Combattere lo Scetticismo Della Cupidigia

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English: Battling the Unbelief of Covetousness

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Di John Piper su Santificazione e Crescita
Una parte della serie Battling Unbelief

Traduzione di Maria Giovanna Polito

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1 Timoteo 6:6-12

Lo scopo di questa mia serie di messaggi è di fissare nelle nostre menti questa verità: il modo per combattere il peccato nella nostra vita è combattere lo scetticismo e il modo per perseguire la giustizia, la santità e l’amore è combattere la battaglia della fede.

Tre ragioni che motivano lo scopo di questa serie

Questo obiettivo è motivato da almeno tre ragioni

1. La necessità della perseveranza per la salvezza

In primo luogo, (secondo Ebrei 12:14) esiste una santificazione senza la quale non vedremo il Signore. Alcuni Cristiani dichiarati vivono una vita talmente disubbidiente che sentiranno Gesù dire (secondo Matteo 7:23): “Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità”. Alcune persone che frequentano la chiesa pensano che saranno salvate perché una volta hanno pregato per ricevere Gesù, senza rendersi conto che la prova dell’autenticità di quella preghiera è la perseveranza. Come disse Gesù in Matteo 24:13: “Chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato”. Paolo, a coloro che si dicono credenti, dichiara: “Se vivete secondo la carne, voi morrete” (Romani 8:13). Non vorrei mai che trascorreste 10, 20 o 30 anni a Betlemme e alla fine viveste l’eternità all’inferno perché non avete mai imparato a combattere la battaglia della fede e a perseverare nella santità. Questa è la prima ragione per cui vi consegno questa serie.

2. Il modo sbagliato di perseguire la santità

La seconda ragione è che esiste un modo di perseguire la santità che ha un effetto contrario a quello desiderato e conduce alla morte. Che tragedia se riuscissi a persuadervi, alla luce delle Scritture, che esiste una santificazione senza la quale non vedremo il Signore, col solo risultato che voi cominciaste a combattere per essa in un modo che è denunciato nelle Scritture e destinato al fallimento! Romani 9:31 dichiara: “Israele, che cercava la legge della giustizia, non ha conseguito la legge della giustizia. Perché? Perché l’ha cercata non per fede, ma per opere”. E non deve essere così!! Praticamente, la giustizia quotidiana si raggiunge quando la legge viene perseguita per fede e non per opere. Le “opere” rappresentano la guerra della giustizia non sostenuta dalla fede nelle promesse soddisfacenti e liberatrici di Dio. Quindi, la seconda ragione che sta alla base di questa serie è che mi preoccupo affinché impariamo a combattere per la santità per fede e non per opere.

3. La gloria di Dio nella nostra perseveranza

La terza ragione alla base di questa serie è che vorrei che Dio fosse glorificato nella nostra ricerca di santità, giustizia e amore. Ma Dio è glorificato nella nostra ricerca solo se siamo sostenuti dalla fede nelle sue promesse. E quindi, se non impariamo come combattere la battaglia della fede, potremo raggiungere notevoli livelli religiosi e morali, ma non per la gloria di Dio. Il Signore è glorificato quando si confida in lui (Romani 4:20). Dio è glorificato quando il potere di vivere nella santità viene dalla gioia che proviamo nelle sue promesse. Poiché questa domenica si celebra la Riforma, è giusto lasciar parlare Martin Lutero su questa grande verità: La fede onora colui in cui confida con la più alta e rispettosa considerazione poiché lo considera veritiero e degno di fede. Non esiste nessun altro onore paragonabile al valore della veridicità e della giustizia con cui onoriamo colui in cui confidiamo… Quando l’anima confida fermamente nelle promesse di Dio, lo considera veritiero e giusto, oltre a qualsiasi altro attributo di Dio. La vera adorazione di Dio è questa: che gli attribuiamo verità, giustizia e qualsiasi altra cosa possa essere attribuita a colui in cui confidiamo (La libertà del cristiano, nella collezione Dillenberger, p. 52).

