Fratelli, Leggete la Biografia Cristiana

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English: Brothers, Read Christian Biography

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Di John Piper su Il Ministero Pastorale

Traduzione di Maria Dilena

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Ebrei 11 serve come mandato divino che ordina la lettura della biografia Cristiana. L'implicazione evidente, espresso in questo capitolo è che sentiamo parlare della fede dei nostri antenati, "deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge", e "corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta" (12:1). Se domandiamoa l’autore, "Come facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere?" (10:24), la sua risposta sarebbe: “L’incoraggiamento dei viventi e i morti” (cap.11). La biografia Cristiana si definisce come il mezzo utilizzato dal "essere vivente" per trascendere le generazioni.

Questa associazione di viventi e morti, in particolare, è cruciale per i pastori. Nel posto di guida della chiesa, bisogna avere un visione per il futuro. Dobbiamo dichiarare profeticamente la prospettiva per la nostra chiesa. Dobbiamo ispirare la gente con tutti questi discorsi di grandi opportunità.

Non per dire che Dio non ci può dare visione, direzione e ispirazione. Dio utilizza anche agenti umani per infamare Suo popolo. Allora, la domanda che si fa ogni pastore è questa: Attraverso che tipo di agente umano Dio ci da visione, direzione e ispirazione? Per me, la più importante risposta si trova con gli uomini e le donne eccezionali, benché morti, si fanno ancora sentire. La biografia Cristiana, scelta con cura, unisce tutte le cose che i pastori necessitano ma che non trovano il tempo di ricercare.

La biografia buona include la storia e ci protetta del snobismo cronologico (il riferimento coniato di C.S. Lewis). Include anche la teologia - la più potente che esiste - perché scatta delle vite della gente come noi. Include anche l'avventura e la tensione per cui abbiamo un desiderio naturale. Include la psicologia e l'esperienza personale che approfonda la nostra comprensione di natura umana (specialmente di noi stessi). Le biografie buone su Cristiani eccezionali hanno il fine di una lettura eccellentemente valida.

Visto che la vera biografia se stessa serve come miglior testimone, descriverò mio incontro personale con le biografie. Per prevalere l'inerzia di mediocrità, le biografie mi hanno servite nella stessa capacità di ogni altra forza umana nella mia vita. Senza le biografie, tendo a dimenticare la gioa che viene con il lavoro e l'aspirazione incessante. Ho dedicato più tempo alla vita di Jonathan Edwards (buona biografia di O. Winslow) di ogni altra persona non-biblica. Prima che aveva 20 anni, Edwards aveva scritto 70 risoluzioni; da secoli, hanno alimentato mio lavoro. Il numero 6 era: "Vivere con tutta la mia forza." Il numero 11: "Quando penso a una teorema di divinità che dev'essere risolta, di fare, immediatamente tutto che posso per risolverla, purché non esistono ostacoli." Il numero 28: "Studiare le Sacre Scritture continuamente, costantemente e frequentemente, in modo che approfondo la mia conoscenza."

Quando ho iniziato nel ruolo di pastore di Betlemme, cominciò la fame per le biografie per entrambi ricaricare le mie batterie pastorali e per darmi consigli ed incoraggiamento. Visto che credo tantissimo nel concetto pastore-teologo, ho rievocato non soltanto Edwards, ma naturalmente, John Calvin (T.H.L. Parker ha un piccolo Ritratto e una biografia importante). Calvin era veramente uno strenuo lavoratore! Dopo 1549, in Ginevra, era responsabile per la predica due volte la domenica, ed una volta ogni giorno a settimane alterne. Domenica, il 25 agosto, 1549, Calvin cominciò a predicare gli Atti e ha continuato ogni settimana col stesso libro fino a marzo 1554. A questo tempo, durante la settimana, predicava dei libri di otto dei profeti minori, oltre che Daniele, Lamentazioni ed Ezekiele. Sono stupito del fatto che entro 1550 e 1559, ha condotto 270 matrimoni. Un matrimonio a settimane alterne! Inoltre, ha condotto battesimi (circa una volta ogni mese), ha visitato i malati, ha continuato con la corrispondenza voluminosa ed ha sostenuto le responsabilità organizzativi intesi.

