L'amore che vi completerà

Da Libri e Sermoni Biblici.

Versione delle 19:47, 9 apr 2015, autore: Pcain (Discussione | contributi)
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English: Love That Will Complete You

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Di Marshall Segal su Speranza

Traduzione di Francesca Macilletti

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Colui il quale ha iniziato in voi quest'opera buona – salvandovi e iniziando a farvi somigliare sempre più a Gesù – la completerà.

Se siete in Cristo e conoscete questa promessa, sapreste che è preziosa. “Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù” (Filippesi 1,6). Dio, attraverso la sua impareggiabile potenza infinita, porrà rimedio a ciò che di sbagliato ci possa essere in voi. Adesso siete considerati perfetti mediante la fede in Gesù. In futuro sarete presentati come essere perfetti – niente peccato, vergogna, colpa, dubbio o paura – nessun difetto in voi.

La promessa è una parola sicura quando le menzogne di Satana cercano di sedurci o ci disonorano. È una parola potente nel mezzo delle tentazioni. È una parola di speranza quando siamo confrontati con i nostri peccati e bisogni. È un incrollabile parola quando tutto intorno a noi sembra traballante e incerto. È una parola di conforto nei momenti di debolezza e dolore. È una parola stimolante quando abbiamo bisogno di una motivazione per andare avanti nella fede e ottenere la nostra salvezza. Filippesi 1,6 ci assicura di come tutto questo finirà per noi e che la nostra fine sarà buona, bella e santa dinanzi al nostro Dio.

Indice

Un lavoro in corso

Siccome siamo dei peccatori imperfetti, deboli e bisognosi, vorremmo conoscere quella fine, ma cosa significa adesso la promessa per le nostre vite fino a quel giorno? La gioia di Paolo nei Filippesi e la sua speranza per loro non riguardava solo il completamento nell'ultimo giorno, ma anche il progresso di oggi.

Non è soltanto celebrando che tutto finalmente funzionerà, o che Dio, miracolosamente, ci farà santi nell'ultimo giorno. Egli vede i frutti, la crescita, l'audacia e l'obbedienza nei suoi rapporti e nel ministero con questi amici, quindi crede che quel progresso continui. È sicuro che l'opera iniziata in loro e in mezzo a loro da Dio - il lavoro a cui Paolo stava assistendo – aumenterà e si svilupperà e moltiplicherà fino alla fine, quando Dio avrà finalmente finito l'opera.

Come opera Dio

Però, ci si pone la domanda di come Dio operi. Quando ci completa per l'ultimo giorno, lo fa durante l'ultimo giorno? Non secondo la preghiera di Paolo per questi credenti. Ritorna a quell'ultimo giorno nei versetti 9-10, “E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo.”

Quindi, essere “completi” in Cristo significa essere “puri e immacolati” dinanzi a lui. Come avviene? Approvando sempre più “ciò che è eccellente” (Filippesi 1,10). Questo significa che essere purificati e preparati a incontrare Dio implica discernere sempre più accuratamente il giusto dallo sbagliato, il bene dal male, il lodevole dal profano. La religiosità è avvolta nella risposta che le nostre menti e i nostri cuori danno a Dio e a tutto quello che ci circonda. Questa è una parte enorme dell'opera che Dio compie per cambiarci e completarci per il paradiso e, successivamente, per la nuova terra.

L'amore è lavoro

Ma c'è di più. Qual è la sostanza di quel lavoro e progresso? L'amore. Anche in questo caso “E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo.”

L'amore vero, quello efficace, quello che cambia il mondo, è un amore illuminato, un amore limpido e pieno di verità. Non si può amare come lo fa Dio, a meno che la vostra mente non sia impegnata giustamente. La bontà amorevole richiede la bontà, pensare giustamente. E questo amore - un affetto per gli altri fondato sulla verità e da essa provocato - è ciò che Dio costruisce nei nostri cuori nel momento in cui lavora per completarci. È la profonda ricostruzione che i nostri cuori necessitano per incontrarLo nell'ultimo giorno.

Questo amore che vi completa è un amore compassionevole (Filippesi 1,16) e un amore unificante (Filippesi 2,2). È dolce (1 Corinzi 4,21), umile (1 Corinzi 8,1) e paziente (Efesini 4,2). È sacrificale – significa essere disposti a morire perché gli altri vivano. È un amore che prende ad esempio quello del nostro Salvatore (1 Giovanni 4,9-10). E questo amore - operato in noi da Dio – adempie a tutta la legge (Galati 5,14) ed è assolutamente essenziale per una vita di fede e piena di significato (1 Corinzi 13,1-3).

Dio ci sta completando producendo in noi sempre più amore alimentato dalla verità su di Lui e il Suo mondo. Egli sta conducendo le nostre menti e i nostri cuori verso ciò che è buono, e quell'amore - costruito sulle travi di ferro della conoscenza e del discernimento - ci prepara per Lui, per un perfetto e santo Dio. Egli ci prepara per quel giorno insegnandoci sempre più riguardo la sua verità e rendendoci più amorevole verso gli altri. Dio compie l'opera. Ecco perché si tratta di una preghiera (Filippesi 1,9) e non semplicemente di un comando. Paolo chiede a Dio di compiere quest'opera in loro, in noi.

Amare tenendo a mente la fine

Quindi, non chiudiamo gli occhi semplicemente sperando per il giorno della perfezione. No, apriamo gli occhi più che mai, contando sulla promessa di Dio, alla ricerca di opportunità per imparare di più su di Lui e la Sua parola e cercando modi per amare. Dio rimodellerà, luciderà e terminerà la sua opera nel momento in cui ameremo. Dio ci completa quando amiamo i nostri coniugi e i nostri figli, quando amiamo i nostri vicini e colleghi, quando amiamo i nostri vecchi amici e gli sconosciuti che, probabilmente, non rivedremo mai più.

Di sicuro, ci sarà una gloriosa e completa rimozione di tutti i peccati dopo la morte (Apocalisse 21, 4; Apocalisse 21,27). Nessuno morirà senza dei peccati ancora da perdonare e rimuovere, per quanto gloriosi progressi siano fatti lungo il cammino (1 Giovanni 1,8). Ma la speranza di Paolo e la sua gioia in Filippesi 1: 6 non è stata scritta solo per essere una preghiera dell'attesa, ma una che spinge al lavoro per la diffusione del Vangelo – prima nei propri cuori e nella propria santità, poi destinata sempre di più a quelli che non hanno ancora ascoltato o abbracciato la buona novella. Dio completerà la sua opera iniziata in ognuno di noi e attraverso di noi nel mondo intorno a noi (Isaia 55,11) – tutto attraverso l'amore, un amore formato e trascinato dalla verità.

Non perdetevi d'animo. Non mollate. Non dubitate della passione e capacità di Dio di soddisfare i Suoi piani per voi e per il mondo. Preparatevi ad amare sempre di più chiunque Dio ha messo di fronte a voi, e sappiate che vi sta preparando affinché possiate stare di fronte a Lui.