Non sprecate il vostro cancro

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Di John Piper su l'Afflizione
Una parte della serie Taste & See

Traduzione di Diana Donzelli

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[Nota dell’editore: Il nostro amico David Powlison, di « Christian Counseling and Education Foundation », al quale hanno recentemente diagnosticato un cancro alla prostata, ha aggiunto un’estensione ai dieci punti di John Piper. Il paragrafo è stato identificato con DP è scritto da David Powlison.]
Scrivo questo alla vigilia di un’operazione alla prostata. Credo nella potenza di Dio per la guarigione – attraverso il miracolo e la medicina. Credo che sia giusto e corretto pregare per questi due tipi di guarigioni. Il cancro non è sprecato se è guarito da Dio. Egli riceve la gloria ed è per questo che esiste il cancro esiste. Non pregare per una guarigione può sprecare il vostro cancro. Ma la guarigione non è il piano che Dio ha previsto per tutti. Ed esistono molti altri modi di sprecare il vostro cancro. Io prego per me stesso e per voi affinché non sprechiamo questo dolore.
DP: Aggiungo (David Powlison) queste note alla parola di John Piper il mattino dopo aver appreso la notizia con cui mi diagnosticavano un cancro della prostata (il 3 marzo 2006). I dieci punti principali e il primo paragrafo è stato scritto da lui mentre il secondo da me.
1. Sprecherete il vostro cancro se non credete che Dio l’abbia creato per voi.
Non sarà giusto dire che Dio utilizza il nostro cancro ma che non l’ha creato. Ciò che Dio permette, lo permette per un determinato motivo. E questo motivo è il progetto. Se Dio prevede lo sviluppo molecolare che si trasforma poi in un cancro, può anche decidere se interromperlo o meno. Se non lo fa è perché c’è un motivo. Dato che è infinitamente saggio, è giusto definire questo motivo come il suo progetto. Satana è reale e distribuisce tanti piaceri e tanti dolori. Ma non è ultimo. Ecco perchè, quando colpisce Giobbe con i foruncoli (Job 2:7), Giobbe l’attribuisce totalmente a Dio (2:10) e lo scrittore ispirato è d’accordo: “ Essi… lo riconfortarono di tutte le disgrazie che il Signore aveva inviato lui” (Giobbe 42:11) 11). Se non credete che il vostro cancro sia ideato da Dio per voi, lo sprecherete.
DP: Il fatto di riconoscere la mano che concepisce tutto non vi rende stoico o disonesto o superficialmente ottimista. Otre a ciò, la realtà della concezione di Dio provoca e indirizza il vostro sincero clamore al vostro unico e vero Signore. La concezione di Dio ci invita a parlare sinceramente, invece di chiuderci nella rassegnazione. Pensate alla sincerità dei Salmi del re Ezechia (Isaia 38), di Abacuc 3. Queste persone sono realmente sincere perché sanno che Dio è Dio e rimettono le proprie speranze a Lui. Il Salmo 28 vi insegna una preghiera di passione diretta a Dio. Egli deve sentirvi. Egli vi ascolterà. Egli continuerà a lavorare nella vostra vita e nella vostra situazione. Questi clamori provengono dalla vostra emozione che reclama dell’aiuto (28:1-2). Quindi citate i vostri problemi particolari nei confronti di Dio (28:3-5). Siete liberi di personalizzarlo con i vostri propri dettagli. La maggior parte delle volte, con ‘le diverse prove’ della vita (Giacomo 1:2), la nostra situazione non corrisponde con quella di Davide o di Gesù – ma la forza della fede è la stessa. Dopo essersi scaricati su colui che si prende cura di voi e di tutte le vostre preoccupazioni, esprimete la vostra gioia (28:6-7). La pace di Dio che va oltre tutto ciò che l’uomo può comprendere. Infine, poiché la fede si sviluppa sempre nell’amore, la vostra necessità e la gioia personali si propagheranno verso sinceri interessi nei confronti degli altri (28:8-9). La malattia può accentuare la vostra coscienza del fatto che Dio ha già e sempre lavorato su ogni singolo dettaglio della vostra vita.
2. Sprecherete il vostro cancro se vedete la vostra malattia come una maledizione e non come un dono.
« Ora dunque, non vi è più con dannazione per quelli che sono in Gesù Cristo » (Romani 8:1). « Il Cristo diventando oggetto di maledizione al posto nostro, ci ha riscattati dalla maledizione della legge » (Galati 3:13). « Non vi è sortilegio contro Giacobbe e non vi è magia contro Israele » (Numeri 23:23). « Poiché sole e scudo è il Signore Dio; il Signore concede grazia e gloria, non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine » (Salmi 84:12).