Quando penso a Calvin e Edwards, e a loro lavoro, è difficile di avere sentimenti di autocommiserazione riguardo alle mie cariche. Mi ispirano di lasciare la vita laboriosa.

T.H.L. Parker (chi, a proposito, ha passato 40 anni del suo ministero nelle parrocchie in campagna) ha pubblicato, in 1970, uno studio breve di Karl Barth, un lavoro, che ho divorato in mezzo al mio seminario. Ha avuto un impatto formidabile a causa di due frase semplici. La prima: "Quella sera Barth ha cominciato a scrivere un opuscolo, il quale, ha completato il giorno dopo, la domenica [13.000 parole in una giornata!]" Ho risposto, "Se la neo-ortodossia merita un lavoro cosi fenomenale, pensa l'ortodossia!"

La seconda frase, "Barth si è ritirato del suo comando in Basilea nel marzo di 1962, e di conseguenza, perse lo stimolo fornito dalla necessità di insegnare." Ho scritto nel risvolto del libro, " È possibile che la grandezza spunta di altri mezzi, oltre di pressione? Se la grandezza è il servo di tutto, siamo noi tutti sotto il comando di autorità, richiesti, la pressione?"

Recentemente nel mio lavoro pastorale, sono stato incoraggiato in maniera considerabile dal lavoro Walking with the Giants e Listening to the Giants di Warren Wiersbe. Il motivo principale per cui mi hanno servite queste piccole biografie è il modo che illustrano la diversità assoluta di stili pastorali che Dio ha scelto di benedire. Ci sono stati importanti e fruttiferi pastori, i quali modelli di predicamento, abitudine di visita e personalità erano cosi differente; noi tutti possiamo prendere coraggio.

Un esempio umoristico: L'austero Edwards, chi misurava il suo consumo di cibo di modo che massimizzava la sua attenzione per lo studio al confronto di Spurgeon chi pesava più di 300 libbre e fumava sigari. Tutti e due hanno convertiti più persone a Cristo che qualunque dieci di noi convertirà per tutta la vita.

Spurgeon ha detto a un critico metodista, "Se realizzo che fumo in eccesso, prometto di smettere di fumare completamente."

"Che cosa comporre fumare in eccesso?” ha chiesto l'uomo.

"Fumare due sigari nello stesso momento!” era la risposta.

Per molti anni, George Muller è stato un esempio conduttore nella preghiera. Il suo Autobiografia è un frutteto reale di frutta per la costruzione di fede. In una sezione ci racconta, dopo 40 anni di tribolazioni e sofferenze "come rimanere costantemente felice con Dio." Ha detto, "Ho visto chiaramente per la prima volta che il mio primario e più importante compito d'ogni giorno e d'avere un'anima felice a riguardo il Signore."

Lui ha spiegato che per dieci anni, l'ho fatto tutto al contrario. "Prima, quando mi alzavo, cominciavo a pregare immediatamente e generalmente, passavo tutto il mio tempo, fino a colazione in preghiera Il risultato: "Spesso, aver sofferto di un mente errante per i primi dieci minuti o un quarto d'ora, o anche mezz'ora, solo dopo era passato questo tempo cominciavo veramente la preghiera."

Allora Mulller ha cambiato suo modello e ha fatto una scoperta che le ha sostenuto per 40 anni. "Ho cominciato a meditare, presto la mattina sul Nuovo Testamento dall'inizio...con ogni versetto, alla ricerca di cibo per la mia propria anima. Il risultato? Ho trovato invariabilmente questo, dopo pochi minuti, la mia anima è portata via verso la confessione, il ringraziamento o l'intercessione o la supplicazione, allora in questo modo, non mi sono consacrato alla preghiera ma alla meditazione, eppure si è trasformata quasi immediatamente in preghiera."

