Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo

Da Libri e Sermoni Biblici.

Versione delle 19:31, 26 mag 2015, autore: Pcain (Discussione | contributi)
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Di John Piper su Fede
Una parte della serie You Must Be Born Again

Traduzione di Francesca Macilletti

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Una visione più ampia sulla prima lettera di Giovanni

1 Giovanni 5,1-5

Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. 2 In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. 3 In questo infatti consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. 4 Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. 5 E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio?

Stiamo giungendo al termine della nostra serie sulla rinascita. Ciò che rimane da fare è concentrarsi per diverse settimane sugli effetti o le prove della rinascita: Quali sono i segni nelle vostre vite per cui Dio vi ha fatto rinascere? Successivamente, cercheremo le sue implicazioni per l'evangelizzazione. Se Dio è colui che provoca in modo decisivo la rinascita nei cuori dei peccatori spiritualmente morti, allora qual è il ruolo di chi ama quei peccatori e vuole salvarli? Ecco di cosa parleremo, col volere di Dio, nelle prossime settimane.

Ora, concentrandoci sugli effetti della rinascita, prendiamo in esame il libro della Bibbia che è quasi totalmente rivolto a rispondere a questa domanda, vale a dire, la prima lettera di Giovanni. Ho, a casa, un commento di 100 anni fa su 1 Giovanni intitolato Le prove della vita di Robert Law[1]. È un buon titolo. Questo commento spiega che Giovanni scrisse questa lettera per fornire alla chiesa delle prove o criteri per sapere se abbiamo vita spirituale, cioè, se siamo rinati.

Indice

Prove della rinascita in 1 Giovanni

Una delle cose più fruttifere che possiate fare con me nelle prossime due settimane è quello di leggere 1 Giovanni, visto che prèdico diversi messaggi da questo libro. La prima lettera di Giovanni è lunga solo quattro pagine nella mia Bibbia. Se vi immergerete in questo incredibile libro con me, penso che il Signore lo userà, assieme a questi messaggi, per compiere un'opera più profondo di fede e amore nella vostra vita.

Per incoraggiare voi in questo compito, permettetemi di darvi una panoramica di quello che intendo dire affermando che 1 Giovanni è stato scritto per aiutarvi a sapere se siete rinati. Il messaggio di oggi è, quasi tutto, una visione d'insieme e, verso la fine, daremo un breve sguardo a 1 Giovanni 5,3-4. L'impatto del libro nel suo insieme è stato per me molto significativo. Spero che possa esserlo anche per voi.

Perché Giovanni ha scritto questa lettera?

In primo luogo, perché Giovanni ha detto di aver scritto questa lettera? Egli risponde a questa domanda in modi diversi. Consideriamoli nell'ordine in cui ci appaiono. Seguite con me.

1 Giovanni 1: 4: “Queste cose vi scriviamo perché la nostra gioia sia piena”. Giovanni è un cristiano edonista. La gioia della loro garanzia sarà la sua gioia. E lui lo vuole. È bene volere quel tipo di gioia.
1 Giovanni 2,1: “Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto”. Lui spera che il suo libro dia loro il potere di vincere il peccato. E una parte del suo metodo per aiutarli in questa impresa è di assicurare loro che i fallimenti non devono rivelarsi fatali per la vita eterna.
1 Giovanni 2,12-13: “Scrivo a voi, figlioli, perché vi sono stati perdonati i vostri peccati in virtù del suo nome. Scrivo a voi, padri, perché avete conosciuto colui che è da principio. Scrivo a voi, giovani, perché avete vinto il Maligno”. In altre parole, egli spera che coloro ai quali sta scrivendo siano veramente credenti, che siano perdonati, che conoscano Dio, che abbiano trionfato sul maligno.
1 Giovanni 2,21: “Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità”. Stessa cosa: La mia lettera non è per farvi iniziare una vita cristiana, ma per confermarvi in essa.
1 Giovanni 2,26: “Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi”. Egli è preoccupato per il falso insegnamento. Questa lettera ha lo scopo di proteggerli da coloro che li potrebbero portarli fuori strada. In altre parole, il fatto che siamo rinati non significa che non abbiamo più bisogno di avvertimenti.
1 Giovanni 5,13: “Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio”. Questo è quello che domina in questa lettera. La maggior parte di quello che è qui serve a fornire prove di vita: “Ho scritto queste cose … sappiate che possedete la vita eterna”. Cioè, che voi sappiate che siete rinati dalla morte alla vita.

