La gioia non è un optional

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English: Joy Is Not Optional

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Di David Mathis su Gioia

Traduzione di Sara Adinolfi

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Indice

Dio si preoccupa della tua felicità

La gioia è fondamentale nella vita di un Cristiano. Le scritture sono chiare a riguardo: il popolo di Dio è chiamato a esultare e è caratterizzato dall’esultanza.

Il nostro Padre Celeste non è indifferente alla nostra felicità. La gioia non fa da contorno su una portata di tutto rispetto nella vita cristiana. La gioia non è la glassa sulla torta ma un ingrediente fondamentale di un complesso impasto.

Non c’è soltanto la gioia, ma nelle sofferenze e perdite più dolorose riscopriamo quanto sono profondi i serbatoi della gioia cristiana. Soltanto nella difficoltà e nell’oscurità sentiamo l’essenza di tale gioia, che non è inconsistente ne frivola né vuota, ma è compatta e sostanziosa e piena.

La gioia è possible

La gioia non è un optional, è una frase che risuona alle orecchie con promessa e speranza. Se la gioia è fondamentale allora la gioia è possibile. In un mondo di peccato e sofferenza, caos e infelicità, è bello sapere che la gioia è possibile.

Per uno, la gioia è comandata all’interno della Bibbia. Fu comandato al popolo di Israele, forse soprattutto nei Salmi. “Si rallegri Israele in colui che lo ha fatto, esultino i figli di Sion nel loro Re.” (Salmi 149:2). “ Giacobbe esulterà, Israele si rallegrerà”. ( Salmi 14:7). “Rallegratevi nell'Eterno, o giusti, e lodate il suo santo nome.” (Salmi 97:12). “Servite l'Eterno con letizia.” (Salmi 100:2). “Rallegratevi nell'Eterno ed esultate, o giusti; mandate grida di gioia voi tutti, retti di cuore.” (Salmi 32:11) Con più di cento salmi nel Vecchio Testamento.

Appena dopo Israele, Dio Comanda a tutte le nazioni di rallegrarsi del Creatore. (“Le nazioni si rallegreranno e giubileranno, “ Salmi 67:4), e comanda al mondo naturale di unirsi nella gioia. (“ Si rallegrino i cieli e gioisca la terra,” Salmi 96:11)

Nel Nuovo Testamento, Dio stesso, fatto uomo, non cambia il tono una volta diventato “l’uomo dei dolori” sulla nostra Terra (Isaia 53:3), ma comanda di rallegrarci tutti e ci da un motivo in più per farlo.” Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli,” (Matteo 5:12). “Saltate di gioia” (Luca 6:23). “Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli” (Luca 10:20). Si, la gioia è possibile, una gioia reale e ricca che possiamo dire ai nostri amici e vicini, “Rallegratevi con me” ( Luca 15:6, 9).

Se non è abbastanza chiaro finora, l’apostolo Paolo lo rende più semplice nelle sue lettere alla chiesa. “Allegri nella speranza, … Rallegratevi con quelli che sono allegri” (Romani 12:12, 15). “Del resto, fratelli, rallegratevi.” (2 Corinzi 13:11). “Siate sempre allegri.” (1 Tessalonicesi 5:16). E ancora l’onda di gioia dei Filippesi: “Similmente gioitene anche voi e rallegratevi con me.” (Filippesi 2:18). “Rallegratevi nel Signore.” (Filippesi 3.1). “Rallegratevi del continuo nel Signore lo ripeto ancora: Rallegratevi.” (Filippesi 4:4). Non che ci stanchiamo dei molteplici dolori della vita, ma in Cristo abbiamo accesso alla gioia sotterranea che è simultanea e più profonda dei dolori più grandi,” come contristati, eppure sempre allegri.” (2 Corinzi 6:10).

Uno dei motive per cui la Bibbia insiste sulla nostra gioia è la bontà di Dio. L’imperativo della gioia nella nostra vita si basa sull’indicativo di bontà in Lui. “e gioirai, tu, per tutte le cose buone che l'Eterno, il tuo DIO, ha dato a te” (Deuteronomio 26:11). La gioia nel cuore della creatura corrisponde alla bontà nel cuore del Creatore. La gioia è la risposta corrispondente alla bontà di Dio.

Non c’è gioia in me

Per alcuni il richiamo alla gioia rappresenta delle possibilità, per altri dei problem. Entrambe le risposte sono giustificate. Siamo peccatori, morti spiritualmente per natura (Efesini 2:1, 3). Spesso siamo inconsistenti dal punto di vista emotivo e monotoni da quello spirituale. Perfino in Cristo, quotidianamente saliamo sulle montagne russe da cuori letargici a spiriti ravvivati, per poi ricadere nell’aridità.

Coloro di noi che si conoscono, che stanno imparando a essere onesti con la realtà, confessano di essere davvero poco felici e chiedono ripetutamente al Padre, “Rendimi la gioia della tua salvezza.” (Salmi 51:12).

Secondo queste persone pigre e consapevoli, sentire che la gioia non è un optional le fa sentire pieno di condanna piuttosto che di possibilità. Può essere un altro peso da portare sulle spalle insieme a quello che già presente.

Tuttavia la nostra infelicità non è la fine della storia. Un pezzo infinitamente potente resta nell’equazione.

Dio si impegna per la vostra gioia

Con i nostri infiniti fallimenti in vista, è bello sapere che Dio si impegna completamente per la nostra duratura gioia. Infatti, è come se fosse impegnato affinchè ritroviamo la gioa in Lui poiché è Lui il fine ultimo dell’universo: che sia onorato e glorificato. Perché la nostra gioia è legato alla sua gloria. Per dirlo con le parole del ritornello del poeta John Piper, Dio è maggiormente glorificato in voi quando voi siete soddisfatti in Lui.

Dio è giusto e non è indifferente alla sua gloria. E la buona notizia per coloro che rivendicano il sangue e la rettitudine di sui Figlio è che non è indifferente alla nostra gioia. Non una gioia effimera, frivola e vuota che le mere circostanze esterne di un mondo caduto possono portare, ma la sostanziale, reale e ricca gioia che può essere più profonda e ampia degli aspetti infelici della vita.

In Cristo, non solo Dio non è contro di noi nell’ira onnipotente, ma ora è per noi, per la nostra gioia profonda e duratura, con tutto il suo amore onnipotente. La sua promessa per mezzo di Geremia arriva a noi in Cristo. “Gioirò nel far loro del bene e li pianterò stabilmente in questo paese con tutto il mio cuore e con tutta la mia anima” (Geremia 32:14).

La nostra gioia non sarà perfetta in questa vita, dovremo sempre faticare e combattere. Avremo le nostre ansie e le nostre angosce. Avremo i nostri alti e bassi. Inoltre avremo degli assaggi. Non solo la gioia che verrà è indomabile, ma anche ora proviamo la dolcezza soprattutto nella sofferenza. “ Che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa” (1 Pietro1:8).

La buona notizia è che nella vista di un cristiano la gioia non è un optional perché il peso finale non ricade sulle nostre deboli spalle ma sulle spalle onnipotenti di Dio.