Combattere l’incredulità dell’ansia
Da Libri e Sermoni Biblici.
Di John Piper
su Paura e ansia
Una parte della serie Battling Unbelief
Traduzione di Giorgio Conte
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L’incredulità come radice ed essenza di ogni peccato
Lasciatemi fare un collegamento tra il testo di domenica scorsa e il tema odierno sull’incredulità dovuta all’ansia. In Ebrei 3:12 è scritto "Badate, fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo, che vi allontani dal Dio vivente". E il versetto 14 dice "Infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che manteniamo ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio".
In altre parole la prova che si è giunti a condividere in Cristo—che sei unito a Lui in una fede salvifica—è quella di conservare una fiducia ferma sino alla fine. La perseveranza nella fede è necessaria per la salvezza. Quando una persona è davvero convertita, il cuore cambia in modo che ora si possa vivere per fede (Galati 2:20).
La nuova nascita introduce una persona in una vita di combattimento. Questa battaglia è chiamata il “buon combattimento" in 2 Timoteo 4:7; 1 Timoteo 6:12. E in Ebrei 3:12 è chiamata la lotta contro l’incredulità. " Badate [questa è la vigilanza della battaglia], fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo [c’è il nemico coinvolto nella battaglia] che vi allontani dal Dio vivente [qui vi è l’ammonimento a non prendere il combattimento sottomano]".
In altri termini la battaglia fondamentale della nostra vita è quella di credere nel Dio vivente, e di non permettere al nostro cuore di divenire malvagio e incredulo. Perché se il non credere nel Dio vivente prende il sopravvento nella nostra vita, allora il risultato può essere un indurimento che ci rende indisposti al pentimento, separandoci così dalla grazia di Dio.
Questo non accadrà a chi è davvero in Cristo. Chi è davvero nato da Dio prende seriamente la battaglia, e attinge al potere da Dio per combatterla e vincerla con una fede perseverante. Questo è ciò che Dio promette. "Fedele è colui che vi chiama, ed egli farà anche questo". (1 Tessalonicesi 5:24).
L’incredulità come radice dell’ansia
Il testo di oggi ci illustra questo concetto con riferimento a una specifica condizione maligna del cuore, e precisamente l’ansia. Fermati per un momento e rifletti su quante diverse azioni e attitudini peccaminose derivano dall’ansia. L’ansia per l’aspetto economico può generare brama. Avidità, accaparramento e furto. L’ansia di non riuscire a portare a termine un compito può rendere irritabili, bruschi e scontrosi. L’ansia relativa alle relazioni può rendere estraniati, indifferenti e freddi verso gli altri. L’ansia sul come qualcuno può reagire nei nostri confronti può far sì che si nasconda la verità e si menta sulle circostanze. Per cui, se l’ansia può essere conquistata una moltitudine di peccati sarebbero sconfitti.
Ma qual è la radice dell’ansia? E come può essere stroncata? Per rispondere dobbiamo andare al testo di Matteo 6. Qui Gesù dice quattro volte di non essere ansiosi.
- Versetto 25: "Perciò vi dico, non siate in ansia per la vostra vita".
- Versetto 27: "E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un ora sola alla durata della sua vita?".
- Versetto 31: "Non siate dunque in ansia".
- Versetto 34: "Non siate dunque in ansia per il domani".
Il versetto che rende esplicita la radice dell’ansia è il 30: "Ora se Dio veste in questa maniera l’erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede?". In altre parole Gesù dice che la radice dell’ansia è la mancanza di fede nel nostro Padre Celeste. Se l’incredulità prende il sopravvento nei nostri cuori, uno dei risultati è l’ansia.
Così quando in Ebrei è scritto, " Badate, fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo", è incluso questo significato: " Badate fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore ANSIOSO e incredulo." L’ansia è una delle condizioni malvagie del cuore che proviene dall’incredulità. Troppa ansia, dice Gesù, proviene dall’avere poca fede.
Due tipi di risposte errate a questa verità
Ora riesco a pensare a due tipi di risposte sbagliate a tale verità. Lasciate che ve le mostri e aggiunga delle risposte bibliche, prima di procedere con la battaglia contro l’incredulità derivata dall’ansia.
"Questa non è una Buona Notizia"!