DP: La benedizione viene da ciò che Dio fa per noi, con noi e attraverso di noi. Egli porta la sua maestosa e misericordiosa redenzione sulla maledizione. Il vostro cancro, in se stesso, è una delle 10.000 “ombre della morte” (Salmo 23:4) che arriva su ognuno di noi: tutte le minacce, le perdite, i dolori, le imperfezioni, le delusioni e le maledizioni. Ma al suo beneamato figlio, il Padre nostro prepara una cosa buona attraverso le perdite le più dolorose: talvolta la guarigione e il ristoro del corpo (temporaneamente, fino alla resurrezione della morte alla vita eterna), ci mantengono e ci insegnano sempre che dovremmo semplicemente conoscerlo e amarlo di più. Attraverso la prova, la vostra fede diventa profonda e reale e il vostro amore diventa intenzionale e saggio: Giacomo 1:2-5, 1 Pietro 1:3-9, Romani 5:1-5, Romani 8:18-39.
3. Sprecherete il vostro cancro se cercate la consolazione nelle possibilità invece che in Dio.
Il progetto di Dio per il vostro cancro non è di formarvi per calcolare razionalmente le possibilità. Il mondo si consola con le possibilità. Ma non i Cristiani. Alcuni contano sui loro carri da guerra (percentuale di sopravvivenza) altri sui cavalli (gli effetti secondari del trattamento), ma noi facciamo appello al Signore nostro Dio (Salmi 20:7). Il progetto di Dio è chiaro in 2 Corinzi 1:9 « Avevamo già noi stessi pronunciata la nostra sentenza di morte, affinché non ci confidassimo in noi medesimi, ma in Dio che risuscita i morti. » Lo scopo di Dio con il vostro cancro (tra le migliaia di cose buone) è di interrare dei semi nei nostri cuori affinché contiamo completamente su di Lui.
DP: Dio stesso è la vostra consolazione. Egli si è dato a voi. Il cantico « Siate la mia anima senza paura » (di Katerina von Schlegel) riconosce in modo corretto le possibilità: Siamo certi al 100% che soffriremo ed è sicuro al 100% che Cristo ci incontrerà, e che verrà per noi, per consolarci, e che restaurerà la gioia più pura dell’amore. Il cantico « Una fondazione così ferma » riconosce la possibilità nello stesso modo: è certo al 100% che attraverserete dei pericoli ed è certo al 100% che il Salvatore sarà con voi, che vi benedirà per i vostri problemi e santificherà per voi i rischi più profondi. Con Dio non giocate con le percentuali ma con la certezza.
4. Sprecherete il vostro cancro se rifiutate di pensare alla morte.
Tutti noi moriremo, se Gesù riporta il suo ritorno. Non voler pensare al modo con cui lasceremo questa vita ed incontreremo Dio sarebbe una follia. Ecclesiaste 7:2 dice, « E' meglio andare in una casa in pianto che andare in una casa in festa; perché quella è la fine d'ogni uomo e chi vive ci rifletterà. » Come potete prendere a cuore la cosa se neanche ci pensate? Salmi 90:12 dice, « Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore. » Contare il tempo significa pensare al poco tempo che ci resta e pensare che finirà. Come potete raggiungere la sapienza del cuore se rifiutate di pensarci? Che spreco se non pensiamo alla morte.
DP: Paolo descrive lo Spirito Santo come « un appoggio » interno, invisibile sulla certezza della vita. Attraverso la fede, il Signore ci da un dolce assaggio della realtà della vita eterna nella presenza di Dio e del Cristo. Noi possiamo inoltre dire che il cancro è uno degli « appoggi » di una morte inevitabile che offre un gusto amaro della realtà sulla nostra mortalità. Il cancro è un cartello direzionato verso qualcosa di molto più grande: l’ultimo nemico che dovete sconfiggere. Ma il Cristo ha sconfitto quest’ultimo nemico: 1 Corinzi 15. La morte è inghiottita vittoriosamente. Il cancro è semplicemente una sentinella del nemico in pattuglia. Non esiste potenza finale, se siete un figlio della resurrezione, potete così guardarlo direttamente negli occhi.
5. Sprecherete il vostro cancro se pensate che « sconfiggere » il cancro significhi restare vivi piuttosto che venerare Cristo.
