Il Digiuno per la Venuta del Re
Da Libri e Sermoni Biblici.
Di John Piper
su Il Digiuno
Una parte della serie A Hunger for God
Traduzione di Maria Giovanna Polito
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Luca 2:36-38
V’era anche Anna, profetessa, figliuola di Fanuel, della tribù di Aser, la quale era molto attempata. Dopo esser vissuta col marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova ed aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. Ella non si partiva mai dal tempio, servendo a Dio notte e giorno con digiuni ed orazioni. Sopraggiunta in quella stessa ora, lodava anch’ella Iddio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Introduzione Siamo arrivati alla fine di gennaio e alla chiamata al digiuno per un giorno alla settimana durante questo mese. Spero che avremo il tempo di raccontarci cosa ha fatto Dio in questo mese. Il semplice ascolto del racconto alla congregazione della sorprendente opera di Dio lo scorso martedì nel nostro incontro di preghiera, mi ha fortemente incoraggiato a continuare in un digiuno di gruppo – di cui vi dirò tra poco.
In questa serie di messaggi sul digiuno biblico, abbiamo visto in Atti 13:3 come Dio abbia cambiato il corso della storia attraverso il digiuno dei capi di Antiochia.
Abbiamo visto in Matteo 9:15 la promessa di Gesù che, quando sarebbe ritornato al Padre nei cieli, la chiesa avrebbe digiunato.
Abbiamo visto in Matteo 4:4 che l’uomo non vive di solo pane ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio – che il cibo di Gesù durante i suoi 40 giorni di digiuno fu la rivelazione di Dio attraverso la sua Parola. Ed è con questa che vogliamo nutrirci sempre di più.
E la scorsa settimana abbiamo visto in Esdra 8:21 che Dio salva il suo popolo – inclusi i più piccoli – mediante il digiuno.
“Venga il tuo regno!”
La prossima settimana studieremo il Discorso della Montagna e vedremo che in Matteo 6 Gesù collega il digiuno alla preghiera e, in particolare, alla preghiera del Signore. Le suppliche preminenti della preghiera del Signore sono: sia santificato il tuo nome e venga il tuo regno. Quindi il digiuno cristiano non è solo per passi in avanti di fede, guarigione e giustizia a carattere immediato, ma anche per il passo supremo – il ritorno del Re nella sua gloria: “Venga il tuo regno!” O, come si pregava nella chiesa primitiva: “Maranatha!” = “Vieni Signore nostro!”
Questo è esattamente ciò che speriamo considerato ciò che abbiamo visto in Matteo 9:15. Ricordatevi che Gesù si è descritto come uno sposo e ha detto che i suoi discepoli non avrebbero digiunato finché lo sposo fosse stato con loro. Ma poi ha detto: “Verranno i giorni che lo sposo sarà loro tolto, ed allora digiuneranno”. Così Gesù collega il digiuno cristiano con il nostro desiderio per il ritorno dello sposo.
La chiesa di Cristo è chiamata a porre il fervore del digiuno affianco alla preghiera, “Venga il tuo regno”. “Sposo, vieni!” Il digiuno è un’espressione fisica della fame del cuore per il secondo avvento di Gesù.
Il digiuno come omologo della cena del Signore
Mi chiedo se il Signore consideri il digiuno come omologo della cena del Signore. Gesù ha detto: “Fate questo in memoria di me”. Mangiando ricordiamo che Gesù è venuto e morto per i nostri peccati. Ma non mangiando – digiunando – diciamo: sì, però lo sposo non è qui. Era qui con noi e ci amava moltissimo. E possiamo mangiare e anche celebrare con un banchetto perché Egli è venuto. Però sappiamo anche che, sebbene fosse qui, ora non lo è più. E la sua assenza è dolorosa. Il peccato e la sofferenza del mondo sono dolorosi. Il popolo di Cristo è debole e disprezzato – come le pecore in mezzo ai lupi (Matteo 10:16). Desideriamo che Egli venga di nuovo e riprenda il suo trono e regni in mezzo a noi, rivendicando il suo popolo, la sua verità e la sua gloria. Quindi il banchetto della cena del Signore è espressione di ciò che è successo e il nostro digiuno di ciò che non è ancora accaduto.
Il modo designato da Gesù per prepararci alla sua venuta
In Luca 18:7-8 Gesù dice:
E Dio non farà egli giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui, e sarà egli tardo per loro? Io vi dico che farà loro prontamente giustizia. Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà egli la fede sulla terra?