Una risposta sbagliata reciterebbe così: questa non è una Buona Notizia! Infatti è oltremodo scoraggiante apprendere che quella che credevo essere una semplice conflittualità con una disposizione ansiosa, è di fatto una lotta molto più profonda con il fatto di riuscire a credere a Dio o meno.
Ora, la mia risposta è sia di assenso che di dissenso. Supponiamo che tu abbia dolori allo stomaco e abbia usato medicinali e diete di ogni tipo senza risultato. Poi supponiamo che dopo una visita di routine il tuo medico ti abbia detto che hai un tumore all’intestino. Sarebbe una buona notizia? Con enfasi si risponde di no! E sono d’accordo.
Ma lasciate che vi chieda ancora la stessa domanda posta in un altro modo: Sei felice che il dottore abbia scoperto il tumore quando è ancora curabile, e che può essere davvero trattato con successo? Risponderesti sì, sono molto contento che il medico sia arrivato al punto del problema. E sono di nuovo d’accordo.
Così la notizia di avere un tumore non è buona perché avere un cancro è buono. E’ buona perché si sa che è qualcosa di realmente negativo e che può essere curato efficacemente.
Ecco com’è imparare che il vero problema dietro l’ansia è l’incredulità verso le promesse di Dio. Non è una buona notizia perché il cancro dell’incredulità è buono. E’ buona perché è buono sapere COSA E’ DAVVERO SBAGLIATO, specialmente perché l’incredulità può essere trattata in modo assolutamente efficace dal nostro grande medico.
In questo modo, voglio precisare che scoprire la connessione tra la nostra ansia e la nostra incredulità è di fatto una notizia davvero buona, perché è l’unica via per combattere la battaglia contro la vera causa del nostro peccato, e ottenere la vittoria che Dio ci dona attraverso la terapia della sua Parola e del suo Spirito.
2. "Come posso avere davvero la certezza?"
C’è un’altra possibile risposta alla verità che la nostra ansia è radicata nell’incredulità delle promesse di Dio, e cioè: quasi ogni giorno devo avere a che fare con sentimenti ansiogeni, quindi mi sento come se la mia fede in Dio fosse totalmente inadeguata. Mi chiedo perciò se posso avere una certezza concreta di essere davvero salvato.
Non aver fede – Avere attacchi sulla fede
La mia risposta a questa preoccupazione è questa: supponi di essere in una corsa automobilistica e il tuo avversario, che non vuole che tu finisca la gara, lanci del fango sul tuo parabrezza. Il fatto che si perda temporaneamente la visione dell’obiettivo e si inizi a sbandare non significa che tu debba abbandonare la gara. E certamente non significa che tu sia sulla pista sbagliata. Altrimenti l’avversario non ti disturberebbe affatto. Ciò che significa è che dovresti pulire il parabrezza e far funzionare il tergicristalli.
La Testimonianza della Scrittura
Il Salmo 56:3 dice "Nel giorno della paura io confido in te". Nota: non dice "Non avrò mai problemi con la paura". La paura colpisce, e la battaglia ha inizio. Così la Bibbia non sostiene che i veri credenti non avranno ansietà. Invece ci dice come combatterle quando attaccano.
Ad esempio, 1 Pietro 5:7 dice "Gettate su di Lui ogni vostra preoccupazione, perché Egli ha cura di voi". NON dice che non proverai mai ansietà da gettare su Dio. Dice invece che quando il fango schizza sul tuo parabrezza e perdi momentaneamente la visione della strada iniziando a sbandare in preda all’ansia, avvia il tergicristalli e fai zampillare acqua su di esso.
Per chi lotta quotidianamente contro l’ansia
A chi deve affrontare l’ansia ogni giorno dico: è più o meno normale. Il punto è come la affronti.
E la risposta a questo punto è: la affronti combattendo l’incredulità. E combatti l’incredulità meditando sulla Parola di Dio e domandando l’aiuto del Suo Spirito. Il tergicristalli è la promessa di Dio che ripulisce il fango dell’incredulità. E il fluido del tergicristalli è l’aiuto dello Spirito Santo.
Senza l’opera ammorbidente dello Spirito Santo, il tergicristalli della Parola striscia semplicemente ruvido sulla massa accecante dell’incredulità. Entrambi sono necessari—lo Spirito e la Parola. Leggiamo le promesse di Dio e preghiamo per l’aiuto del Suo Spirito. E mentre il parabrezza va pulendosi, possiamo intravedere la liberazione che Dio ha pianificato per noi (Geremia 29:11), la nostra fede aumenta e gli sbandamenti dell’ansia si attenuano.