Quindi, il mio grande desiderio in questa serie è che impariamo a vivere per onorare Dio, il che significa da una parte vivere per la fede nelle promesse di Dio e dall’altra combattere lo scetticismo in tutti i modi in cui abita nei nostri cuori, inclusa la cupidigia.

Definizione della cupidigia

Oggi, ci concentriamo sulla lotta contro lo scetticismo della cupidigia.

Penso che il nostro testo in 1 Timoteo spieghi chiaramente cos’è la cupidigia e che la battaglia contro questo vizio è una battaglia contro lo scetticismo o una battaglia per la fede nelle promesse di Dio.

Qui il termine “cupidigia” non è utilizzato, ma la realtà è che questo testo è interamente dedicato ad essa. Quando il versetto 5b dice che qualcuno stima la pietà esser fonte di guadagno, Paolo risponde al versetto 6 che “la pietà con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno”. Questa è la chiave della definizione della cupidigia: si tratta di desiderare talmente qualcosa da perdere l’appagamento in Dio. “La pietà con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno”.

L’opposto della cupidigia è l’appagamento in Dio. Quando quest’ultimo aumenta, la cupidigia del guadagno diminuisce. Ecco perché Paolo dice, in Colossesi 3:5, che la cupidigia è idolatria. “Fate dunque morire le vostre membra che son sulla terra: fornicazione, impurità, lussuria, mala concupiscenza e cupidigia, la quale è idolatria”. È idolatria perché l’appagamento che il cuore dovrebbe ricevere da Dio comincia a trarlo da qualcos’altro.

Ecco perché la cupidigia è il fatto di desiderare talmente qualcosa da perdere l’appagamento in Dio. In altri termini, la cupidigia è perdere l’appagamento in Dio in modo da cominciarlo a cercare altrove.

Avete mai notato che i Dieci Comandamenti iniziano e finiscono quasi con lo stesso comandamento? “Non avrai altro dio all’infuori di me” (Esodo 20:3) e “Non concupire” (Esodo 20:17) sono quasi identici. Concupire è desiderare qualcosa di diverso da Dio in modo da palesare la perdita di appagamento e soddisfazione in lui. La cupidigia è lo stato di un cuore diviso tra due dei, ragione per cui Paolo la chiama idolatria.

“Fuggi dalla cupidigia – Combatti la battaglia della fede”

Ora, in 1 Timoteo 6:6-12, Paolo cerca di persuadere le persone ad evitare la cupidigia. Ma assicuriamoci di aver perfettamente capito il modo in cui Paolo intende questa battaglia contro la cupidigia. Egli dà le ragioni per cui bisogna evitare la cupidigia nei versetti 6-10 (su cui torneremo più tardi) e poi al versetto 11 dice a Timoteo di evitare o fuggire l’amore del danaro e il desiderio di essere ricchi, cioè la cupidigia.

E al versetto 11b dice, invece di arrenderti alla cupidigia, “procaccia giustizia, pietà, fede, amore, costanza, dolcezza”. Poi, in questa lista, distingue la “fede” per un’attenzione particolare e dice (al versetto 12), “Combatti il buon combattimento della fede”. In sostanza, Paolo dichiara: “Fuggi dalla cupidigia… Combatti in buon combattimento della fede”.

In altre parole, la battaglia contro la cupidigia non è nient’altro che la battaglia della fede. Questa dichiarazione è una delle prove più chiare del fatto che la fede è il solo mezzo con cui si può obbedire ai Dieci Comandamenti (uno dei quali è “Non concupire!”). Rappresenta anche la prova secondo la quale la cupidigia è uno stato di scetticismo.

Quando ci pensi, sappi semplicemente che la definizione della cupidigia implica lo scetticismo. Abbiamo detto che la cupidigia è desiderare talmente qualcosa da perdere l’appagamento in Dio o perdere l’appagamento in Dio in modo da cominciarlo a cercare altrove. Ma ora questo appagamento in Dio rinvia proprio alla fede.