I progetti di Satana e di Dio sul vostro cancro non sono uguali. Il progetto di Satana è quello di distruggere il vostro amore per Cristo. Il progetto di Dio è di approfondire invece il vostro amore per Cristo. Il cancro non è il vincitore se morite. Vince se non venerate Cristo. Il progetto di Dio è quello di separarvi dal mondo affinché possiate banchettare alla pienezza del Cristo. E’ per aiutarvi a dire e ascoltare, « …solo un vantaggio quello che io considero come una perdita a causa di questo bene talmente superiore: la conoscenza di Gesù Cristo mio Signore. » E per venire a sapere che, « La vita è il Cristo e la morte è una vittoria » (Filippesi 3:8 1:21).
DP: Venerare Cristo esprime le due attività che stanno alla base della fede: un bisogno crudele e una gioia assoluta. Molti Salmi declamano su “chiave minore”: veneriamo il nostro Salvatore reclamandolo per salvarci dai nostri problemi, peccati, dolori e angosce reali. Molti salmi cantano su “chiave maggiore”: veneriamo il nostro Salvatore trovando in lui il nostro piacere più grande, amandolo, essendo riconoscenti per tutti i riguardi che ha nei nostri confronti, rallegrandoci del suo saluto che è la cosa più importante nel mondo e che ha lui l’ultima parola. E molti salmi iniziano con una chiave e si concludono con un’altra. Venerare Cristo non è monocromatico; vivete l’intero spettro della vita umana con lui. “Sconfiggere” il cancro significa vivere riconoscendo che vostro Padre a compassione per il suo bene amato figlio perché conosce la vostra struttura, sa che siete polvere. Gesù Cristo è Il cammino, la verità e la vita. Vivere significa conoscerlo e conoscerlo significa amarlo.
6. Sprecherete il vostro cancro se passerete troppo tempo a leggere sul cancro piuttosto che su Dio.
Non c’è niente di male nel conoscere il cancro. L’ignoranza non è una virtù. Ma l’attrazione di conoscere sempre di più la mancanza di zelo nel conoscere sempre più Dio sono sintomo di incredulità. Il cancro è creato per farci riscoprire la realtà di Dio. E’ creato per mettere emozione e forza dietro l’ordine, « pertanto riconosciamolo come Dio, sì cerchiamo veramente di riconoscere il Signore » (Oseo 6:3). E’ creato per risvegliarci nella verità di Daniele 11:32, « mais tutti coloro che riconoscono il proprio Dio si fortificheranno e agiranno. » E’ creato per renderci interiormente come una quercia, incrollabili e indistruttibili: « Ciò che egli ama, al contrario, è l’insegnamento del Signore; lo medita giorno e notte. Sembrerebbe un albero piantato vicino ad acqua corrente: produce i suoi frutti quando arriva la stagione e le sue foglie non perdono mai la loro freschezza. Tutto quello che fa quest’uomo ha successo. » (Salmi 1:2). Che cancro sprecato se leggiamo giorno e notte sul cancro e non su Dio.
DP: Quello che voi leggete è abbastanza utile per le vostre conversazioni con gli altri. Altre persone manifesteranno spesso la loro attenzione e la loro preoccupazione informandosi sul vostro stato di salute. Va bene, ma la conversazione si interrompe facilmente su questo argomento. Quindi, parlate loro apertamente della vostra malattia, chiedendo loro preghiere e consigli, ma modificate la direzione della conversazione dicendo loro ciò che il vostro Dio fa per mantenervi con migliaia di grazie. Robert Murray McCheyne diceva con saggezza che, « ad ogni sguardo sui vostri peccati, corrispondono dieci sguardi su Cristo. » Egli si è opposto alla nostra tendenza ad invertire questo rapporto 10:1 attraverso la retroazione dei nostri fallimenti e la dimenticanza della grazia di Dio. Ciò che McCheyene ha detto sui nostri peccati è anche applicabile alle nostre sofferenze. Per ogni frase sul vostro cancro, dite dieci frasi sul vostro Dio, la vostra speranza e ciò che egli vi insegna, e le piccole benedizioni di ogni giorno. Per ogni ora che trascorrete effettuando ricerche o discutendo sul cancro, passate 10 ore facendo ricerche e discutendo servendo così il vostro Signore. Unite tutto quello che avete imparato del cancro su di lui e le sue intenzioni e non sarete più ossessionati.
7. Sprecherete il vostro cancro se lascerete che esso vi conduca verso la solitudine invece di approfondire la vostra relazione con la prova d’affetto.
