Anche il peccatore più incallito può essere salvato?
Da Libri e Sermoni Biblici.
Di John Piper
su Giustificazione
Una parte della serie Ask Pastor John
Traduzione di Susanna Giubileo
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Il testo seguente consiste in un estratto dell'originale audio.
Anche il peccatore più incallito può essere salvato?
Uno degli aspetti migliori della Scrittura consiste nella sua franchezza riguardo a chi si salva e chi può essere salvato.
L'apostolo Paolo, che scrisse 13 dei testi del Nuovo Testamento, prese la sua stessa vita come esempio per affermare: "Poiché io sono stato salvato, sapete che Dio sa essere paziente con il primo dei peccatori: perché io sono il primo dei peccatori."
Si soffermò sul fatto che egli stesso aveva perseguitato la Chiesa. Aveva sbattuto i cristiani in prigione. Confessò assassinii e minacce, e poi dichiarò, per la precisione nella Prima Lettera a Timoteo, che "per questo ho ottenuto misericordia, perché Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua magnanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna."
Dunque la mia risposta è sì. Assolutamente sì. Il peccatore più vile, corrotto e ostinato può scoprire ai piedi della Croce un sacrificio sufficiente a mondare tutti i peccati, che può assicurare una rettitudine sufficiente a compensare ogni umana corruzione. Cosicché, quando egli si troverà al cospetto di Dio, non si presenterà nella propria virtù, ma in quella di Cristo, e non si presenterà nei propri peccati, ma in quelli perdonati da Gesù Cristo.
Il peccatore dall'animo più nero può essere redento dalla pienezza di Cristo.