La Richerca di Cristo nelle Preghiere di un Pastore

Da Libri e Sermoni Biblici.

Versione delle 19:27, 13 dic 2011, autore: Pcain (Discussione | contributi)
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English: The Pursuit of Christ in the Devotions of a Pastor

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Di Mike Gilbart-Smith su Il Ministero Pastorale
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Traduzione di Susanna Castaldini

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La Rubrica "Professione Cristiano"

Ritengo tutto una perdita rispetto all'immensa grandezza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho perso ogni cosa che considero spazzatura. Che possa trovare Cristo ed essere trovato in Lui, non con una mia giustizia derivante dalla legge, ma con una giustizia che viene fatta attraverso la fede in Cristo, cioé con la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede. Vorrei conoscere Cristo e la potenza della Sua risurrezione, la partecipazione alle Sue sofferenze, diventando come Lui nell Sua morte, e così, in qualche modo, giungere alla risurrezione dalla morte.
Filippesi 3:8-11

Indice

Esaminiamo le Nostre Motivazioni ...

Ogni pastore sa, almeno nella sua testa, dell'importanza di avere una vita attiva nella devozione. Come mostra il numero delle finestre aperte sulla barra delle applicazioni di un computer, anche se riempe la sua vita cinque volte di piú tra il preparare le prediche, il counseling, la corrispondenza di email, gli incontri con gli anziani, le riunioni del personale, le conferenze, e ancora di piú, comunque è consapevole che si tratta tutto di una farsa se non si incontra giornalmente con il Suo Signore.

Ma perché una tale vita nella preghiera è indispensabile? Temo che il pastore possa sí riconoscere la necessità di una sana vita nella preghiera, ma che possa avere dei motivi malsani per far si che questo avvenga. Ironicamente, molte delle ragioni per volere una ricca vita nella preghiera sono proprio le cose che le nostre preghiere ci aiutano ad indebolire.

Paolo afferma con ardore nei Filippesi 3 che non c'è nulla di piú essenziale nella vita di un pastore di una costante ricerca di Cristo. Il bisogno primario di un pastore (e anche di un apostolo!) è proprio lo stesso di quello di tutti i Cristiani: un'attiva relazione con Gesú.

“Per coloro che credono nella salvezza dell'anima, lui è, ed è sempre stato, prezioso – il sole, la roccia, la vita, il pane delle loro anime – ogni cosa é buona, utile, amabile, desiderabile, qui o nell'eternitá. E' in lui, da lui e presso di lui, che trovano qui tutto il loro spirituale, la vita eterna, la luce, il potere, la crescita, la consolazione e la gioia, con la salvezza eterna nell'aldilá...

Basandosi su queste e ad altre simili spiegazioni, il proggetto principale di tutta la loro vita in cui lui é talmente prezioso, é quello di famializzare con lui. Il mistero della sapienza, della grazia e dell'amore di Dio, nella Sua persona e mediazione, come ci viene rivelato nelle Scritture, é “la vita eterna” (Giovanni 17:3;). Aver fiducia in lui malgrado tutte le preoccupazioni eterne delle anime. Amarlo ed onorarlo con tutto il cuore. Cercare di conformarsi a Lui, in tutte quelle caratteristiche della divina bontá e della santitá che sono rappresentate per loro in Lui. In queste cose consiste l'anima, la vita, il potere, la bellezza e l'efficacia della religione cristiana, senza la quale qualsiasi ornamento esteriore che viene usato diventa solo un' inutile carcassa esanime.[1]

Se intendiamo seguire Cristo, allora dobbiamo perseguire una vita attiva nella devozione.. Questo lato del paradiso lo viviamo con la fede e non con la vista ((2 Corinzi 5:7). Questa fede viene dall'ascoltare fidociosamente la Parola di Dio. Cosi la nostra vita nelle preghiere é di vitale importanza per il sostentamento della nostra fede. Perché ci nutriamo in Cristo nutrendoci della Sua Parola.