Quando Epafrodito portò i doni ricevuti dalle chiese Filippesi a Paolo, si ammalò ed era in punto di morte. Paolo disse ai Filippesi che « desiderava molto vedervi tutti ed è molto preoccupato perché avete saputo della sua malattia » (Filippesi 2 :26-27). Che risposta incredibile! Questo non dice che sono preoccupati che sia malato, ma che sono preoccupati perché sono venuti a conoscenza della sua malattia. E’ il tipo di cuore che Dio ha in mente di creare con il cancro: un cuore profondamente affettuoso che compatisce le persone. Non sprecate il vostro cancro chiudendovi in voi stessi.
DP: La nostra cultura ha paura di affrontare la morte. L’altro è ossessionato dalla medicina. Ama la salute e l’energia della gioventù. Cerca di nascondere qualsiasi segno di debolezza e di imperfezione. Offrirete un’enorme benedizione agli altri aprendolo agli altri con la vostra debolezza, con fede e amore. Paradossalmente, entrare in relazione quando si soffre e si è deboli incoraggerà gli altri. « Sostenersi » è un cammino a doppio senso di generosità e di un dare reciproco con riconoscenza. Le vostre necessità danno agli altri l’opportunità di amare. E poiché l'amore è sempre l’obiettivo principale di Dio nei vostri confronti, imparerete anche le lezioni più delicate e gioiose trovando dei modi umili di esprimere la vostra considerazione agli altri nel momento in cui siete più deboli. Una grande debolezza potenzialmente mortale può mostrarsi fonte di incredibile liberazione. Non vi resta altro da fare che essere amati da Dio e dagli altri, e di amare Dio e gli altri.
8. Sprecherete il vostro cancro se vi lamentate come coloro che non hanno speranza.
Paul utilizzava questa frase nei confronti di coloro a cui moriva una persona cara: « Fratelli, desideriamo che conosciate la verità agli occhi di coloro che sono morti affinché non siate tristi come quegli uomini che non hanno speranza » (1Tessalonicesi 4:13). Si prova dispiacere nei confronti della morte. Anche per i credenti che muoiono, esiste una perdita temporanea – perdita del corpo, perdita di una persona cara oltre che a perdita di un ministro terrestre. Ma il dispiacere è diverso – è filtrato dalla speranza. « Preferiremmo abbandonare questo corpo per andare a vivere vicino al Signore » (2 Corinzi 5:8). Non sprecate il vostro cancro nel piangere coloro che non hanno questa speranza.
DP: Dimostrate al mondo questo modo diverso di dispiacersi. Paul diceva che provava « dispiacere dopo dispiacere » all’idea della morte del suo amico Epafrodito. Provava dispiacere, un dolore terribile per la malattia del suo amico. Il suo dispiacere sarebbe stato doppiamente più grande se il suo amico fosse morto. Ma questo dispiacere affettuoso, sincero e focalizzato verso Dio coesisteva con l’essere « sempre gioioso » e con « la pace di Dio che va oltre tutto ciò che l’uomo può capire » e con « un’espressione di sincera considerazione per il vostro benessere. » Come è possibile che sulla terra il dispiacere conviva con l'amore, la gioia, la pace e un indistruttibile senso della vita? Nella logica interna della fede, questo ha un senso perfettamente chiaro. Infatti, poiché sperate, potete sentire le sofferenze della vita in modo più accentuato; dispiacere dopo dispiacere. Contrariamente, coloro che provano dispiacere e non hanno speranza spesso scelgono il rifiuto, la fuga o la preoccupazione perché non possono affrontare la realtà senza essere angosciati. In Cristo, sapete cosa c’è in gioco e quindi provate realmente gli errori di questo mondo perso. Non prendete alla leggera il dolore e la morte. Amate ciò che è bene e odiate ciò che è male. Dopo tutto, seguite l’immagine di un « uomo di sofferenza, abituato al dispiacere. » Ma Gesù ha scelto volontariamente la propria croce « per la gioia stabilita davanti a lui. » Viveva e moriva nella speranza che tutto sarebbe diventato reale. Il suo dolore non è stato represso dalla medicina o dal rifiuto, né infettato dalla disperazione, la paura o sperando che un filo di speranza potesse cambiare le circostanze. La promessa finale di Gesù è piena di gioia di una ferma speranza tra i vari dispiaceri: « La mia gioia sarà in voi, e la vostra gioia sarà completa. Il vostro odio si trasformerà in gioia. Nessuno vi toglierà la vostra gioia. Chiedete e vi sarà dato, così che la vostra gioia sarà completa. Queste cose che proclamano al mondo, così che anch’essi potranno ottenere la gioia completa » (tratto da Giovanni 15-17).
