Matrimonio, celibato e la virtù cristiana dell’ospitalità
Da Libri e Sermoni Biblici.
Di John Piper
su Amare gli Altri
Una parte della serie Marriage, Christ, and Covenant: One Flesh for the Glory of God
Traduzione di Ihiri Haswani
Potete aiutarci a migliorare questa traduzione da rivedere per la precisione. Per saperne di più (English).
- 1 Pietro 4:7-11 Or la fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere, avendo prima di tutto un intenso amore gli uni per gli altri, perché “l’amore coprirà una moltitudine di peccati”. Siate ospitali gli uni verso gli altri senza mormorare. Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; chi fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen.
Ciò che guida questo messaggio è il desiderio che Cristo venga esaltato attraverso il modo in cui le persone, sposate e single, specialmente a Betlemme, mostrano ospitalità l’una con l'altra. In altre parole, se è vero, come ho cercato di mostrare nel messaggio sul celibato, che la famiglia di Dio posta in essere dalla nuova nascita e dalla fede in Cristo è più centrale e più duratura delle famiglie che nascono con il matrimonio, la procreazione e l'adozione, la chiesa, quella famiglia spirituale ed eterna che si riferisce ad ognuno, sposato o single, è una fondamentale testimonianza al mondo che le nostre vite sono orientate alla supremazia di Cristo e che le nostre relazioni sono definite non solo dalla natura ma da Cristo. Desidero vedere Cristo esaltato attraverso persone sposate che includono single nelle loro vite e single che includono persone sposate nelle loro, nel nome di Cristo e del Vangelo.
“Nel nome di un discepolo”
Gesù ha detto: “E chiunque darà da bere anche un solo bicchiere d'acqua fredda a uno di questi piccoli nel nome di un discepolo, in verità vi dico, che egli non perderà affatto il suo premio” (Matteo 10:42). Naturalmente, Gesù ha anche detto che dobbiamo amare il nostro nemico (Matteo 5:44), e Paolo ha detto di dare un bicchiere d’acqua al nostro nemico (Romani 12:20). Quel tipo di amore riceverà la sua ricompensa. Ma qui Gesù dice di mostrare una semplice gentilezza verso le persone proprio perché sono seguaci di Gesù. E anche questo amore riceverà la sua ricompensa.
In altre parole, quando guardate negli occhi un single o una persona sposata e vedete il volto di un seguace di Gesù, un fratello o una sorella della vostra stessa famiglia eterna, quel rapporto con Gesù che vedete deve tirare fuori dal vostro cuore una gentilezza pratica, come l’ospitalità, per amore di Gesù. Gesù è il punto focale. Egli dice, fate questo, “nel nome di un discepolo”. Sarò onorato in modo speciale se date da bere al mio discepolo per questo motivo. Se lo accogliete in casa vostra, fatelo per amor mio. Questo è ciò che intendo quando dico che desidero vedere Cristo esaltato attraverso persone sposate che includono single nelle loro vite e single che a loro volta includono persone sposate nelle loro.
Il mondo materiale, per la gloria di Dio
Solo poche parole introduttive prima di passare al testo in 1 Pietro. Ho parlato a Deerfield, in Illinois giovedì scorso, su “Il trionfo del Vangelo sul nuovo cielo, sulla nuova terra”. Questo ha suscitato in me molte domande, che ho affrontato solo brevemente nel mio messaggio. Ad esempio: Perché Dio ci ha dato corpi e ha creato un universo materiale? E perché resuscita i nostri corpi dai morti, li rende nuovi e poi libera questa terra affinché sia una nuova terra, sulla quale possiamo vivere per sempre nei nostri nuovi corpi? Se Dio intendeva avere grande lode (“Poiché l'Eterno è grande e degno di somma lode” Salmi 96:4), perché non creare solo angeli senza corpo ma con grandi cuori che possano parlare solo con Dio e non gli uni con gli altri? Perché tutti questi corpi e perché le persone dovrebbero essere in grado di comunicare tra loro? E perché gli alberi, e la terra, e l’acqua, e il fuoco, e il vento, e i leoni, e gli agnelli, e i gigli, e gli uccelli, e il pane, e il vino?