"Se avessimo un desiderio di unione e comunione con Lui, allora mediteremo di piú, parlando con Lui e consultandoci con Lui. Quelli che tirano avanti giorno dopo giorno, senza avere un dialogo privato con Dio o cercando conforto in Lui con le loro anime, che tipo di amore hanno verso di Lui? L'Amore è comunicativo. Che tipo di desiderio di comunione può avere quest'anima che vive come un'estraneo verso il suo Creatore? Possiamo dire che amiamo qualcuno con cui non parliamo mai o con cui non ci consultiamo per nessuna decisione?"[2]

Questo dovrebbe essere lo scopo delle nostre preghiere: ricercare Cristo attraverso la Sua Parola, pregando, cantando, meditando, e attraverso tutti gli altri mezzi biblici. E se dobbiamo farlo, dobbiamo, come dice Paolo nei Filippesi 3, esaminare quelle cose che la nostra carne ammira in noi stessi e considerarei tutte come spazzatura (come il NIV ha gentilmente tradotto ‘skubala’).

E cosí, che cosa comporta la ricerca di Cristo secondo i Filippesi 3?

Ricercare Cristo Relavitizzando i Nostri Doni ed il Ministero

I pastori sono persone piene di doni cosí possono diventare un dono per la chiesa di Cristo. Ad ogni modo, ci potrebbe essere la tentazione di passare dalla gratitudine del dono all'infatuazione del dono.

"I settandadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli rispose: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrá danneggiare. Non rallegratevi peró perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli.» " (Luca 10:17-20)

Ci meravigliamo talmente tanto davanti al potere di Dio in azione attraverso di noi, tanto che ci dimentichiamo di quanto sia piú grande lo Stesso Cristo. Ci dimentichiamo di quanto sia piú grande il dono della salvezza e di poter conoscere Cristo per sempre.

Al cuore umano piace cosí tanto la moralitá che, senza una regolare meditazione sulla grazia di Dio dataci in Cristo, ci immaginiamo che le nostre conquiste spirituali siano una riflessione del nostro stato spirituale. Ricercare Cristo fa l'effetto contrario. Ci dimostra che ogni nostro benessere spirituale sia solo in Cristo e che ogni nostro successo nel ministero si trovi solo in Cristo. La gloria va eternamente a Lui.

Se non capiamo l’importanza primaria di ricercare cristo nelle preghiere, allora potremo vedere lo sviluppo dei nostri doni nel ministero come l'ultimo scopo delle nostre preghiere. Ardiamo dal desiderio di conoscere meglio la Bibbia cosí da poter assistere meglio le persone. Ardiamo dal desiderio di pregare di piú, cosí da poter far fiorire il nostro ministero. Ardiamo dal desiderio di vivere nella devozione cosí da poter diventare un modello migliore per il nostro popolo. Tutte queste cose sono dei desideri sani fino a quando non entrano in competizione con la superioritá del ricercare Cristo come il grande fine delle nostre preghiere. Gesú Stesso deve diventare il nostro pricipale desiderio!

"Un vero santo, quando sta godendo e scoprendo la dolce gloria di Dio e di Cristo, ha la mente troppo incantata e presta dalle cose che lui osserva senza se stesso, per poter alzarsi ad osservare se stesso, e le cose che è riuscito a fare. Sarebbe una perdita che non potrebbe sopportare, sarebbe come avere i propri occhi portati via dall’affascinante oggetto della sua contemplazione per esaminare la propria esperienza, e per passare del tempo a pensare da solo, che straordinaria conquista, e che bella storia ho ora da raccontare agli altri!"[3]

Ricercare Cristo Rende Relativo la Nostra Vita nella Preghiera!

La nostra carne puó trasformare in un idolo persindo la nostra adorazione verso il vero Dio. Smettiamo di adorare Cristo e inziamo ad adorare l'adorazione di Cristo. Lui abilmente altera i nostri pensieri cosi da poter ricercare i mezzi senza vedere il fine. Ricerchiamo una vita nella devozione piuttosto di ricercare Cristo attraverso la nostra vita nella preghiera. Possiamo ogni giorno trovare del tempo, avere un piano meraviglioso di leggere la Bibbia, avere un diario delle preghiere che regolarmente consultiamo, e tuttavia ci dimentichiamo di ricercare Cristo nell'attivitá stessa.

