Come posso cambiare?/Appendice B: Il Vecchio e la Carne

Da Libri e Sermoni Biblici.

Risorse Correlate
Altro Di Robin Boisvert
L'Indice degli Autori
Altro su Santificazione e Crescita
L'Indice degli Argomenti
A proposito di questa traduzione
English: How Can I Change?/Appendix B: The Old Man and the Flesh

© Sovereign Grace Ministries

Condividi
La nostra missione
Questa risorsa è pubblicata da Gospel Translations, un ministero online il cui scopo è rendere libri e articoli che parlano del vangelo disponibili gratuitamente in ogni paese e lingua.

Per saperne di più (English).
Come puoi aiutarci
Se parli bene l’inglese, puoi aiutarci come traduttore volontario.

Per saperne di più (English).

Di Robin Boisvert su Santificazione e Crescita
Capitolo 11 del libro Come posso cambiare?

Traduzione di Mannu Jain

Review Potete aiutarci a migliorare questa traduzione da rivedere per la precisione. Per saperne di più (English).




Alcuni dei termini che usa l'apostolo Paolo mentre discussa il rapporto dei credenti a peccato possono creare confusione. Sto parlando dei termini come "il vecchio", "uomo nuovo", "corpo del peccato", "carne" e cosi via. Possono essere difficili a capire. Vengono aggiunti a questi, le variazioni che i traduttori moderni hanno portato a queste parole e il soggetto può apparire intimidatori.