Sommando tutti questi motivi che hanno portato alla stesura di 1 Giovanni avremo: Sto scrivendo perché siete credenti, ma ci sono ingannatori in mezzo a voi, e voglio che siate pienamente fiduciosi riguardo al fatto che possedete la vita eterna rigenerati come figli di Dio, in modo che non siate allontanati a causa del peccato. E se questa lettera avrà questo effetto la mia gioia sarà completa. Quindi, il motivo principale che lo ha spinto alla stesura di questa lettera è il desiderio di aiutarci a capire che siamo rinati – che ora abbiamo una nuova vita spirituale, eterna.

11 prove della rinascita

Consideriamo ancora una panoramica prima di concentrarci su 1 Giovanni 5,3-4. Credo che Dio voglia che l'intera lettera abbia un impatto su di noi. Vuole dare “prove di vita” o effetti e testimonianze della rinascita. Egli offre almeno undici prove del fatto che siamo rinati. Potremmo probabilmente ridurli a fede e amore. Ma per ora, lasciate che ve le elenchi.

1. Coloro che sono nati da Dio custodiscono i suoi comandamenti.

1 Giovanni 2,3-4: “Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice 'Lo conosco', e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c'è la verità”.
1 Giovanni 3,24: “Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui.”

2. Coloro che sono nati da Dio si comportano allo stesso modo di Cristo.

1 Giovanni 2,5-6: “Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di rimanere in lui, deve anch'egli comportarsi come lui si è comportato”.

3. Coloro che sono rinati da Dio non odiano gli altri, ma amano.

1 Giovanni 2,9: “Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre”. 1 Giovanni 3,14: “Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte”. 1 Giovanni 4,7-8: “Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.” 1 Giovanni 4,20: “Se uno dice 'Io amo Dio' e odia suo fratello, è un bugiardo”

4. Coloro che sono nati da Dio non amano il mondo.

1 Giovanni 2,15: “Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui”.

5. Coloro che sono nati da Dio confessano il Figlio e lo ricevono.

1 Giovanni 2,23: “Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sia fede nel Figlio possiede anche il Padre". 1 Giovanni 4:15: “Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio”. 1 Giovanni 5,12: “Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita”.

6. Coloro che sono nati da Dio praticano la giustizia.

1 Giovanni 2,29: “Se sapete che egli è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è stato generato da lui”.

7. Coloro che sono nati da Dio non praticano il peccato.

1 Giovanni 3,6: “Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l'ha visto né l'ha conosciuto” 1 Giovanni 3,9-10: “Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello”. 1 Giovanni 5,18: “Sappiamo che chiunque è stato generato da Dio non pecca: chi è stato generato da Dio preserva se stesso e il Maligno non lo tocca”.

8. Coloro che sono nati da Dio possiedono lo Spirito di Dio.

1 Giovanni 3,24: “In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.” 1 Giovanni 4,13: “In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito.”

9. Coloro che sono nati da Dio ascoltano sommessamente la Parola apostolica.

1 Giovanni 4,6: “Noi siamo da Dio: chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.”

10. Coloro che sono nati da Dio credono che Gesù sia il Cristo.

1 Giovanni 5,1: “Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio.”

11. Coloro che sono nati da Dio vincono il mondo.

1 Giovanni 5,4: “Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.”

Due conclusioni errate

Uno degli effetti di tutte queste “prove di vita” è di farci pensare che, ciò che Giovanni dice, possa significare: “Se siete rinati, siete perfetti. Se siete rinati, non peccate affatto. Non c'è sconfitta nella vita cristiana, ma solo vittoria”.

Un altro effetto che queste prove potrebbero avere nelle nostre menti è quello di farci riflettere sul fatto che possiamo perdere la nostra salvezza. Cioè, possiamo rinascere per un breve periodo e, successivamente, possiamo cominciare a fallire in queste prove, potremmo morire e perdere la vita spirituale che ci è stata data alla rinascita.

Due chiarimenti chiave

Giovanni è consapevole del fatto che le sue parole potrebbero essere intese in questi due modi sbagliati. Quindi, come fa ogni scrittore del Nuovo Testamento, dice esplicitamente che non è questo il caso: i cristiani non sono senza peccato e i rinati non possono perdere la loro vita spirituale e perdersi.

In 1 Giovanni 1,8-10 dice: “Se diciamo che siamo senza peccato [tempo presente], inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati [tempo presente], egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi”. Così Giovanni ci tiene a dire che “camminare nella luce” (1,7) non vuol dire camminare senza problemi. Ma significa che, quando si inciampa, la luce di Cristo ci fa vedere il peccato, odiarlo, confessarlo e procedere con Cristo.

