Esultiamo nella speranza della gloria di Dio!
Da Libri e Sermoni Biblici.
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Versione delle 16:57, 14 mar 2012
Romani 5: 1-2
Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale ci troviamo; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio.
Non c’è dubbio che questa sia la volontà di Dio
Lo scopo di stamattina è farvi “esultare nella speranza della gloria di Dio” e lo perseguo con grandi aspettative perché so che la volontà di Dio per voi è in Cristo Gesù. L’obbiettivo di Dio in questi due versi è : “Esultiamo nella speranza della gloria di Dio” (verso 2b).
Ci sono molte cose nella vita di cui non siamo sicuri: vivere qui o lì? Cambiare lavoro o rimanere dove sono? Andare a scuola qui o lì? Essere una persona attiva nelle missioni o delegare? Frequentare questa persona oppure no? Mangiare questo o quello? Leggere questo o quello? Parlare a questa o quella persona? Guardare questo spettacolo oppure no? Ci sono molte scelte su cui ci poniamo domande: quali soddisferanno di più il Signore? Forse possiamo essere sicuri di alcune cose e una di queste è che per volontà di Dio “esultate nella speranza della gloria di Dio”.
Qualsiasi altra cosa fate, dite, sentite, qualsiasi altra cosa vi chiedete appena svegli o prima di dormire, non dovete avere la benché minima incertezza di ciò: Dio vuole che vi gloriate nella speranza della sua gloria. Ha senso dunque impiegare tutte le vostre energie in questa ricerca perché le altre cose non sono così chiare e importanti. “Esultare nella speranza della gloria di Dio” è sicuro e di primaria importanza.
Per fare questo bisogna che vediate la gloria e avere speranza per poi esultare nella speranza della gloria. C’è la gloria di Dio; c’è speranza per la gloria di Dio; c’è esultanza, vanto o gioia nella speranza della gloria di Dio.
Dove vedete la gloria? Principalmente nella storia evangelica della vita , morte e resurrezione di Cristo per noi peccatori. Quando si racconta la storia e si predica il Vangelo, quello che traspare è ciò che Paolo dice nei 2Corinzi 4:4 : “Per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio”. Il Vangelo è “il Vangelo della gloria di Cristo” e questo Cristo glorioso è “l’immagine di Dio”. Quindi la gloria di Cristo che noi vediamo nella storia evangelica della sua vita, morte e resurrezione è la gloria di Dio. Dio appare dalla storia della vita di suo figlio e dalla predica del più grande racconto nella storia. La sua gloria traspare dal Vangelo e quando la vediamo per ciò che è, essa ci appare come il più grande valore nell’universo.
Nulla è più desiderato della gloria di Dio. “Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev'essere manifestata a nostro riguardo” Romani 8:18. Nessuna pena sarebbe troppo grande da sopportare se ci portasse alla gloria di Dio. E non solo “ci sarà rivelata”, ma ci ritroveremo coinvolti in essa. “Nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio” Romani 8:21. Prenderemo parte alla gloria di Dio e saremo noi stessi glorificati.
La grandezza della gioia di questa esperienza va al di là dell’immaginazione. Questo è quanto afferma Paolo nei 1Corinzi 2:7-9, “Ma esponiamo la sapienza di Dio…che Dio aveva prima dei secoli predestinata a nostra gloria…Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano”. Quando Paolo si ritrovò in Paradiso per vederlo, gli fu proibito parlarne. Egli dice: “fu rapito in Paradiso, e udì parole ineffabili che non è lecito all'uomo di pronunciare” ( 2Corinzi 12:4). Nel mezzo delle sue pene egli disse che questa “momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria”. Secondo i Romani 9:23 l’obbiettivo finale di tutta la creazione, il giudizio e la salvezza è questo: “Far conoscere la ricchezza della sua gloria verso dei vasi di misericordia che aveva già prima preparati per la gloria”. Non solo gloria, ma “la ricchezza della sua gloria”. Siete stati creati per godere delle ricchezze della gloria di Dio.