Ho trovato il modo di Muller assolutamente cruciale nella mia vita: è importante rimanere insieme col Signore prima di essere nella compagnia degli altri e lasciare parlare prima il Signore.

Un'altra cosa mi ha impressionato dalla vita di Muller. Pregava per i provvisti per suo orfanotrofio con una confidenza stupefacente. Quando sua moglie è caduta malata con la febbre reumatica, pregava, "Si, è vero, la vita della mia cara moglie è con Lei. Farai il meglio per lei e per me, sia la vita sia la morte. Se vuole, solleva mia cara moglie. Lo potresti fare, benché sia cosi malata, ma in qualunque modo che ti occupi di me, aiutami a rimanere completamente soddisfatto con la Vostra volontà."

Sua moglie è morta, e Muller ha predicato l'omelia funebre di Salmo 119:68: "Tu sei buono e fai del bene."

Che differenza entro questa visione di Dio e quella che ho scoperto quando ho letto Spiritual Autobiography di William Barclay. Barclay ha perso una figlia a mare ma la sua risposta non era come quella di Muller: "Io so, Signore, che i tuoi giudizi sono giusti e che mi hai affitto nella tua fedeltà" (Salmo. 119:75). Invece Barclay ha detto, "Non credo che il dolore e la sofferenza siano mai la volontà di Dio per i suoi figli" (malgrado 1 Pietro 3:17!). Chiamare un incidente fatale un "atto di Dio" costituisce il blasfemo, ha detto.

L'Autobiografia di Barclay è la più deprimente quando penso al numero di pastori che si alimentano su Barclay per ogni sermone. Disprezza una visiona della redenzione in cui la morte di Cristo porta l'ira di Dio. E dice, "Sono un universitario convinto." Non posso trattenermi di domandare se la debolezza teologica di tanti pulpiti è a causa dalla dipendenza semplicistica sulla teologia anemia di commentatori come Barclay.

Preferirei scommettere la mia vita sulla teologia di Sarah Edwards. Quando si è accolta che suo marito Jonathan, a 54 anni, è morto dei effetti di una vaccinazione di vaiolo, ha scritto a sua figlia: "Che cosa posso dire? Un Dio santo e buono ne ha ricoperto di nubi neri. Lascia che il destino segua il suo corso e non lo mettere in discussione. Il Signore l'ha fatto; mi ha fatto adorare la Sua bontà, il fatto che era con noi per tanto tempo. Ma, mio Dio vive ed e nel mio cuore. O che eredità ha lasciato mio marito, tuo padre. Noi siamo tutti consacrati a Dio; ed è veramente qui dove sono e dove amo essere."

Finisco con una parola di apprezzamento per una autobiografia vivente - Carl Lundquist, chi completa 28 anni nel ruolo di presidente a Bethel College and Seminary questo mese.

Stavo leggendo l'Autobiografia di Augustus Strong quando, nel maggio scorso, ho avuto l'opportunità di scrivere una lettera di apprezzamento a Dr. Lundquist. Strong, chi era Presidente di Rochester Seminary per 40 anni, mi ha dato le parole di cui avevo bisogno (che illustrano il valore della biografia per l l'illustrazione del sermone). Ha scritto, "Ho di sempre pensato che ci dev'essere una vita futura per i cavalli che traino le barche, le lavandaie e i presidenti di istituti visto che in questa vita non ottengono cioè che meritano, ci dev'essere un'altra vita per giustificare il percorso di Dio".

La teologia vivente. Santi imperfetti e difettosi. Storie di grazia. Ispirazione profonda. Il migliore divertimento. Fratelli, vale un po' di ore. Ricordatevi Ebrei 11. Leggete la biografia Cristiana.