Sappiamo che un cambiamento profondo è avvenuto nella vita di credente attraverso conversione, ma come esattamente è cambiato il credente?
Perché sappiamo cheil nostro vecchio individuo fu crocifisso con Lui (Dio) per poter abolire il corpo di peccato, e che non dobbiamo più essere schiavi a peccato - perché chiunque che sia morto, è stato liberato dal peccato.
Proviamo a definire i nostri termini. "Il vecchio uomo" (come è tradotto nella versione di re Giacomo e versione standard americana) è equivalente a "vecchio individuo" (versione internazionale nuova, nuovo standard americano). Questo termine referisce alla vita non rigenerata che vivemmo prima che fummo convertiti. Come ha scritto John R. W. Stott, il vecchio individuo "non indica nostra natura [carne] vecchia non rigenerata, anzi indica la nostra vecchia vita non regenerata. Non in senso di degradazione ma in senso come fui prima. Quindi, quello che fu crocifisso con Gesù, non era cosi detta la mia "vecchia natura" ma tutto quello che fui prima di essere convertito."[[1]] John Murray è della stessa opinione e definisce: "'L'uomo vecchio' è una designazione della persona nella sua armonia dominato da carne e peccato."[[2]]
È importante per noi a render conto che il credente non è nel suo "vecchio individuo" e "nuovo individuo" allo stesso momento, ma dominato e diretto da uno o l'altro alternativamente. Siamo di nuovo indebitati alla intuizione di Murray:
L'uomo vecchio non può essere rigenerato; l'uomo nuovo invece è rigenerato in Gesù per lavorare bene. Non è più possibile a chiamare il credente come un nuovo uomo e un vecchio come non è possibile a chiamarlo un uomo rigenerato e non rigenerato. Inoltre, non è giusto ad esprimere che ha in individuo il credente l'uomo vecchio e l'uomo nuovo. [[3]]
Quindi, i termini come "vecchio uomo", "vecchio individuo", "vita non rigenerata", e "quello che fu prima" sono sinonimi, e tutti referiscono alla entità che fu crocifissa con Gesù.
Osservate i due significanti caratteristiche grammaticali del brano da Romani 6 che è citato sopra. Prima, il verbo viene usato nel passato remoto :"il nostro vecchio individuo fu crocifisso...". La crocifissione del vecchio individuo è un fatto decisivo. Secondo, il verbo è anche nella forma passiva, che significa che il soggetto (nostro vecchio individuo) viene agito. In altre parole, la crocifissione del vecchio individuo non è quello che dobbiamo fare noi, anzi è qualcosa che viene fatta a noi.
Un'altro concetto importante nella dottrina biblica della santificazione è stato designato tradizionalmente dalla parola "carne" (versione di re Giacomo). La nuova versione internazionale usa "natura corrotta". Secondo Stott, "carne" referisce ad una natura "degradante", una parte di noi esseri umani inclinato alla ribellione contro il Dio. è quella parte di noi che vuole far pettegolezzi, che ci incoraggia a guardare immagini impudenti alla televisione. "Possiamo definire questa inclinazione in qualsiasi maniera tipo ["peccato immanente,"[[4]] "residui di corrozione,"[[5]] "tracce di peccato,"[[6]] "mia natura corrotta"[[7]]] ma dobbiamo ricordare che anche dopo essere stati rigenerati abbiamo ancora tali impulsi corrotti, e noi dobbiamo ancora lottare contro di loro finché viviamo."[[8]]
In libro Romani 6:6, Paolo chiama la nostra corotta natura (cioè carne) come "corpo del peccato". Spiega che il nostro vecchio individuo fu crocifisso con Gesù "per poter abolire questo corpo del peccato...". Per "poter abolire" qui significa farlo inattiva, renderlo inefficace. Non vuol dire essere distrutto o scomparso senza alcuna traccia. Però il dominio di nostra natura corrotta su noi è stato interrotto.
Alcune persone, non avendo capito la differenza fra "vecchio individuo" e la "natura corrotta", hanno scambiato Romani 6:6 con Galati 5:24, che parla anche quella di crocifissione e il credente. Considerate due traduzioni di questo verso:
Quelli che appartengono a Gesù ebbero crocifisso la loro natura corrotta con tutti i suoi passioni e desideri. (Galati 5:24 Nuova versione internazionale)
E quelli che fanno parte di Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue affezioni e lussurie. (Galati 5:24 versione di re Giacomo)
Sebbene siamo impotenti a fare altro che metterci nella posizione inerte per quanto riguarda il vecchio individuo (Romani 6:6), abbiamo un ruolo da fare, come hanno imparato i galati, in conquista di carne. Stott ricapitola tutto questo con particolare chiarezza:
Primo, fummo stati crocifissi con Gesù, ma poi non avemmo solamente crocifisso (cioè ripudiato) la carne con i suoi passioni e desideri, ma continuiamo a prendere il nostro croce ogni giorno e seguiamo Gesù alla crocifissione (Lk 9:23). La prima è la morte legale, una morte a causa di pena di peccato, la seconda è una morte morale, una morte a causa di potere di peccato. La prima appartiene al passato, ed è singola e irrepetibile: io morii (in Gesù) per aver peccato una volta. La seconda appartiene al presente, ed è continua e ripetibile: muoio ogni giorno (come Gesù). Il libro Romani 6 tratta di prima di queste due [[9]].
E i Galati 5 tratta della seconda versione.
Quindi, il vecchio individuo è stato affrontato. Nel suo posto, stiamo stati forniti con un individuo nuovo: "Quindi, se qualcuno sia in Gesù, è una nuova creazione; il vecchio è andato, il nuovo è venuto!" (2Co 5:17). E mentre la nostra natura corrotta (la carne, peccato immanente, ecc.) è ancora in noi, la sua conquista su noi è finita.

  1. John R. W. Stott Uomini Fatti Nuovi (Men Made New)(Grand Rapids, MI: Baker Book House, 1966, 1984), pag. 45.
  2. John Murray, Principi di Condotta (Principles of Conduct) (Grand Rapids, MI: Eerdmans Publishing Co., 1957), pag. 218, n.7
  3. Ibid., pag. 218.
  4. Ibid., pag. 219.
  5. Confessione di Westminster (Westminster Confession), XIII,2
  6. John Calvin, Istituti della Religione Cristiana (Institutes of the Christian Religion), John T. McNeill, ed. (Philadelphia, PA: The Westminster Press, MCMLX), III.iii.11.
  7. Il Catechismo di Heidelberg (Heidelberg Catechism), Q. 56.
  8. Anthony A. Hoekema, Salvato dalla Grazia (Saved by Grace)(Grand Rapids, MI: Eerdmans Publishing Co., 1989), pag. 213.
  9. John R.W. Stott, Uomini Fatti Nuovi (Men Made New), pag. 46.