Per Paolo, che forse più di qualsiasi altro ha provato la sua gloria, era così preziosa che disse: “Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo” (Filippesi 3:8). Cosa guadagniamo quando otteniamo Cristo? Semplicemente questo: “A questo egli vi ha chiamati per mezzo del nostro evangelo, affinché giungiate ad ottenere la gloria del Signor nostro Gesù Cristo” (2Tessalonicesi 2:14). E questa è la gloria di Dio (2Corinzi 4:4,6).
Amare la gloria di Dio
Quando si vede e si prova la gloria per ciò che è veramente , ce la si augura. Nulla può essere paragonato a essa e a confronto tutto risulta essere rovina e robaccia. Cosa significa esultare nella speranza? Tutti ne avete i segni e ne avete avuto un assaggio. Se si considera la fine della guerra del Vietnam, molti di noi ricordano alcune immagini che nessuno, neanche i più insensibili, potevano guardare senza versare lacrime. Erano passati tre, quattro, sei anni da quando alcuni prigionieri americani erano stati catturati; le mogli erano state fedeli e i bambini erano cresciuti; poi arriva la notizia: Suo marito è vivo, venga a San Diego in tale giorno e lo incontrerà. Quelle scene di riunioni sulla portaerei erano emozionanti e travolgenti. Pensate all’esperienza emotiva nel lasso di tempo tra la telefonata “È vivo” e l’incontro sulla nave. Niente è cambiato eccetto una cosa: la notizia. “È vivo, sta tornando a casa, lo rivedrà”. Quella notizia (quel Vangelo!) creò una speranza sicura. La speranza cambia tutto perché nulla rimane lo stesso se davvero speri per quello che ami veramente. Amate la gloria di Dio?
L’obbiettivo di questo testo è che tu possa “esultare nella speranza della gloria di Dio” o che Dio illumini gli occhi del vostro cuore “affinché sappiate a quale speranza Egli v'abbia chiamati, qual sia la ricchezza della gloria della sua eredità” (Efesini 1:18). Vi invito stamattina, qualsiasi cosa della quale siate incerti, qualsiasi cosa non riusciate a fare, a essere sicuri di questo e a farlo: “Esultate nella speranza della gloria di Dio!”.
Cinque passi per esultare nella speranza della gloria di Dio
Tutto il resto in questo testo è un mezzo per raggiungere tale scopo. Ci sono cinque passi che conducono al passo finale per esultare nella speranza della gloria di Dio. Abbiamo pensato a tre di essi per molte settimane e ce ne sono nuovi sui quali mi concentrerò. Lasciatemi menzionare cosa sono non nell’ordine di apparizione nel testo ma nell’ordine cronologico.
L’opera di salvezza di Gesù Cristo
Notate alla fine del verso 1: “…attraverso il nostro signore Gesù Cristo”. Il primo e più importante mezzo per raggiungere lo scopo della nostra esultanza nella speranza della gloria di Cristo è la venuta di Gesù Cristo al mondo; Egli ha vissuto in modo giusto, è morto al nostro posto per sopportare la condanna dei nostri peccati ed è resuscitato per vendicare il successo della sua opera. Dobbiamo a ciò tutte le cose buone che ci accadono. Senza l’opera di Cristo sarebbe tutto giustizia e ira ma non salvezza. Questo era il punto dei Romani 3:24-26.
Vediamo la verità e la bellezza di questa grande opera di redenzione e crediamo in Cristo Lo vediamo nell’espressione “per fede” nel verso 1: “Giustificati dunque per fede…”. La nostra connessione con la rettitudine di Cristo e la sua morte portatrice di peccato, è solamente per fede. Questo è stato il punto dei Romani 4.
Viviamo la giustificazione
Il Verso 1: “Giustificati dunque per fede…”. La giustificazione è l’assoluzione e l’imputazione della rettitudine di Dio in Cristo, non colpevole davanti alla giustizia di Dio, bensì retto. “Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui” (2Corinzi 5:21).