E Giovanni è altrettanto geloso da assicurarsi che noi non deduciamo da queste “prove di vita” che siamo in grado di rinascere e poi perdere la nostra vita e noi stessi. 1 Giovanni 2,19 è una delle affermazioni più chiare nella Bibbia che dice che c'è un altro modo per capire cosa succede quando una persona abbandona la chiesa. Dice: “Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi. Ma sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono di noi”.

Notate tre cose che Giovanni dice per proteggerci da malinteso. 1) Coloro che sembrava fossero rinati e hanno abbandonato la fede non sono rinati - non sono mai stati dei noi. “Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri”. In altre parole, la spiegazione non è che hanno perso la loro rinascita. Non l'hanno mai ricevuta. 2) Coloro che sono veramente rinati (“tra noi”) perseverano sino alla fine nella fede. Versetto 19: “Se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi”. La resistenza non è la causa della rinascita, ma è la rinascita ad essere la causa della resistenza e quest'ultima ne è una prova. 3) Dio spesso fa trasparire chi sono i falsi cristiani nella Chiesa per il loro eventuale rifiuto della verità e del popolo di Dio. Versetto 19: “Sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei noi”. È diventato chiaro. E lo diventa spesso oggi.

Ricordate che una delle prove di vita in 1 Giovanni 4,6 era che coloro che veramente conoscono Dio, ascoltano l'insegnamento apostolico. Lo amano e ci si aggrappano. “Chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta”. Queste persone hanno ascoltato per un po'. Il seme della parola balzò di gioia (Luca 8,13), e sembrava che fossero veramente rinati. Ma poi i tempi duri, le preoccupazioni, la ricchezza e i piaceri della vita li hanno spazzati via e queste persone hanno dimostrato di non essere mai rinati.

Tre connessioni in 1 Giovanni 5,3-4

Ora, dopo questa lunga introduzione a 1 Giovanni, ci basta guardare per qualche minuto a 1 Giovanni 5,3-4 e porre le basi per uno studio più completo che effettueremo la prossima settimana. Seguite il discorso dei versi 3 e 4. Questo è tutto ciò che potremo vedere oggi. In seguito, spiegheremo come funziona realmente in pratica. Ecco le tre connessioni del pensiero: “[Connessione 1] In questo consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti. E i suoi comandamenti non sono gravosi. [Connessione 2] Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo. [Connessione 3] E questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede”.

Collegamento 1: L'amore per Dio si esprime nell'obbedienza ai suoi comandamenti con uno spirito che non agisce gravosamente. Versetto 3: “In questo consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti. E i suoi comandamenti non sono gravosi”. Il risultato dell'amore per Dio è obbedienza gioiosa, non riluttante.

Collegamento 2: La base di questa obbedienza non riluttante è la potenza della rinascita per vincere il mondo. Versetto 4: “Chiunque [a sottolineare ciò che è venuto prima!] è stato generato da Dio vince il mondo”. Il nostro amore per Dio gli obbedisce liberamente e con gioia, perché nella rinascita l'incantesimo del mondo si è spezzato e perde il suo potere. Quando il mondo perderà la sua forte attrazione per la rinascita, Dio e la chiesa attireranno molti. Non gravosamente. Come funziona?

Collegamento 3: Questo potere che sconfigge il mondo, che rompe l'incantesimo del peccato e fa del volere di Dio qualcosa di bello e non gravoso, è la nostra fede. Versetto 4: “E questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede”.

Vangelo, rinascita, fede e obbedienza con gioia

Quindi, il discorso è questo: la rinascita avviene nel momento in cui siamo in contatto con la viva ed eterna parola, il Vangelo. Il primo effetto di questa rinascita è che vediamo e riceviamo Dio, suo Figlio, la sua opera e la sua volontà come qualcosa di sommamente bello e prezioso. E questo grazie alla fede. Questa fede vince il mondo, cioè, supera il potere schiavizzare del mondo e diventa il nostro tesoro supremo. La fede rompe l'incantesimo schiavizzare e attrattivo del mondo. Così facendo, ci conduce all'obbedienza con libertà e gioia. Dio e la sua santa volontà ci appaiono belli e non gravosi. La rinascita ci priva dei paraocchi e vediamo le cose per quello che sono. Siamo liberi di obbedire con gioia.

Che Dio confermi la realtà spirituale di migliaia di persone rinate a Betlemme, superando il potere del mondo nelle nostre vite. “Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo. E questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede”.


  1. Robert Law, Le prove della vita: uno studio sulla Prima lettera di Giovanni (Grand Rapids, Mich.: Baker Book House, orig 1909).