Queste domande hanno molte risposte profonde e meravigliose. Ma la risposta che voglio menzionare è la seguente: Dio ha creato corpi e cose materiali perché quando essi vengono giustamente considerati e usati, la gloria di Dio viene conosciuta e mostrata in modo più completo. I cieli raccontano la gloria di Dio (Salmi 19:1). Osservate gli uccelli del cielo e i gigli della campagna e saprete di più della bontà e della cura di Dio (Matteo 6:26, 28). Vedete in ciò che ha fatto le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità. (Romani 1:20). Guardate il matrimonio e vedete Cristo e la Chiesa. (Efesini 5:23-25). Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga. (1 Corinzi 11:26). Sia che mangiate o beviate, o qualunque altra cosa facciate, fate tutto per la gloria di Dio (1 Corinzi 10:31). Il mondo materiale non è un fine in sé; è progettato per mostrare la gloria di Dio e risvegliare i nostri cuori affinché Lo possiamo conoscere e attribuirGli più valore.
Rendere santo il cibo e il sesso
La realtà fisica è una buona cosa. Dio l’ha creata come una rivelazione della sua gloria. Ed Egli vuole che la santifichiamo e Lo adoriamo attraverso di essa, vale a dire, che la vediamo in relazione a Dio e che la usiamo in un modo che tenga Dio in grande considerazione, e così facendo questo ci dia gioia. Tutti ciò ha diretta attinenza al matrimonio e al celibato. Ci protegge dall’idolizzare il sesso e il cibo come degli dei. Essi non sono degli dei, ma sono fatti da Dio per onorare Dio. Ci protegge inoltre dal temere il sesso e il cibo come un male. Essi non sono un male, ma sono strumenti di adorazione, dei modi per tenere Cristo in grande considerazione. Ecco il testo chiave: 1 Timoteo 4:1-5. Si tratta di uno dei passi più importanti della Bibbia per quanto riguarda il significato degli appetiti fisici o sessuali.
Lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede dedicandosi a spiriti ingannevoli e a insegnamenti di demoni, attraverso l’insincerità di bugiardi le cui coscienze sono bruciate, che vietano il matrimonio e richiedono l’astinenza da cibi che Dio ha creato per essere ricevuti con rendimento di grazie da coloro che credono e che conoscono la verità. Poiché tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da rigettare se lo si riceve con rendimento di grazie, perché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.
Sesso e cibo: due grandi idoli dell’Asia Minore del primo secolo e dell’America del XXI secolo. E la risposta di Dio a coloro che risolvono il problema dell'idolatria del sesso e del cibo con la semplice rinuncia o astinenza, è che questi insegnanti sono demoniaci: “Insegnamenti di demoni” (v. 1). Qual è la soluzione di Dio? Tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da rigettare se lo si riceve con rendimento di grazie e lo si santifica attraverso la parola di Dio e la preghiera. Si rende il cibo santo usandolo secondo la parola di Dio, in una preghiera che dipende da Cristo. Si rende il sesso santo usandolo secondo la parola di Dio, in una preghiera che dipende da Cristo.
Dare la massima importanza a Cristo, single o sposati
Quanto sopra è semplicemente un’introduzione per mettere in chiaro che in ciò che ho detto sulla bellezza del matrimonio come una parabola fisica dell'alleanza di amore tra Cristo e la chiesa e la bellezza del celibato come una parabola fisica della natura spirituale della famiglia di Dio che cresce per rigenerazione e fede, non procreazione e sesso, né il matrimonio né il celibato vengano idolizzati o temuti. Il matrimonio e il celibato possono essere idolatrici. I coniugi possono venerare l’un l’altra, o venerare il sesso, o venerare i loro figli, o venerare il potere d'acquisto del doppio stipendio senza avere figli. I single possono venerare l’autonomia e l’indipendenza. Possono vedere il matrimonio come un compromesso cristiano di seconda classe con desiderio sessuale. Le persone sposate possono vedere il celibato come un segno d’immaturità, o irresponsabilità, o incompetenza, o addirittura omosessualità.