Avete considerato seriamente che Gesù ha determinato il modo per prepararci alla sua seconda venuta? Dio invierà il Figlio dell’uomo e farà giustizia ai suoi eletti che “giorno e notte gridano a lui”. Cosa gridano? Gridano: “Venga il tuo regno!” “Ritorna da noi, oh caro sposo. Vieni e regna come Re. Vieni a rivendicare il tuo popolo. Vieni per impalmare la tua sposa”.
E poiché la vita della chiesa e l’evangelizzazione delle nazioni sono parte di questa preparazione, anche noi chiediamo lo stesso a gran voce. “Signore, rianima il tuo popolo. Signore, fa sì che la tua Parola corra di bocca in bocca e trionfi”. Se siete in grado di vedere in che stato si trova il mondo, rispetto a come dovrebbe essere sotto l’autorità di Cristo, capirete che c’è molto per cui digiunare.
Anna: il digiuno per la prima venuta del Re. Chiedendo alla chiesa di digiunare per la venuta del Re, non stiamo domandando niente di nuovo. Il testo della mattinata ci mostra una donna attempata che ha dedicato quasi tutta la sua vita a questo sacro ministero prima che il Re venga per la prima volta. Luca 2:36-38:
V’era anche Anna, profetessa, figliuola di Fanuel, della tribù di Aser, la quale era molto attempata. Dopo esser vissuta col marito sette anni dalla sua verginità, 37 era rimasta vedova ed aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. Ella non si partiva mai dal tempio, servendo a Dio notte e giorno con digiuni ed orazioni. 38 Sopraggiunta in quella stessa ora, lodava anch’ella Iddio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Maria e Giuseppe hanno appena portato il bambino Gesù al tempio. Luca ci parla di due persone molto anziane, Simeone e Anna, che riconoscono quel bambino. Ciò che distingue queste due persone è che stavano desiderando e aspettando la venuta del Messia. Al versetto 25 vediamo che Simeone “aspettava la consolazione d’Israele; e lo Spirito Santo era sopra lui”. Gesù, il Messia, è la consolazione d’Israele (vv. 26, 30).
Al versetto 37 si dice che Anna non si partiva mai dal tempio e serviva Dio “con digiuni ed orazioni”. In altre parole, come Simeone, stava aspettando la venuta del Messia; digiunava e pregava notte e giorno perché stava aspettando “la redenzione di Gerusalemme”.
Al versetto 38 sopraggiunge proprio al momento giusto per vedere il Messia-bambino e loda Dio e parla di lui a tutti quelli che “aspettavano la redenzione di Gerusalemme”. In altre parole, Dio ha dato l’opportunità, a coloro che aspettavano, desideravano e cercavano “la redenzione di Gerusalemme”, di vedere brevemente la gloria del Re. Per Anna, ciò ha significato una vita dedicata al digiuno decennio dopo decennio – probabilmente per 60 anni dalla morte di suo marito – mentre provvedeva al tempio.
Credo che uno dei motivi per cui Luca ci parla di Simeone e Anna sia per mostrarci il modo in cui le persone sante e devote rispondono alla promessa della venuta di Cristo. E come Dio risponde ai loro desideri. Egli vede più di quanto vedano gli altri. Non si possono capire pienamente tutti i dettagli sulla venuta del Messia – Simeone e Anna di sicuro non potevano – ma Dio nella sua misericordia permette loro di vedere seppure brevemente, prima della loro morte, ciò che essi desideravano tanto intensamente vedere.
“I cristiani: il digiuno per la seconda venuta del Re” Ed ora a noi – cristiani – dall’altra parte della venuta del Re. Egli è venuto ed è andato di nuovo via. Ha rivelato la sua gloria. Ha versato il suo sangue per i peccati. È resuscitato dai morti. È asceso al cielo per sedere alla destra del Padre finché non ha posto tutti i suoi nemici ai suoi piedi. Ha mandato il suo Santo Spirito per rigenerarci, santificarci e penetrarci. Ha incaricato la sua chiesa di disciplinare le nazioni. E in Giovanni 14:3 ci ha promesso: “Tornerò”.
Come paragonare la nostra situazione a quella di Anna?
Le sue speranze, come le nostre, si basavano sulle promesse di Dio. Però noi abbiamo visto molto di più! Sappiamo e possiamo sperare molto di più del Messia! Anna non ha mai visto gli anni della compassione e della potenza di Gesù, mentre noi sì. Non ha mai ascoltato le parole di autorità, di saggezza e di amore che noi abbiamo ascoltato. Non ha mai visto un cieco riacquistare la vista, uno storpio ritornare a camminare, un lebbroso guarito, un sordo sentire, un morto resuscitare e i poveri predicare il modo in cui Gesù ha fatto tutto questo. Non ha mai visto Gesù consacrare se stesso nel Getsemani o la sua crocifissione per la nostra salvezza sul Golgota. Non ha mai ascoltato le sue parole misericordiose: “Oggi sarai con me in Paradiso” o le parole trionfanti: “E’ finita”. Non l’ha mai visto resuscitare dai morti trionfando sul peccato, la morte e l’inferno.
