Autorità e natura del dono della profezia
Da Libri e Sermoni Biblici.
Di John Piper
su Doni Spirituali
Una parte della serie Are Signs and Wonders for Today?
Traduzione di Susanna Castaldini
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Atti 2:14-21
Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così: "Uomini di Giudea e voi tutti che vi trovate a Gerusalemme, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: questi uomini non sono ubriachi come voi sospettate, essendo appena le nove del mattino. Accadde invece quello che predisse il profeta Gioèle: negli ultimi giorni, dice il Signore, io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni. E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno. Farò prodigi in alto nel cielo e segni in basso sulla terra, sangue, fuoco e nuvole di fumo. Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue, prima che giunga il giorno del Signore, giorno grande e splendido. Allora chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato."
Settimana scorsa ho cercato di dimostrare che 1 Corinzi 13:8-12 ci insegna che il dono della profezia scomparirà quando Gesù ritornerà come un'immagine speculare sfocata che cede il passo a un volto vivente. E ho sostenuto che, di conseguenza, il dono della profezia è ancora valido oggi nella chiesa. Ho promesso che oggi avremo parlato dei seguenti quesiti: che cosa è il dono della profezia e come si esercita?
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Finalità e adeguatezza della Scrittura
Permettetemi di iniziare affermando le finalità e l'adeguatezza della Scrittura, dei 66 libri della Bibbia. Nulla di quello che dirò sulle profezie di oggi vuol dire che hanno autorità sulla nostra vita come fa la Scrittura. Tutte le profezie che vengono fatte oggi non aggiungono nulla alla Scrittura. Vengono valutati dalla Scrittura. La Scrittura è chiusa e definitiva e quindi rappresenta una base, non una costruzione in corso.
Basta guardare come l'insegnamento degli apostoli fu l'autorità finale agli inizi del cristianesimo e come le altre profezie non abbiano questa autorità finale. Ad esempio, Paolo dice in 1 Corinzi 14:37-38: "Chi ritiene di essere un profeta o dotato di doni dello Spirito, deve riconoscere che quanto scrivo è comando del Signore; se qualcuno non lo riconosce, neppure lui è riconosciuto." L'implicazione è semplice: l'insegnamento dell'apostolo ha un'autorità finale. Le rivendicazioni della profezia nella chiesa, allora come oggi, non ha questo potere.
La stessa cosa viene detta in 2 Tessalonicesi 2:1-3. Paolo ci dice che anche se qualcuno sostiene di fornirvi informazioni circa la seconda venuta di un "spirito", non dovete crederci, se sono diverse dal mio insegnamento: "Ora a riguardo della venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro radunarci per incontrarlo, vi preghiamo, fratelli, di non essere rapidamente sconvolti o eccitati sia nello spirito sia nelle parole o lettere affermano di venire da noi, a dimostrazione del fatto che il giorno del Signore è venuto. Nessuno vi inganni in alcun modo perché quel giorno non ci sarà, salvo che la ribellione arrivi prima . . . In altre parole, le profezie devono essere valutate in base alla parola dell'apostolo.
Ora il punto è questo: oggi il Nuovo Testamento sta dove gli apostoli stavano al tempo. La loro autorità viene esercitata oggi attraverso i loro scritti e gli scritti dei loro stretti collaboratori come Luca e Marco e Giacomo (il fratello del Signore). Così, allo stesso modo Paolo fatto dell'insegnamento apostolico l'autorità finale in quei giorni, per questo siamo vediamo gli insegnamenti apostolici come l'autorità finale dei nostri giorni. Ciò significa che il Nuovo Testamento è la nostra autorità. E dato che il Nuovo Testamento sostiene che l'Antico Testamento è stato inspirato dalla parola di Dio, prendiamo tutta la Bibbia come la nostra regola e la base di misurazione di tutti gli insegnamenti e le profezie di quello in cui dobbiamo credere e come dobbiamo vivere.
Ciò che è accaduto il giorno di Pentecoste
Diamo ora uno sguardo agli Atti 2:16 per vedere che cosa possiamo imparare circa il dono della profezia del Nuovo Testamento. La situazione: è il giorno di Pentecoste, 50 giorni dopo la risurrezione di Gesù. Ci sono 120 cristiani tra uomini e donne che aspettano a Gerusalemme di essere "rivestiti di potenza dall'alto" (Luca 24:49). Secondo Atti 2:2, lo Spirito Santo arriva come il suono del vento. Nel versetto 4 Luca dice: "furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue." Versetto 11 è più specifico di quanto stavamo dicendo. Alcuni degli stranieri che udirono quello che dicevano: "li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio". Nota il contenuto delle loro parole molto attentamente. Questo è importante per capire la natura del dono della profezia.