Ma quello che sto cercando di chiarire è che ci sono modi di essere sposati che esaltano Cristo e modi di essere single che esaltano Cristo. Ci sono modi per utilizzare i nostri corpi e i nostri appetiti nel matrimonio e nel celibato che danno importanza a Cristo.
La famosa frase in 1 Corinzi 7:9
Penso di dover dire solo alcune brevi parole riguardo alla famosa frase in 1 Corinzi 7:9: “ma se non hanno autocontrollo, si sposino, perché è meglio sposarsi che ardere”. Ricordate, questo viene indirizzato in modo esplicito a uomini e donne (v. 8). E questo è ciò che voglio dire a questo proposito: quando una persona cerca di sposarsi, sapendo che come single “arderebbe di passione”, non significa che il matrimonio diventa un semplice canale per l’impulso sessuale. Paolo non intenderebbe mai questo considerando Efesini 5.
Quando invece una persona si sposa (userò solo l'uomo come esempio), prende il suo desiderio sessuale e ne fa la stessa cosa che noi tutti dobbiamo fare con tutti i nostri desideri fisici se vogliamo renderli dei mezzi di venerazione: 1) lo porta a conformità con la parola di Dio; 2) lo subordina a un modello superiore di amore e cura; 3) traspone la musica del piacere fisico nella musica della venerazione spirituale; 4) ascolta l’eco della bontà di Dio in ogni nervo; 5) mira a raddoppiare il suo piacere facendo della gioia di lei la sua gioia e 6) rende grazie a Dio dal profondo del cuore perché sa e sente di non aver mai meritato un singolo minuto di quel piacere.
Esaltazione di Cristo attraverso l’Ospitalità
Passiamo ora al testo di 1 Pietro 4:7-11 e ciò che guida questo messaggio, ossia il desiderio che Cristo venga esaltato nel modo in cui le persone sposate e single mostrano ospitalità l’una con l'altra. Analizzeremo rapidamente il testo con brevi commenti per poi trarre semplici e ovvie implicazioni, e preghiamo che Dio utilizzi queste scritture in modo potente per cambiarci, per la Sua gloria e per la nostra gioia.
La fine è vicina.
Verso 7a: “Or la fine di tutte le cose è vicina”. Pietro sa che con la venuta del Messia la fine dei secoli è arrivata (1 Corinzi 10:12; Ebrei 12:2). Il regno di Dio è arrivato (Luca 17:21). Quindi il compimento di tutte le cose potrebbe spazzare il mondo in un brevissimo tempo.
Pertanto, proprio come Gesù ci ha insegnato a essere vigili sulla nostra vita e a osservare, Pietro dice (1 Pietro 4:7): “siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere”, ossia: coltivate un rapporto molto personale con Colui che sperate di vedere faccia a faccia alla Sua venuta. Non mancate di familiarità con Cristo. Non volete incontrarlo come un estraneo. E cercate nella preghiera tutto l’aiuto di cui avete bisogno in questi ultimi giorni in modo che possiate rimanere in piedi nei giorni di grande stress (Luca 21:36). E non dipendete dalla vostra spontaneità affinché vi porti alla preghiera. “Siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere”.
L’amore è fondamentale
Il versetto 8 dice: “Avendo prima di tutto un intenso amore gli uni per gli altri, perché “l'amore coprirà una moltitudine di peccati””. L’amore è di estrema importanza e sarà necessario tanto più che la fine si avvicina. Perché? Perché le pressioni, le sollecitazioni e le tribolazioni degli ultimi giorni sottoporranno le relazioni a uno stress incredibile. Ma in questi giorni avremo bisogno gli uni degli altri e il mondo starà a guardare per vedere se siamo veri: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:35). Copriremo, tollereremo e sopporteremo i difetti e le debolezze degli altri, o sarà la rabbia a governare il nostro cuore?
Ospitalità senza mormorare
Il versetto 9 fornisce una forma di quell’amore, e dice che egli parla di farlo senza mormorare? “Siate ospitali gli uni verso gli altri senza mormorare”. Se dobbiamo amare ardentemente e l’amore copre una moltitudine di peccati, non riusciremo certo a lamentarci così facilmente, non è vero? L’amore copre molto di ciò che ci fa lamentare. Quindi l’ospitalità senza mormorare è la vocazione dei Cristiani negli ultimi giorni. Proprio in quei giorni in cui lo stress è altissimo, e vi sono peccati che hanno bisogno di essere coperti, e i motivi per lamentarsi abbondano, proprio in quei giorni, dice Pietro, ciò che dobbiamo fare è praticare l’ospitalità.