Questi sono i tre passi sui quali abbiamo trascorso molte settimane. Adesso ce ne sono altri due su cui ancora non ci siamo concentrati:
4) Grazie alla giustificazione, siamo ora in pace con Dio; e 5) attraverso questa pace con Dio siamo entrati nella sfera e nel potere della grazia che ci mantiene in piedi finché ereditiamo la gloria di Dio. Consideriamo questi punti uno alla volta per vedere come ci aiutano nell’esultare nella speranza della gloria di Dio
Grazie alla giustificazione, siamo ora in pace con Dio
Romani 5:1, “Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore”. Come possiamo interpretare questa pace con Dio? Penso che quello che Paolo ha in mente risalti di più nel verso 10: “Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la Sua vita”. Paolo crede che esiste dell’ostilità tra noi e Dio. Dio è in collera con noi per i nostri peccati (Romani 1:18) e siamo ostili a Dio in ribellione contro la sua autorità (Romani 8:7-8). Nei Romani 1:18 si afferma: “L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia”. La rabbia di Dio verso la nostra empietà è il nostro più grande problema. Se Dio è intenzionato a riversare la sua ira su di noi ci troviamo in una posizione terrificante.
Immaginate il potere di Dio dietro la sua collera! Quando si guarda il cielo in una notte chiara è possibile vedere la Via Lattea, il nome della nostra galassia. Dicono sia formata da duecento miliardi di stelle. Se ne può vedere una su quaranta milioni quando è bel tempo. Il disco stellare della Via Lattea ha un diametro di circa 100.000 anni luce e uno spessore di 2.000 anni luce. Il sole ci impiega circa 200.000 anni per fare un giro ed oltre alla nostra galassia ce ne sono altre, circa 50 milioni.
Ora, il Dio di cui parliamo nei Romani ha creato questo universo con un semplice ordine. Egli ha solamente proferito parola e tutte le galassie sono nate e le possiede per questo. Questo Dio è così grandioso che ogni tentativo di dipingere la sua grandezza viene meno. Ma questo è ciò che possiamo vedere e sentire: che se un così glorioso Dio è in collera con noi, e possiede un potere così indescrivibile per confermare la sua rabbia, allora ci troviamo nella più peggiore delle condizioni. Non c’è nulla di peggio che essere opposti all’ira del potere infinito.
Questa è la nostra situazione: Dio rivela la sua ira contro la nostra empietà adesso e la porterà al culmine nell’ultimo giorno del giudizio (Romani 2:4). La nostra unica speranza è che Dio fornisca una via alla riconciliazione. Il verso 10 dice: “Siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo”. Questo è successo perché Cristo ha portato i nostri peccati e realizzato la nostra integrità. Adesso per fede, siamo uniti a Cristo, quindi la sua rettitudine è imputata o attribuita a noi, e il risultato è la pace, Dio non è più in collera con noi, siamo riconciliati. Non c’è condanna e questo è il quarto passo del nostro cammino verso l’esultanza nella speranza della gloria di Dio.
Ora, la cosa migliore riguardo questa situazione ci conduce direttamente al quinto e ultimo passo verso l’esultanza nella speranza della gloria di Dio. Tutto il potere che una volta era al servizio dell’ira di Dio verso di noi, è adesso al servizio della sua grazia verso di noi.
Quindi Paolo dice nel verso 2: “Mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio”. Da notare la parola “anche” (la NIV, nuova versione internazionale la omette). Non solo siamo in pace con Dio attraverso il nostro Signore Gesù Cristo, ma anche attraverso di lui abbiamo qualcos’altro, qualcosa in più, ovvero il quinto passo. Attraverso questa pace con Dio siamo entrati nella sfera e nel potere della grazia che ci mantiene in piedi finché ereditiamo la gloria di Dio.