Vincere l’ansia combattendo l’incredulità
In conclusione userò alcuni esempi di come combattere l’incredulità vince l’ansia.
Il modello di Gesù e Paolo
In Matteo 6:30 abbiamo un esempio di ansia relativa al cibarsi e vestirsi. Persino nel nostro paese col suo esteso sistema di stato sociale, l’ansia relativa alle condizioni economiche e sulla casa può essere molto intenso. Ma Gesù nel versetto 30 dice che questo è dovuto all’incredulità: "O gente di poca fede". E allo stesso modo questo paragrafo contiene almeno una mezza dozzina di promesse per combattere tale incredulità.
Ad esempio, alla fine del versetto 32 dice "Il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più". Questa è una promessa spettacolare. In ogni cosa che fai a casa o sul lavoro metti prima i propositi di Dio, e Lui provvederà a tutte le tue necessità della tua vita per la Sua gloria. Credi a quella promessa e l’ansia sulla situazione economica evaporerà al tepore della cura di Dio.
Paolo mise in pratica la promessa relativa all’ansia in Filippesi così: al versetto 4:6 dice proprio come Gesù, "Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche". E nel versetto 19 fa una promessa come Gesù, "Il mio Dio provvederà splendidamente a ogni vostro bisogno secondo le Sue ricchezze in Cristo Gesù".
Le ansietà che potremmo affrontare
Seguiamo il modello di Gesù e Paolo. Combattiamo l’incredulità dell’ansia con le promesse di Dio.
- Quando sono ansioso per qualche nuova iniziativa rischiosa o un meeting, combatto l’incredulità con la promessa: "Tu, non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia" (Isaia 41:10).
- Quando sono ansioso considerando il mio compito di cristiano sia inutile e vuoto, combatto l’incredulità con la promessa: "così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l'ho mandata" (Isaia 55:11).
- Quando sono ansioso pensando di essere troppo debole per adempiere al mio compito, combatto l’incredulità con la promessa di Cristo: " La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza" (2 Corinzi 12:9), e "Duri quanto i tuoi giorni la tua forza"! (Deuteronomio 33:25).
- Quando sono ansioso sulle decisioni da prendere per il futuro, combatto l’incredulità con la promessa: "Io ti istruirò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare; io ti consiglierò e avrò gli occhi su di te" (Salmo 32:8).
- Quando sono ansioso di dover affrontare degli oppositori, combatto l’incredulità con la promessa: "Se Dio è per noi chi sarà contro di noi"! (Romani 8:31).
- Quando sono ansioso temendo di star male, combatto l’incredulità con la promessa che "l'afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza, e l'esperienza speranza. Or la speranza non delude" (Romani 5:3–5).
- Quando sono ansioso di invecchiare, combatto l’incredulità con la promessa: "Fino alla vostra vecchiaia io sono, fino alla vostra canizie io vi porterò; io vi ho fatti, e io vi sosterrò; sì, vi porterò e vi salverò". (Isaia 46:4).
- Quando sono ansioso riguardo alla morte, combatto l’incredulità con la promessa che "Nessuno di noi infatti vive per sé stesso, e nessuno muore per sé stesso; perché, se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore. Sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore. Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi". (Romani 14:7-9).
- Quando sono ansioso di poter far naufragio in quanto alla fede e di perdere Dio, combatto l’incredulità con la promessa: "E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù" (Filippesi 1:6). "Fedele è colui che vi chiama, ed egli farà anche questo" (1 Tessalonicesi 5:24). "Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro" (Ebrei 7:25).
Ieri, quando Rob e Gail si sono sposati, hanno stampato le promesse di Dio sul matrimonio nei volantini nuziali. Grazie a questi combattono e combatteranno l’ansia delle incognite del matrimonio: "Il SIGNORE cammina egli stesso davanti a te; egli sarà con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non perderti di animo" (Deuteronomio 31:8).
Per cui, nella vostra battaglia, vi esorto a prendere il libro di Dio, a chiedere l’aiuto dello Spirito Santo, a porre le promesse nel vostro cuore, e a continuare a lottare. E ricordate la promessa di Proverbi 21:31, " Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia, ma la vittoria appartiene al SIGNORE".