Le nostre case devono essere aperte. Perché i nostri cuori sono aperti. E i nostri cuori sono aperti perché il cuore di Dio è aperto a noi. Vi ricordate come l’apostolo Giovanni ha collegato l’amore di Dio con il nostro amore per gli altri in relazione all’ospitalità? In 1 Giovanni 3:16-17 ha scritto: “Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli [Gesù] ha dato la sua vita per noi anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli. Ora, se uno ha dei beni di questo mondo e vede il proprio fratello [single o sposato!] che è nel bisogno e gli chiude le sue viscere, come dimora in lui l'amore di Dio?”.
Amministratori della multiforme grazia di Dio
Questo è fino a dove riusciamo ad arrivare nel tempo che abbiamo a disposizione. A parte indicare semplicemente cosa succede quando ci ritroviamo insieme nelle nostre case. Versetto 10: “Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio”. “Amministratori della multiforme grazia di Dio!”. Questa frase mi piace molto. Ogni Cristiano è un amministratore (un custode, un manager, un direttore, un distributore, un servo) della multiforme grazia di Dio. Che motivo meraviglioso per essere vivi! Ogni Cristiano vive di grazia. “Ora Dio è potente di fare abbondare in voi ogni grazia affinché, avendo sempre il sufficiente in ogni cosa, voi abbondiate per ogni buona opera” (2 Corinzi 9:8). Se avete paura dell’ospitalità (che non abbiate molta forza o ricchezza personale), va bene. Significa che non intimidirete nessuno. Ma dipenderete sempre più dalla grazia di Dio. Cercherete ancora di più l'opera di Cristo e non la vostra opera. E che benedizione riceveranno le persone nella vostra semplice casa! Nel vostro piccolo appartamento.
“Perciò accoglietevi gli uni gli altri come anche Cristo ci ha accolti”
Quindi eccola qui: la virtù cristiana dell'ospitalità, una strategia d’amore che esalta Cristo negli ultimi giorni. Ecco ora alcune applicazioni pratiche di chiusura: La prima è rivolta a tutti. Se appartenete a Cristo, se avete ricevuto la sua ospitalità salvifica attraverso la fede, per la quale Lui ha pagato con il proprio sangue, estendete questa ospitalità agli altri. Romani 15:7: “Perciò accoglietevi gli uni gli altri come anche Cristo ci ha accolti per la gloria di Dio”. Si vive di grazia gratuita ogni giorno. Siate buoni amministratori di grazia nell’ospitalità.
La seconda applicazione è rivolta alle coppie sposate. Pianificate affinché la vostra ospitalità includa single, piccoli gruppi, cene domenicali, pic-nic e celebrazioni delle festività. E non fatene un grande problema. Basta che siate naturali. E non dimenticate che ci sono single di ottant’anni, sessant’anni, cinquant’anni, quarant’anni e vent’anni, uomini e donne, che sono stati sposati o che non lo sono mai stati, divorziati e vedovi. Pensate da Cristiani. Questa è la vostra famiglia, più profondamente e più eternamente rispetto ai vostri parenti.
La terza applicazione è rivolta ai single. Mostrate ospitalità ad altri single e a coppie sposate. Forse sembra strano. Ma deve esserlo? Non sarebbe un segno di insolita maturità e stabilità? Non sarebbe un segno della grazia di Dio nella vostra vita?
Prego affinché il Signore compia questo lavoro meraviglioso tra di noi, tra tutti noi. La fine di tutte le cose è vicina. Siamo dunque sobri per dedicarci alla preghiera. Amiamoci l'un l'altro. Cerchiamo di essere buoni amministratori della multiforme grazia di Dio e cerchiamo di mostrare ospitalità senza mormorare. Accoglietevi gli uni gli altri come anche Cristo ci ha accolti.