Perché la gente è riluttante ad andare in Missione?

Da Libri e Sermoni Biblici.

Versione delle 11:45, 22 set 2014, autore: Pcain (Discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione corrente (diff) | Versione più recente → (diff)

Risorse Correlate
Altro Di John Piper
L'Indice degli Autori
Altro su Missioni
L'Indice degli Argomenti
A proposito di questa traduzione
English: Why Are People Reluctant to Go into Missions?

© Desiring God

Condividi
La nostra missione
Questa risorsa è pubblicata da Gospel Translations, un ministero online il cui scopo è rendere libri e articoli che parlano del vangelo disponibili gratuitamente in ogni paese e lingua.

Per saperne di più (English).
Come puoi aiutarci
Se parli bene l’inglese, puoi aiutarci come traduttore volontario.

Per saperne di più (English).

Di John Piper su Missioni

Traduzione di Alessia Crispo

Review Potete aiutarci a migliorare questa traduzione da rivedere per la precisione. Per saperne di più (English).



Quando domenica sera ho parlato a “Missione” nella Sala Principale, ho provato a dare una risposta biblica ai possibili ostacoli che intralciano la strada ad alcune persone, impedendo loro avanzare nella missione. La mia preghiera è che Dio usi queste risposte per chiamare molti di voi ad andare. Ci sono otto obiezioni ed una risposta biblica.

1- “Non sono abbastanza intelligente.”

“Dov’è il sapiente? Dov’è lo scriba? Dov’è il contestatore di questo secolo? Non ha forse Dio reso pazza la sapienza del mondo? Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione.” (1 Corinzi 1:20-21)

“Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti” (1 Corinzi 1:26-27)

2. “Il mio corpo e la mia personalità non sono abbastanza forti.”

“Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi.” (2 Corinzi 4:7)

“ed egli [Cristo] mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la [mia] potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amore di Cristo; perché quando sono debole, allora sono forte.” (2 Corinzi 12:9-10)

3. “Non sono un bravo oratore.”

“Mosè disse al SIGNORE: «Ahimè, Signore, io non sono un oratore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo; poiché io sono lento di parola e di lingua». Il SIGNORE gli disse: «Chi ha fatto la bocca dell’uomo? Chi rende muto o sordo o veggente o cieco? Non sono io, il SIGNORE? Ora dunque va’, io sarò con la tua bocca e t’insegnerò quello che dovrai dire».” (Esodo 4:10-12)

4. “Ho paura delle cose orribili che si leggono sui giornali.”

“ Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo. Or il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo dopo che avrete sofferto per breve tempo, vi perfezionerà (katartisei- “aggiustare” o “riparare” i vostri corpi orribilmente sfigurati dopo che i leoni del Colosseo avranno finito con voi), egli stesso, vi renderà fermi, vi fortificherà stabilmente” (1 Pietro 5:8-10)

5. “Ho paura di non portare frutto”

La tua responsabilità non è quella di portare frutto, ma di essere fedele. “Diceva ancora: Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come. La terra [infatti] da se stessa porta frutto: prima l’erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato. E quando il frutto è maturo, subito vi mette la falce perché l’ora della mietitura è venuta». (Marco 4:26-29)

“Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere; quindi colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere!” (1 Corinzi 3:6-7)

6. “C’è molto da fare quì”

Vero, ma c’è una divisione del lavoro e Dio chiama alcuni alla MISSIONE, non solo all’evangelizzazione. Si può notare la differenza in Romani 15:19-24: “ Così da Gerusalemme e dintorni fino all’Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo… ora, non avendo più campo d’azione in queste regioni.. spero, passando, di vedervi e di essere aiutato da voi a raggiungere quella regione.”

Come poteva Paolo dire di non avere più campo d’azione quando milioni di persone in quella regione dovevano essere evangelizzati? Perché l’evangelizzazione non è missione.

7. “Non sono sposato.”

Il miglior coniuge si trova sul sentiero dell’obbedienza. “ Una donna virtuosa chi la troverà? Il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle.” (Proverbi 31:10). Trovarlo è estremamente difficile. E accadrà sulla via dell’obbedienza.

8. “Ho paura di andare lì, scoprire di aver fatto uno sbaglio e tornare a casa pieno di vergogna.”

Cos’è peggio, vergognarsi per aver cercato di seguire Cristo nella missione, o aver paura di rischiare? Vergognarsi di fronte agli altri per un errore non ti farà male; ti renderà umile e più utile in una nuova situazione. Ma la paura ti renderà inutile ovunque.

Considera Ecclesiaste 11:4 e quello che dice a proposito dei rischi: “Chi bada al vento non seminerà; chi guarda alle nuvole non mieterà.” Ciò vuol dire: se non corri il rischio di seminare quando il seme potrebbe essere strappato via e di mietere quando la pioggia potrebbe rovinare il raccolto, morirai di fame.

Oh, quanto è preziosa la Parola di Dio che libera.

Pastore John