La pace è uno dei modi per descrivere la nostra nuova relazione con Dio. Siamo in uno stato di pace con Lui che ci porta a qualcosa di più grande, cioè, a una esperienza dell’onnipotenza di Dio che agisce non contro di noi ma a nostro favore. Siamo partecipi dell’onnipotente influenza della grazia sovrana.
Questo vale più della giustificazione e della pace. Questa è la potente sfera, influenza e dominio della trasformazione, responsabilità e protezione di grazia, l’infinito potere di Dio non è più contro di noi ma a nostro favore. Perché dico questo? Primo, perché questo è dove Paolo va con grazia in questo capitolo. Al verso 21: “Affinché, come il peccato regnò mediante la morte, così pure la grazia regni mediante la giustizia a vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore”. È da notare che la grazia regna: è un esercizio di potere e non solo una disposizione. La grazia è la sfera e il regno dell’infinito potere di Dio che lavora per noi e non contro di noi. Secondo, pochi versi più tardi, nei Romani 6:14 Paolo la mette così: “Infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia”. La grazia è la sfera e il potere che ci domina in Cristo e che lavora per liberarci dal dominio del peccato e ci conduce alla vita eterna. Siamo in piedi in questa grazia e la sosteniamo. I Romani 14:4,5 dicono di ogni cristiano: “Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sarà tenuto in piedi, perché il Signore è potente da farlo stare in piedi”. Questo è il dominio sovrano di grazia.
Addirittura più rilevante di questi due versi sulla grazia, è ciò che abbiamo visto in qualche verso prima nei Romani 4:16: “Perciò [la giustificazione e la nostra eredità del mondo] è per fede, affinché sia per grazia; in modo che la promessa sia sicura…”. Si ricordi la connessione tra la fede, la grazia e la certezza. È la grazia sovrana di Dio che rende la nostra eredità futura una promessa certa o garantita. Perché? La risposta si trova nel verso 17b: è la grazia di “Dio che fa rivivere i morti, e chiama all'esistenza le cose che non sono”. La grazia di Dio ha mantenuto la promessa perché Abramo è stato giustificato e ha avuto la pace di Dio e quindi il potere onnipotente che resuscita i morti e che crea dal nulla ha funzionato per lui e non contro di lui.
Secondo i Romani 5:2 siamo entrati dove le persone giustificate vivono. Viviamo nella sfera, nel regno e nel potere della grazia sovrana onnipotente. È qui che ci troviamo perché “esultiamo nella speranza della gloria di Dio”. Il pensiero è lo stesso della connessione fede, grazia e certezza nei Romani 4:16: “La giustificazione è per fede, affinché sia per grazia; in modo che la promessa sia sicura”.
Le notizie più urgenti per le nazioni del mondo e voi
La sequenza va in questo modo (mettendo i sette passi tutti insieme):
Cristo è morto per i nostri peccati e ha mantenuto una rettitudine perfetta;
Abbiamo visto e abbiamo creduto;
Siamo stati giustificati da questa fede; la rettitudine di Cristo ci è stata imputata;
L’ostilità tra Dio e noi è stata portata via e c’è stata pace;
Siamo entrati attraverso quella pace nella sfera e nel regno di grazia dove l’infinito potere di Dio non funziona più contro di noi ma a nostro favore in modo che la promessa sia garantita; la grazia regnerà a vita eterna (Romani 5:21), i giustificati saranno glorificati (Romani 8:30) e quindi
“Esulteremo nella speranza della gloria eterna”
Questa è una gran salvezza e un preludio alla Mission Fest che avrà inizio domenica prossima. Queste sono le notizie più urgenti per tutte le nazioni del mondo perché senza di esse sono sotto l’ira di Dio, così come lo eravate voi stamattina se non credete in Cristo. Quindi per il vostro bene e quello delle nazioni, credete in Cristo e ricevete la pace con Dio, entrate nell’influenza della grazia onnipotente ed esultate nella speranza della gloria di Dio.