Per tutto il resto di questo articolo, mentre ci rendiamo conto che ricercare Cristo vuole dire ricercare l’umiltá, la giustificazione da fede, il potere spirituale, la mortificazione, ed il paradio, dobbiamo ricordarchi che non é il nostro avere un momento tranquillo che ci da tutte queste cose. Ci vengono date solo attraverso la grazia, anticipata solo dalla fede.

In questo modo una vita nelle preghiere per un pastore sará di grande importanza alla sua salute spirituale, non perché questo sia il fine di per sé, ma perché si tratta del mezzo principale di ricercare Cristo e la Sua gloria. Cristo é l'oggetto delle nostre preghiere, ma Lui é anche la fonte della nostra devozione.

Potrebbe sembrare ovvio sottolinearlo, ma 'la grandezza del conoscre Cristo viene dalla conoscenza di Cristo'! Troppo spesso ci viene detto che possiamo avere la vita migliore di questo mondo persino trovando poco spazio per studiare e pregare il Signore Gesú Cristo Stesso anche se continuiamo a parlare di Cristo come di uno che ha fatto cosí tanto per noi! La straordinaria veritá del vangelo non é che in qualche modo Cristo sia cosi grande perché Lui ha fatto cosí tante cose per noi. Ma piuttosto il vangelo é eccezzionale per via di Cristo, che é di per sé cosí grande, che ha avuto pietá dei peccatori come noi e che Cristo, che é tutto in tutto, é stato umiliato fino alla morte in croce per quelli che erano stati condannati ribelli. Cristo, la radiazione della gloria del Padre, la splendida dimorstrazione della divina perfezione, merita la nostra adorazione per chi Lui veramente é.

Ricercare Cristo é Ricercare Umiltá

Cosí tutte le nostre facoltá e abilitá diventano insignificanti se paragonate alla superiore grandezza di conoscere il nostro Signore Gesú Cristo.

Winston Churchill una volta aveva descritto il suo avversario politico Clement Atlee come “un omino modesto che ha delle buone ragioni per ritenersi modesto”. Se paragonato a Churchill forse le sue accuse erano vere. Ma se paragonato a Cristo, abbiamo delle ottime ragioni per essere umili. Non solo lui é l'eterno, l’ infinitamente glorioso Figlio di Dio che si é umiliato, morendo perfino in croce. Ma non c'é nulla di piú umiliante della croce di Cristo. Mentre continuiamo a riflettere su Gesú Cristo e a ricercarlo nella Sua morte, il nostro atteggiamento deve essere lo stesso del Suo.

Nel suo libro, Humility: True Greatness, CJ Mahaney ci da un’utile “lista dei modi pratici [che lui ha trovato] per indebolire l'orgoglio e coltivare l'umiltá”. Scrive: “Per me, la cosa che mi ha aiutato di più in questa lista é stato: Riflettete sulla meraviglia della croce. Credo che questo siano la pratica e l'abitudine piû importanti anche per te. Per diventare veramente seri mortificando l'orgoglio e coltivando la grandezza, ogni giorno si deve contemplare quella croce meravigliosa dove é morto il Principe della Gloria.”[4]

Ricercare Cristo é Ricercare la Giustificazione da Fede

Nel ricercare Cristo, ricerchiamo una vita centrata sul vangelo. Come possiamo ricercare Cristo e non ricercare il vangelo? Il vangelo é nel cuore di Cristo. Nel ricercare Cristo, siamo convinti della nostra totale inabilitá di piacere a Dio. Quando riconosciamo la grandezza di Gesú, ogni presunzione della nostra rettitudine sará frantumata, e noi cadremo in ginocchio e piangeremo con Pietro, “Via da me, Signore, perché sono un peccatore”. E tuttavia sentiremo Gesú risponderci: “Non aver paura”[5]- non negando la nostra disonestá, ma dando la Sua parte a nome nostro. Nel ricercare Cristo riconosciamo proprio quanto sia mervavigliosa la rettitudine di Cristo che é stata invece imputata a noi.

