L’amore Vero

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English: True Love

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Di John MacArthur su Amare gli Altri
Una parte della serie Article

Traduzione di Marzia Bartolomeo

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“L’amore è tutto ciò di cui hai bisogno”. Così cantavano i Beatles. Se avessero cantato dell’amore di Dio, la dichiarazione avrebbe avuto un briciolo di verità in essa. Ma ciò che generalmente circola sotto il nome di amore nella cultura popolare non corrisponde affatto all’amore autentico; è una truffa capitale. Lontano dall’essere ”tutto ciò di cui si ha bisogno", è anzi qualcosa da evitare rigorosamente.

L’apostolo Paolo considera proprio tale punto negli Efesini 5:1-3. Egli scrive, “Siate dunque imitatori di Dio, come dei figli amati. E camminate nell’amore, come Cristo ci ha amato e ha donato se stesso per noi, offrendosi fragrante in sacrificio a Dio. Ma l’immoralità sessuale e tutta l’impurità della cupidigia non devono neanche essere nominate tra voi, così come si conviene tra i santi”.

Il semplice comando del versetto 2 (“camminate nell’amore, come Cristo ci ha amato”) riassume l’obbligo morale di tutto il Cristianesimo. Dopotutto l’amore di Dio è il principio fondamentale che definisce il dovere di tutto il Cristianesimo. Questo genere d’amore è veramente “tutto ciò di cui si ha bisogno”. Romani 13:8-10 cita, “Colui che ama un altro ha adempiuto la legge. I comandamenti... si riassumono in questo testop: ‘Ama il prossimo tuo come te stesso’ L'amore non fa alcun male al prossimo; quindi l'amore è il compimento della legge". Galati 5:14 ripete quella stessa verità: "L’intera legge è racchiusa in un testo: “Ama il prossimo tuo come te stesso” Gesù, allo stesso modo, ha insegnato che tutta la Legge e i Profeti dipendono da due semplici principi riguardanti l’amore - il primo e il secondo comandamento (Matteo. 22:38-40). In altre parole, “l’amore ... è il vincolo della perfezione” (Col. 3:14 NKJV).

Quando Paolo ci comanda di camminare nell'amore, il contesto rivela che in termini positivi, egli stia parlando di essere gentili, teneri e perdonarsi gli uni verso gli altri.(Efesini 4:32). Il modello per tale amore disinteressato è Cristo, che diede la vita per salvare il suo popolo dai loro peccati. “Non vi è amore più grande di questo, che qualcuno offra la propria vita per i suoi amici” (Giovanni 15:13). E “se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci l'un l'atro”(1 Giovanni 4:11).

In altre parole, l'amore autentico implica sempre sacrificio, dono di se, misericordioso, compassionevole, comprensivo, gentile, generoso e paziente. Queste e molte altre qualità positive e benevoli sono ciò che le Scritture associano con l'amore divino (vedi 1 Cor. 13:4–8)

Nota comunque anche il lato negativo, anche questo esposto nel contesto di Efesini 5. La persona che veramente ama il prossimo come Cristo ama noi deve rifiutare qualsiasi genere di amore falso. L’apostolo Paolo cita alcune di queste contraffazioni diaboliche. Esse comprendono immoralità, impurità e cupidigia. Il passo continua: “Fai in modo che non vi siano parlare sconcio o stolto, né scherzi volgari, che sono fuori luogo, ma piuttosto lascia che vi sia ringraziamento. Perché puoi esser sicuro che chiunque sia immorale o impuro sessualmente, o avaro (costui è un idolatra), non ha accesso al regno di Cristo e di Dio. Fai in modo che nessuno ti ingannai con parole vuote, poiché è a causa di queste cose che l'ira di Dio cade sui figli della disobbedienza. Pertanto non ti associare con loro” (vv. 4–7).

L'immoralità è probabilmente il sostituto preferito della nostra generazione all'amore. Paolo usa la parola Greca porneia, che include ogni genere di peccato sessuale. La cultura popolare cerca disperatamente di confondere la linea tra amore autentico e passione immorale. Ma tali immoralità sono tutte una totale perversione dell’amore autentico poiché ricerca auto gratificazione piuttosto che il bene degli altri.

L’impurità è un’altra diabolica perversione dell’amore. Qui Paolo impiega il termine Greco akatharsia, che si riferisce ad ogni genere di sconcezza e impurità. Ed in particolare Paolo ha in mente “sconcezza”, “parlare stolto” e “scherzare volgarmente”, che sono le caratteristiche peculiari di cattive compagnie. Questo tipo di cameratismo non ha nulla a che fare con l'amore autentico, e l’apostolo afferma chiaramente che non ha alcun posto nel cammino del Cristiano.

La cupidigia è un'altra forma di corruzione dell'amore che deriva da un desiderio narcisistico di auto gratificazione. E' l’esatto opposto dell’esempio che Cristo ci ha mostrato “nel dare la vita per noi” (v. 2). Nel versetto 5, Paolo mette in relazione la cupidigia con l'idolatria. Anche questa non trova alcuna collocazione nel cammino del Cristiano, e secondo il versetto 5, la persona che ne è colpevole “non ha accesso al regno di Cristo e di Dio”.

Paolo dice che tali peccati “non devono neanche essere nominati tra di voi, come si conviene tra i santi” (v.3). Egli ci dice “ non associatevi a coloro che praticano tali cose” (v. 7).

In altre parole, non dimostriamo amore autentico se non siamo intolleranti verso tutte le perversioni popolari dell'amore.

La maggior parte dei discorsi sull'amore nei giorni nostri ignora tale principio. “L’amore” è stato ridefinito quale ampia tolleranza che guarda al peccato e abbraccia buono e cattivo allo stesso modo. Questo non è amore; è apatia.

L'amore di Dio non è assolutamente così. Ricorda, che la suprema manifestazione dell'amore di Dio è la Croce, dove Cristo “ ci ha amato ed ha dato se stesso per noi, offrendosi fragrante in sacrificio a Dio” (v. 2). Così le Scritture spiegano l’amore di Dio in termini di sacrificio, espiazione del peccato, e riparazione: “ In questo consiste l'amore, non abbiamo amato noi Dio ma è lui che ci ha amato ed ha inviato suo figlio per riparare ai nostri peccati” (1 Giovanni 4:10). In altre parole Cristo sacrificò se stesso per allontanare l’ira di un Dio offeso. Lungi dal cancellare i nostri peccati con una benevole tolleranza, Dio ci ha donato suo figlio quale offerta per il peccato, per soddisfare la sua propria ira e giustizia nella salvezza dei peccatori.

Questo è il vero cuore del Vangelo. Dio manifesta il suo amore in modo da confermare la sua santità e giustizia senza compromessi. L'amore autentico “non gode del male, ma si compiace della verità (1 Cor. 13:6).Questo è il genere di amore in cui siamo chiamati a percorre il nostro cammino. E' un amore che inizialmente purifica e poi pacifica.