogno qui, è il coraggio. Non abbiate paura in questo caso. Questa è tua figlia che deve ascoltare quello che state dicendo a proposito del modo di vestire delle persone.

Un altro esempio di supremazia nella protezione spirituale: Paolo dice negli Efesini 4:26-27: “Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sul vostro cruccio;e non date luogo al diavolo.” In altre parole, una porta spalancata al diavolo in casa è una rabbia irrisolta nel momento in cui tramonta il sole. Nei bambini e nel matrimonio. La parola supremazia significa prendere l'iniziativa nella riconciliazione.

Ciò non significa che le mogli non dovrebbero mai dire di essere dispiaciute. Ma, nel rapporto tra Cristo e la sua Chiesa, prende l’iniziativa per migliorare le cose ? Chi ha lasciato la comodità e la sicurezza del trono della giustizia per mettere la misericordia al servizio del Calvario? Chi è tornato a Pietro prima, dopo tre rifiuti? Chi è tornato di nuovo a voi, perdonandovi e offrendovi di nuovo amicizia? Quindi mariti, la vostra autorità suprema vuol dire: Vai avanti. Assumiti la responsabilità. Non importa se è colpa sua. Ciò non fermò Cristo. Chi romperà per prima il gelido silenzio? Chi soffocherà le parole, “Mi dispiace, io vorrei che sia meglio”? Oppure: “Possiamo discuterne? Mi piacerebbe che le cose vadano meglio. “Lei potrebbe battermi sul tempo. Va bene. Ma guai a voi se si pensa che, dal momento che è colpa sua, lei è obbligata a dire la prima parola riconciliatrice. Comandare non è facile. E il più difficile lavoro, il più umiliante del mondo. Proteggi la tua famiglia. Impegnati, e l’impegno dipende da ciò che avete dentro di voi, fate la pace prima che tramonti il sole.

4. L’autorità nella protezione fisica

Ho bisogno di un’illustrazione per dimostrare ciò che desidero.Se si ode un rumore che deriva dal piano di sotto durante la notte e potrebbe essere un ladro, non si dice a lei: questo è un matrimonio egualitario, quindi è il tuo turno per andare a controllare. Sono andato l'ultima volta. “E questo vale anche se tua moglie è cintura nera di karate. Dopo averlo cercato, il ladro potrebbe finire con un bel calcio sul plesso solare. Ma, è meglio sia a terra privo di sensi , o che tu non sia un uomo. Questo è scritto sulla tua anima, fratello, da Dio Onnipotente. Grande o piccolo, forte o debole, di notte e di giorno, devi andare per prima tu ad affrontare il nemico. Guai al marito-e guai alla nazione che mandano le loro donne a combattere le loro battaglie.”

Per la gloria di Dio e per il nostro bene

Quando Adamo ed Eva peccarono in giardino, Dio venne a chiedere sul loro conto, non importa che Eva avesse peccato prima. Dio disse: “Adamo, dove sei?” (Genesi 3:9). Questa è la parola di Dio per la famiglia di oggi: Adamo, marito, padre, dove sei? Se qualcosa non funziona correttamente a casa tua e Gesù viene a bussare alla porta, egli può avere un problema con la moglie se la prima cosa che ha intenzione di dire quando apri la porta è, “Lei, è l'uomo di casa?”

Quando un uomo si assume con gioia la responsabilità primaria data da Dio e simile a quella di Cristo, come capo al servizio che si occupa di nutrire e proteggere la sua famiglia, del benessere spirituale della famiglia, della disciplina e dell'educazione dei figli, della gestione del denaro , dello svolgimento di un lavoro stabile, della guarigione della discordia, non ho mai incontrato una moglie dispiaciuta di aver sposato un marito del genere. Perché, quando Dio programma una cosa (come il matrimonio), lo programma per la sua gloria e per il nostro bene.