Gesù ha dichiarato in Giovanni 6:35: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame, e chi crede in me non avrà mai sete”. In altre parole, credere in Gesù significa viverlo come l’appagamento della sete dell’anima e della fame del cuore. La fede è l’esperienza dell’appagamento in Gesù. La battaglia della fede consiste nel mantenere il cuore appagato in Cristo – credere davvero, e continuare a credere, che provvederà ad ogni esigenza e soddisferà ogni desiderio.

Dunque, la cupidigia è esattamente l’opposto della fede. È la perdita dell’appagamento in Cristo in modo che cominciamo a bramare altre cose per soddisfare i desideri del nostro cuore. Allora non si può sbagliare sul fatto che la battaglia contro la cupidigia è una battaglia contro lo scetticismo e una battaglia per la fede. Ogni volta che percepiamo una minima presenza della cupidigia nei nostri cuori, dobbiamo trattenerla e combatterla con tutte le nostre forze con le armi della fede.

La principale arma della fede è la Parola di Dio. Quindi, quando la cupidigia inizia a manifestarsi, dobbiamo cominciare a predicare a noi stessi la Parola di Dio. Dobbiamo ascoltare ciò che dice Dio. Dobbiamo ascoltare i suoi avvertimenti sulle conseguenze della cupidigia e la sua gravità. E dobbiamo ascoltare le sue promesse che possono dare un grande appagamento all’anima e vincere tutte le brame della cupidigia.

Avvertimenti contro la cupidigia

In primo luogo, alcuni avvertimenti.

1. La cupidigia non porta mai appagamento

Ecclesiaste 5:11: “Chi ama l’argento non è saziato con l’argento; e chi ama le ricchezze non ne trae profitto di sorta. Anche questo è vanità”.

Questa è la parola di Dio sul denaro: non sazia coloro che lo amano. Se crediamo in lui, distoglieremo lo sguardo dall’amore per il denaro. L’amore per il denaro è un vicolo cieco.

Ecco in che modo lo presenta Gesù in Luca 12:15: “Guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall’abbondanza de’ beni che uno possiede, ch’egli ha la sua vita”. Se la Parola del Signore ha bisogno di conferme, il mondo è pieno di poveri ricchi che dimostrano che una vita felice non dipende dai beni.

2. La cupidigia soffoca la vita spirituale

Raccontando la parabola del seme (Marco 4:10), Gesù disse che un seme cadde fra le spine e le spine crebbero e l’affogarono.

Poi, nella sua interpretazione della parabola, dichiarò che il seme è la Parola di Dio. Il seme caduto tra le spine è spiegato in questo modo: “le cure mondane e l’inganno delle ricchezze e le cupidigie delle altre cose, penetrati in loro, affogano la Parola, e così riesce infruttuosa”.

Si scatena una vera e propria battaglia quando viene predicata la Parola di Dio. Il desiderio di altre cose può essere talmente forte che gli inizi della vita spirituale possono essere del tutto soffocati. Si tratta di un avvertimento talmente terribile che tutti dovremmo stare in guardia ogni volta che ascoltiamo la Parola per riceverla con fede e non soffocarla a causa della cupidigia.

3. La cupidigia dà origine a molti altri peccati

1 Timoteo 6:10 dichiara: “L’amor del danaro è radice d’ogni sorta di mali”. E Giacomo 4:2 dichiara: “Voi bramate e non avete; voi uccidete ed invidiate e non potete ottenere; voi contendete e guerreggiate”.

La cupidigia è un terreno fertile per moltissimi altri peccati, da cui il pressante avvertimento a fuggire da essa e combatterla con tutte le nostre forze.