Ma noi sì. Ed ora costui, che noi conosciamo così bene, se n’è andato. Camminiamo per fede e non per averlo visto. Colui che amiamo è stato portato via. La festa di nozze si è sciolta. È come se la marcia nuziale fosse iniziata e noi stessimo percorrendo la navata verso di lui e all’ultimo minuto egli fosse scomparso.
Dovremmo desiderare Cristo meno di Anna?
Dovremmo desiderare Cristo meno di Anna? Il fatto di averlo avuto con noi per 30 anni e di possedere il suo Spirito ve lo fa desiderare di meno o di più? Oh, che atto d’accusa per la nostra cecità se la risposta fosse: di meno.
Io dico, desideriamolo, aspettiamolo e cerchiamolo molto più intensamente di Anna e Simeone. Dovremmo avere meno devozione di questi santi precristiani? Abbiamo contemplato la sua gloria. La gloria dell’unico generato dal Padre. E dovremmo desiderare di meno la sua apparizione? Paolo ha detto che avrebbe ricevuto una corona di giustizia con tutti “quelli che avranno amato la sua apparizione” (2 Timoteo 4:8).
Il digiuno per la venuta del Re
Viviamo nel mondo così comodamente che il pensiero di digiunare per la fine della storia è praticamente impensabile?
E per quanto riguarda i più anziani? Potete sentire meglio la gloria della presenza del Re perché siete più vicini? Trasformate quel sapore nel digiuno per la venuta del Re?
E per quanto riguarda i più giovani? Amate talmente Gesù che la sua venuta sarebbe la cosa più grande che possiate immaginare? O si tratta solo di un tema religioso di discussione per il fine settimana che a volte vi aiuta con la coscienza sporca e non di qualcuno che volete che interrompa la vostra vita?
E per quanto riguarda quelli che si trovano in mezzo – o un po’ più verso l’alto? Come ci sentiamo quando ci viene detto che il digiuno può essere il riflesso di quanto desideriamo la venuta dello sposo? Ci sentiamo tutti attratti dalla passione di Anna per il Messia? Desideriamo l’apparizione di Gesù più di quanto desideriamo terminare i nostri progetti professionali?
Credo che la mia vita non sarà mai più la stessa dopo l’attenzione prestata al digiuno nel gennaio 1995. Ormai ho visto troppo sul digiuno e il significato della fame di Dio, fame della sua Parola, fame della sicurezza dei bambini, fame dell’evangelizzazione del mondo, fame dello Sposo e il modo in cui Gesù dice di esprimere questa fame col digiuno – ormai ho visto troppo per continuare la mia vita così com’era.
Cosa dovremmo fare come chiesa?
• Come chiesa, per mantenere la disciplina biblica del digiuno prima di noi… • Per dare l’opportunità a più persone di crescere in questo tipo di preghiera… • Per approfittare di tutto ciò che Dio ha ordinato per dare pieni poteri alla nostra intercessione… • Per essere irremovibili nella nostra ricerca di rinascita ed evangelizzazione del mondo… • E per aiutarci a mantener vivo il desiderio della venuta dello Sposo notte e giorno…
… propongo un semplice ministero chiamato i Quaranta nel Digiuno.
I Quaranta nel Digiuno è un gruppo di 40 persone che digiunano per un giorno alla settimana in un determinato mese del 1995. Possono essere persone diverse di mese in mese. O qualcuno potrebbe volerlo fare per più di un mese.
Alla fine di ogni mese stamperò una scheda chiamata la scheda dei Quaranta nel Digiuno e farò 40 copie disponibili dopo la funzione mattutina. Una volta distribuite tutte le schede, i Quaranta nel Digiuno saranno conosciuti – da Dio.
Non esiste nessun piano per identificare chi sono i Quaranta nel Digiuno. Ciò si accorda con l’insegnamento di Gesù secondo il quale dovremmo guardarci dal digiunare per essere visti dagli altri (Matteo 6:16-18).
Ogni mese cercherò di dare delle Scritture speciali e attirare l’attenzione alle preghiere dei Quaranta nel Digiuno che saranno condivise più ampiamente di modo che chiunque di voi potrà unirsi ai 40 se lo desidera.
Come abbiamo visto questa mattina, non necessitate di una crisi nella vostra vita per praticare il digiuno. Tutto ciò di cui avete bisogno è il desiderio per la venuta dello Sposo. Signore, accresci il nostro amore per la tua apparizione!