"Ho osservato che quando sono molto giú o trovo il mio lavoro pastorale più noioso che gioioso, un cambiamento graduale e pericoloso prende posto nel mio modo di pensare di me stesso. Dimentico che sono un Cristiano e che ho trovato in Cristo un luogo dove riposarmi. Nego la veritá di essere una persona che, malgrado i miei peccati, sono stata accettata e assolta attraverso la fede nel Signore Gesù Cristo. Sembro diventare stranamente inconsapevole di essere figlio di Dio fatto completamente di grazia di Dio e che Lui mi ha dato in dono il Suo Spirito e che vivo la realtà attraverso la Sua presenza ed il Suo potere nella mia vita e nel mio lavoro. Invece mi concentro solo sul mio lavoro di pastore. Poi in un modo alquanto distorto, sicuramente riempito dallo stesso Satana, la mia attenzione si focalizza sui fallimenti, le paure e le frustazioni al lavoro."[6]

Ricercare Cristo é Ricercare la Mortificazione e la Santità

Se vogliamo essere utili nel ministero, dobbiamo essere dolorosamente consapevoli del nostro bisogno di mortificazione. Dobbiamo riconoscere personalmente i nostri peccati che ci intrappolano cosí facilmente. Sappiamo che dobbiamo liberarcene. Ma non riusciamo a riconoscere che questo può essere fatto solo fissando il nostro sguardo su Gesù, l’autore ed il miglioratore della nostra fede (Ebrei 12:1-2). Se la ricerca di Cristo non diventa il modo in cui ricerchiamo la mortificazione allora finiremo col ricercare la mortificazione attraverso la legge.

Questa è la guerra più triste che una povera creatura si possa trovare a combattere. Un'anima sotto il potere di condanna dalla legge viene sollecitata a lottare contro il peccato, ma non ha la forza per combattere. Non può far altro che combattere, e non potrà mai vincere. E’ come un uomo che si buttano sulla spada dei nemici con lo scopo di farsi uccidere.La legge li spinge a farlo, ed il peccato li colpisce. Infatti a volte pensano che hanno sventato il peccato, quando invece hanno soltanto sollevato polvere che non vedono, e stemperato i loro naturali stati mentali come la paura, il dolore e l’angoscia, che fan creder loro che il peccato sia stato battuto quando invece non è stato neanche toccato. Quando sono finalmente freddi, devono combattere ancora la battaglia e la cupigia che pensavano di aver ucciso sembra non avere ricevuto nessuna ferita.[7]

E tuttavia mentre ricerchiamo Cristo con la fede ci viene dato tutto quello di cui abbiamo bisono per la vita e per la santità. In Cristo possiamo conoscere il potere della sua risurrezione.

"Come zelante operaio della gloria di Dio, sono particolarmente ansioso che tu possa ogni giorno avere una comunione con Gesù, perché tutto dipende da Lui, sia le nostre benedizioni e sia il nostro lavoro di fede e di amore. Tutti i nostri frutti si trovano in Gesù. Ricorda le Sue parole, "Senza di me non potete far nulla." Il nostro potere di lavorare viene completamente dal suo potere. Se noi lavoriamo efficacemente deve essere sempre secondo l’efficace lavoro della Sua potenza in noi e attraverso noi."[8]

E una volta che conosciamo la potenza della risurrezione di Gesù, allora anche la comunione di condivisione delle Sua sofferenze diventa una gioia, che perseguiamo ricercandolo. Non ricerchiamo il soffrire per amor suo ma ricerchiamo Cristo, sapendo che quello che condividiamo in Cristo, lo condivideremo nelle|Sue sofferenze.

Allora considereremo le sofferenze come una gioia ed un privilegio, sapendo che "la nostra luce e temporanee difficoltà sono per noi una gloria eterna che supera di gran lunga tuttio il resto" Perché? Nel ricercare Cristo “ci portiamo addosso la morte di Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo" (2 Corinzi 4:10,17 ).

Nelle mani trasformatrici del nostro Signore, le nostre sofferenze attuali diventano un bel ricordo di come noi siamo morti in questo mondo, per noi la risurrezione di Gesù è vita per un mondo dove non ci sarà nessuna sofferenza e che morità mai.