Il compimento della profezia di Gioèle
Nel versetto 16 Pietro spiega cosa sta succedendo. Dice che questo è ciò che fu detto dal profeta Gioèle. Questo è l'inizio del compimento di Gioèle 2:28. Negli ultimi giorni, dice il Signore, io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni. E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno.
Gioèle ha detto che negli ultimi giorni in tutto il mondo ("tutte le carni") ci sarebbe stata una grande effusione dello Spirito, e il marchio dell'effusione si sarebbe rivelato come un'importante profezia per uomini e donne, vecchi e giovani, ricchi e poveri. Gioèle afferma che questo succederà negli "ultimi giorni". Quando succederà? Pietro sostiene che sta succedendo proprio in quel momento. "Questo è ciò che fu detto dal profeta Gioèle." Ma se gli ultimi giorni erano iniziati già a quel tempo, allora questo dove ci mette?
Gli ultimi giorni
Questo ci mette negli ultimi giorni. Poiché Gesù è venuto, stiamo già vivendo gli ultimi giorni. Ebrei 1:2 dice, "Molte volte e in diversi modi Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio. . . " Poiché il Figlio è venuto, viviamo in "questi ultimi giorni."
Dunque questo conferma ciò che abbiamo visto la scorsa settimana la profezia che dobbiamo aspettarci oggi. Uomini e donne, giovani e anziani, poveri e ricchi profetizzeranno negli ultimi giorni (i nostri giorni), e questo sarà un fenomeno di portata mondiale perché, come dice il versetto 17, Dio effonderà il suo Spirito su TUTTE LE CARNI e non solo sugli ebrei. Il sermone di Pietro termina con Atti 2:39, "Per voi infatti è la promessa (dello Spirito nel versetto 38) e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro". Questo comprende noi Gentili che siamo chiamati da Dio. Nessuno invece di coloro che si sono pentiti e che credono di profetizzere (1 Corinzi 12:29). Ma tutti coloro che si pentiranno e credono che riceveranno lo Spirito Santo (v. 38). E una manifestazione dello Spirito negli ultimi giorni diventerà un incredibilmente grande dono della profezia (17–18): "I vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni. E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno."
Autorità divina che viene indotta dallo Spirito e che non è intrinseca
Ora ponetevi la seguente domanda: Gioèle, Pietro e Luca potevano davvero credere che tutti gli uomini e le donne, vecchi e giovani, servi e serve, sarebbero diventati dei profeti proprio come Mosè, Isaia e Geremia, cioè persone che parlavano con un'ispirazione verbale e con la stessa autorità di Dio, e che potevano scrivere una Scrittura infallibile? Che tipo di profezia sono gli Atti 2:17? E che differenza c'è?
Credo che ci sia una differenza. Non credo che il dono della profezia di oggi abbia la stessa autorità dei profeti dell'Antico Testamento o l'autorità di Gesù e degli apostoli. O, per dirla in modo positivo, questa sorta di profezia è animata e sostenuta dallo Spirito, e tuttavia non ha un'autorità divina intrinseca.
Uno dei motivi per cui questo tipo di profezia è così difficile da capire oggi giorno è perché la maggior parte di noi non ha categorie di pensiero che abbiano un'affermazione che venga dallo Spirito e con un'autorità divina intrinseca. Questo suona come una contraddizione. Ci siamo imbattuti in un tipo di intervento che viene animato e sostenuto dallo Spirito Santo, ma è fallibile. Ma io tenterò di mostrare questa mattina e questa sera che questo è il dono della profezia che è nel Nuovo Testamento e di oggi. È un'espressione animata e sostenuta dallo Spirito che non ha un'autorità divina intrinseca e può essere interpretata male.
Ora, se il dono della profezia può sembrare insignificante e poco edificante, considerate l'analogia del dono dell'insegnamento.