9. Sprecherete il vostro cancro se trattate il peccato con la stessa negligenza di prima.
Considerate sempre il peccato così attraente come prima di avere il cancro? Se è così, sprecate il vostro cancro. Il cancro è destinato a distruggere l’appetito per il peccato. L’orgoglio, la cupidigia, la bramosia, la mancanza del perdono, l’impazienza, la pigrizia, il procrastinare – sono tutti avversari che il cancro è destinato a combattere. Non limitatevi al pensiero di combattere il cancro. Pensate anche a combattere insieme al cancro. Tutte queste cose sono nemici peggiori del cancro. Non sprecate la potenza del cancro nello sconfiggere questi avversari. Lasciate che la presenza dell’eternità faccia apparire il peccato del presente più futile di quanto lo sia in realtà. « A cosa serve a un uomo di battere il mondo intero, se egli stesso va in rovina? » (Luca 9:25).
DP: La sofferenza è veramente creata per servirvi del peccato e per rinforzare la vostra fede. Se siete senza Dio, la sofferenza glorifica il peccato. Proverete più amarezza, sarete più disperati, più dipendenti, vivrete maggiormente nella paura, nell’ansia, lo schivare, l’essere più sentimentale e il vivere la vostra vita senza Dio? Continuerete a pretendere le sue cose come al solito? Sottometterete le vostre condizioni alla morte? Ma se appartenete a Dio, la sofferenza nelle mani di Cristi vi cambierà, spesso lentamente, talvolta rapidamente. Arrivate a contrattare con la via e la morte secondo le sue condizioni. Vi addolcirà, vi purificherà, vi pulirà da tutte le vanità. Vi renderà innamorati e desiderosi di Lui. Riorganizzerà le vostre priorità, e la prima cosa arriverà spesso per prima. Camminerà con voi. Certo, ci saranno dei momenti in cui cadrete, forse a causa dell’irritabilità o della preoccupazione, l’evasione o la paura. Ma egli vi aiuterà sempre a rialzarvi se cadrete. Il vostro nemico interno – il cancro morale, 10.000 volte più mortale del cancro fisico – morirà mentre voi continuate e cercare e a trovare il vostro Signore: « Perdona le mie colpe che sono numerose. Quando un uomo è fedele al Signore, costui gli mostra la strada che deve percorrere. » (Salmo25).
10. Sprecherete il vostro cancro se non l’utilizzate per testimoniare la verità e la gloria del Cristo.
I Cristiani non arrivano da nessuna parte per mezzo di incidente divino. Esiste un motivo per il quale si è o non si è. Pensate a ciò che Gesù ha detto sulle circostanze dolorose e non pianificate: « Vi perseguiranno, vi denunceranno per essere giudicati nelle sinagoghe e vi metteranno in prigione; vi faranno comparire davanti ai re, e dei dirigenti a causa mia. Sarà per voi l’occasione di portare la vostra testimonianza su di me. » (Luca 21:12-13). E’ uguale con il cancro. Si tratta di un’opportunità di testimoniare. Cristo è indefinitamente degno. Si tratta di un’opportunità d’oro di mostrare che esso è più degno della vita. Non la sprecate.
DP: Gesù è la nostra vita. E’ l’uomo per il quale tutti si inginocchieranno. Egli ha sconfitto la morte una volta per tutte. Porterà a termine ciò che ha cominciato. Lasciate brillare la vostra luce vivendo il lui, per lui, attraverso di lui e per lui. Uno dei cantici dell’antica chiesa lo esprime in questo modo: Cristo sarà con me, Cristo in me, Cristo dietro di me, Cristo davanti a me, Cristo al mio fianco, Cristo mi ha portato, Cristo mi consola e mi ristora, Cristo sotto di me, Cristo sopra di me, Cristo nella calma, Cristo nel pericolo, Cristo nel cuore di tutti coloro che mi amano, Cristo nella bocca dei miei amici e degli sconosciuti (Tratto da « Mi attacco al nome »).
Con il vostro cancro, avrete bisogno dei vostri fratelli e delle vostre sorelle per testimoniare la verità e la gloria del Cristo, per camminare con voi, per vivere a loro volta al vostro fianco, e per amarvi. E potete fare lo stesso per loro e per molti altri, diventate il cuore che ama con l’amore del Cristo, la bocca piena di speranza per i vostri amici e gli sconosciuti.
Ricordatevi, non siete soli. Riceverete gli aiuti di cui avete bisogno. « Il mio Dio si occuperà di tutte le vostre esigenze, grazie alla sua magnifica ricchezza, in Gesù Cristo » (Filippesi 4.19).
Pastore John