Ricercare Cristo é Ricercare il Paradiso

"Lavora per ottenere una simile disposizione d'animo, che tu possa scegliere il paradiso come tua eredità e casa, e che tu possa seriamente desiderarlo, ed essere disposto a cambiare questo mondo e tutti i suoi piaceri per il paradiso. Lavora per avere il cuore occupato dal paradiso ed i suoi piaceri celesti, e che tu possa gioire quando Dio ti chiamerà per lasciare il tuoi migliori amici sulla terra e trovare conforto nel paradiso, lí per gioire in Dio ed in Cristo. Sii convinto di camminare per la via che conduce al paradiso."[9]

Sappiamo che questo mondo non è degno di essere vissuto. I Pastori, di tutti i popoli, devono essere degli uomini che riconoscono che l’ investimento nell’altro mondo è infinitamente più importante dell’ investimento in questo mondo. Ma questo viene dal nostro amore per Cristo?

"Se potessimo avere un paradiso in cui non ci sono malattie, con tutti gli amici che hai avuto sulla terra, con tutto il cibo che ti è sempre piaciuto, con tutte le attività con cui ti sempre divertito, con tutte le bellezze naturali che hai sempre ammirato, con tutti i piaceri fisici che hai sempre provato, e con nessun conflitto umano o catastrofi naturali, malgrado tutto questo, potresti dire di essere soddisfatto del cielo, se Cristo non fosse lí con te?"[10]

In paradiso non dovremo più ricercare Cristo attraverso la fede, perché Lo vedremo di persona. Ricercare Cristo attraverso la fede oggi è ricercare il giorno nel futuro quando la fede diventerà visione, e Cristo avrà tutta la gloria.

Il Bisogno Maggiore delle Nostre Chiese: I Pastori che Ricercano Cristo

Il più grande bisogno delle nostre chiese é quello di avere dei pastori che conoscono Gesù, dei pastori che sono devoti a ricercare Cristo prima ancora del ministero. Fino a quando la ricerca di Cristo è soltanto un mezzo per qualche altro fine (compreso il ministero), allora abbiamo degli idolatori e non dei pastori. Paolo nei Filippesi 3 descrive solo due possibilità: quelli che sono presi col guadagnare Cristo ed essere trovati in Lui e quelli che vivono di opere e non di grazia, per la propria gloria e non la gloria di Cristo.

Le nostre chiese hanno bisogno di pastori che capiscono se stessi per prima cosa, sopratutto di essere una pecora nel ricercare questo Grande Pastore, e che ci conducano attraverso le preghiere a Lui.

La mia preghiera è che questa serie di articoli sulla vita nelle preghiere di un pastore sia un incoraggiamento ed un aiuto concreto ai pastori per continuare a ricercare Cristo attraverso ricca vita nelle preghiere. Non dobbiamo dimenticarci mai della sublime grandezza della conoscenza di Cristo Gesù, nostro Signore.

Note

  1. John Owen, Christologia, Opere, Vol 1. (Banner of Truth Trust, 1965), 3-4.
  2. Richard Sibbes, The Privileges of the Faithful, Opere, Vol 5. (Banner of Truth Trust, 1977), 278.
  3. Jonathan Edwards, Religious Affections, Opere, Vol 1. (Banner of Truth Trust, 1974), 278.
  4. C.J. Mahaney, Humility: True Greatness (Multnomah, 2005), 64-66.
  5. Luca 5:8-10
  6. Peter Brain, Going the Distance: How to stay fit for a lifetime of ministry (Matthias Media, 2004), 245.
  7. John Owen, Mortification of Sin in Believers, Opere, Vol 6. (Banner of Truth Trust, 1967), 20.
  8. Charles Spurgeon, The Power of Christ Illustrated by the Resurrection (19 gennaio 1871) http://www.biblebb.com/files/spurgeon/0973.htm (accesso il 18 maggio 2006).
  9. Jonathan Edwards "The Christian Pilgrim", Opere, Vol 2. (Banner of Truth Trust, 1974), 246.
  10. John Piper, God is the Gospel (Crossway, 2005), 15.