4. La cupidigia ti lascia senza soccorso quando ne hai più bisogno

La cupidigia ti priva d’aiuto al momento della morte. 1 Timoteo 6:7 dice: “Non abbiamo portato nulla nel mondo, perché non ne possiamo neanche portar via nulla”. Nel momento di maggior crisi della vita, quando hai bisogno di appagamento, speranza e sicurezza più del passato, tutto il tuo denaro e tutti i tuoi beni prendono il volo. Ti deludono. Ti sono amici solo nella felicità. Ed entri nell’eternità con nient’altro che la misura dell’appagamento che hai trovato in Dio.

Se morissi improvvisamente, proprio adesso, porteresti con te un carico di compiacimento in Dio o ti troveresti al suo cospetto con un vuoto spirituale dove un tempo risiedeva la cupidigia? La cupidigia ti lascia senza soccorso quando ne hai più bisogno.

5. Alla fine, la cupidigia distrugge l’anima

1 Timoteo 6:9 dichiara: “Quelli che vogliono arricchire cadono in tentazione, in laccio, e in molte insensate e funeste concupiscenze, che affondano gli uomini nella distruzione e nella perdizione”.

Alla fine, la cupidigia distrugge l’anima all’inferno. La ragione per cui sono sicuro che questa distruzione non sia un temporaneo fallimento finanziario ma la distruzione finale all’inferno viene dal fatto che Paolo dichiara al versetto 12 che bisogna resistere alla cupidigia tramite la battaglia della fede; e poi aggiunge: “Afferra la vita eterna alla quale sei stato chiamato e in vista della quale facesti quella bella confessione”. Quando si fugge dalla cupidigia e si combatte la battaglia della fede è in gioco la vita eterna (vedi 6:19).

Quindi, il versetto 9 non dice che la cupidigia può mandare a monte il tuo matrimonio o i tuoi affari (il che è sicuramente possibile!), ma dice che corrompere la tua eternità in perdizione e distruzione. O, come dichiara il versetto 10 alla fine, “alcuni che vi si sono dati [alla cupidigia], si sono sviati dalla fede e si son trafitti di molti dolori”.

Nella sua grande misericordia, Dio ha fatto un ulteriore sforzo, nella Bibbia, per avvertirci che l’idolatria della cupidigia è una situazione senza via d’uscita. È un vicolo cieco nel peggior senso della parola. È un inganno e una trappola. Quindi, vi raccomando di seguire la parola di 1 Timoteo 6:11: “Fuggite dalla cupidigia”. Quando la vedete arrivare (in uno spot pubblicitario, in un catalogo natalizio, in un oggetto comprato dal vicino), fuggitela come fareste davanti a un leone ruggente e affamato scappato dallo zoo.

Ma dove fuggire?

Corri all’arsenale della fede e indossa subito il mantello della preghiera previsto nel Salmo 119:36: “Inclina il mio cuore alle tue testimonianze e non alla cupidigia”. E poi prendi subito due sciabole, una corta e una lunga, modellate appositamente dallo Spirito Santo per ammazzare la cupidigia. E mantieni la tua posizione sulla soglia. Quando mostra il suo volto mortale, presentale la spada più corta:

1 Timoteo 6:6: “La pietà con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno”. UN GRANDE GUADAGNO! UN GRANDE GUADAGNO! Resta dove sei, Leone della Cupidigia. Ho un grande guadagno in Dio. Questa è la mia fede!

Poi, prima che abbia il tempo di attaccare, prendi la sciabola più lunga (Ebrei 13:5-6): “Non siate amanti del danaro, siate contenti delle cose che avete; poiché Egli stesso ha detto: Io non ti lascerò, e non ti abbandonerò. Talché possiamo dire con piena fiducia: Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che mi potrà far l’uomo?” E conficcala. Fa’ esattamente ciò che dice Paolo in Colossesi 3:5: “Fate dunque morire la cupidigia”.

Fratelli e sorelle, ogni forma di cupidigia è prova di scetticismo. Imparate con me, oh imparate con me, come usare la spada dello Spirito per combattere il buon combattimento della fede e impadronirsi della vita eterna!