L'analogia con il dono dell'insegnamento
Non pensate anche voi che quando il dono spirituale dell'insegnamento viene esercitato, l'insegnamento è animato e sostenuto dallo Spirito e ha origine dall'infallibile rivelazione divina, cioè, la Bibbia? Il dono dell'insegnamento è un atto di spiegazione della verità biblica per l'edificazione della chiesa sostenuto e animato dallo Spirito. E tutti noi diremo che è estremamente di valore nella vita della chiesa. Ma nessuno di noi dice che il discorso del maestro, quando esercita il dono dell'insegnamento, è infallibile? No. Potremmo dire che è un'autorità divina? Diciamo solo in un senso secondario. Non in sé, non intrinsecamente, ma nella sua fonte, la Bibbia.
Perché ciò che è il dono che lo Spirito ha animato e sostenuto e che trova le sue origini nell'infallibile rivelazione (la Bibbia) è tuttavia fallibile e con imperfezioni, e ha solo un'autorità derivata e secondaria? La risposta è questa: la percezione della verità biblica di un insegnante è fallibile, la sua analisi della verità biblica è fallibile e la sua spiegazione della verità biblica è fallibile. Non vi è alcuna garanzia che il legame tra un infallibile Bibbia e la chiesa diventerà un collegamento infallibile. Il dono dell'insegnamento non garantisce un insegnamento infallibile.
E ancora, anche se il dono dell'insegnamento è fallibile e, anche se manca di un'autorità divina intrinseca, sappiamo che è di immenso valore per la chiesa. Traiamo tutti dei vantaggi quando si hanno degli insegnanti di talento. Dio vi è presente. Lui li usa. Si tratta di un dono spirituale.
Ora confrontate questo con il dono della profezia. È animato e sostenuto dallo Spirito e si basa sulla rivelazione da Dio. Dio rivela qualcosa alla mente del profeta (in qualche modo oltre il comune percezione dei sensi), e poiché Dio non sbaglia mai, noi sappiamo che la sua rivelazione è vera. Non c'è stato alcun errore. Ma il dono di profezia non garantisce la trasmissione infallibile di questa rivelazione. Il profeta può percepire la rivelazione in modo imperfetto, può comprendere in modo imperfetto, e può transmetterla in modo imperfetto. Ecco perché Paolo dice che dobbiamo vedere come in uno specchio, in maniera confusa (1 Corinzi 13:12). Il dono della profezia risulta in una profezia fallibile proprio come il dono dell'insegnamento risulta in un insegnamento fallibile. Vorrei quindi chiedere: "Se l'insegnamento può essere ottimo per l'edificazione della chiesa, non può anche la profezia essere ottima per l'edificazione, come Paolo dice che è in 1 Corinzi 14:3, 12, 26 malgrado entrambi siano fallibili, unitamente all'imperfezione umana, e hanno bisogno di prove?"
La creazione di una nuova categoria del pensiero
Il punto di ciò che ho detto è questo: abbiamo bisogno di creare una categoria del nostro modo di pensare ad un tipo di orazione che è animata e sostenuta dallo Spirito, originata dalla rivelazione, e tuttavia che necessita ancora di prove. Abbiamo bisogno di un'altra categoria di profeti oltre a quella del falso profeta, da un lato, che aveva parlato con un'ispirazione verbale infallibile (gli autori e profeti biblici, Gesù e gli apostoli), e il falso profeta, d'altro canto, chi è condannato nel Deuteronomio 13:3; 18:20 (cfr. Geremia 23:16). L'insegnamento che troviamo nella Bibbia sulla profezia non viene proprio esaurito da queste due categorie. Abbiamo bisogno di una terza categoria per il "dono spirituale della profezia" animato e sostenuto dallo Spirito, originato dalla rivelazione, ma unitamente all'imperfezione e alla fallibilità umana e quindi ha bisogno di prove.
Dico prove perché in 1 Tessalonicesi 5:19-22 è davvero quello che succede. Non è il profeta che viene esaminato per vedere se è vero o falso. Sono le profezie che sono state esaminate per ciò che è bene e male. "Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie, ma esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono, astenetevi da ogni specie di male." Non si tratta di una situazione in cui è necessario o avere un vero e infallibile profeta oppure di un falso e presuntuoso profeta. È una situazione in cui alcune delle profezie vanno bene e alcune no.
Paolo dice che se lo disprezzano a causa di questa imperfezione, allora soffochiamo lo Spirito. Spero che con tutto il vostro cuore non volete fare questa cosa. Come lo faremo? C'è così tanto ancora da dire. Riprenderò il discorso stasera, darò ulteriori motivazioni e implicazioni pratiche. Possa il Signore stesso darci degli insegnati anche questo pomeriggio.