Irreprensibile: l'integrità morale
Da Libri e Sermoni Biblici.
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Versione delle 15:19, 19 giu 2012
Di John MacArthur
su Verità
Una parte della serie Tabletalk
Traduzione di Manola D'Alessandro
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Venti anni fa lessi una breve notizia che è rimasta nella mia mente da allora. La squadra di basket dei Bulldogs della Rockdale County High School di Conyers, in Georgia, aveva vinto il suo primo campionato nazionale nel marzo del 1987, sconfiggendo tutti i suoi avversari. Dopo aver allenato la squadra per diciotto anni senza mai vincere un campionato, l'allenatore Cleveland Stroud era entusiasta.
Tuttavia alcune settimane dopo quella partita, mentre l'allenatore Stroud faceva un controllo di routine dei voti dei suoi giocatori, scoprì che uno dei giocatori di terzo livello aveva delle insufficienze in alcuni corsi e ciò lo rendeva, da un punto di vista accademico, non idoneo per la squadra di basket. Lo studente in difficoltà non era stato affatto determinante nella vittoria della squadra. Era una matricola in grado di giocare, ma in realtà non era mai entrato in campo in tutta la stagione. Durante una delle semifinali però, con la squadra in vantaggio di oltre 20 punti, l'allenatore Stroud volle dare a ogni giocatore l'opportunità di partecipare. Aveva schierato quel giocatore in campo per meno di 45 secondi. Il ragazzo non idoneo non aveva realizzato punti. La sua partecipazione non aveva in alcun modo influito sull'esito della partita. Si trattava comunque, tecnicamente parlando, di un'infrazione degli standard di idoneità nazionali.
L'allenatore Stroud si trovava in una situazione difficile. Se avesse rivelato l'infrazione, la sua squadra sarebbe stata squalificata e privata del suo campionato. Se fosse rimasto in silenzio, sarebbe stato molto improbabile che qualcuno, al di fuori della scuola, avrebbe mai scoperto l'infrazione. L'allenatore si rendeva comunque conto che almeno il giocatore in questione era consapevole di aver infranto le regole. Era anche possibile che altri studenti nella squadra ne fossero a conoscenza e pensassero che il loro allenatore avesse volutamente ignorato le indicazioni di idoneità. Tuttavia, e cosa ancora più importante, l'allenatore Stroud stesso ne era consapevole e se avesse cercato deliberatamente di impedire la scoperta dei fatti, la sua più grande vittoria da allenatore sarebbe stata per sempre macchiata da un imbarazzante segreto. L'allenatore Stroud disse che, fin dal momento in cui aveva scoperto l'infrazione, sapeva che cosa doveva fare. Non aveva nemmeno preso in considerazione altre alternative. Le sue priorità erano state fissate molto prima dell’accaduto. Si rendeva conto che il campionato dei suoi giocatori non era tanto importante quanto il loro carattere. “La gente dimentica i punteggi delle partite di basket”, disse. “Non dimenticheranno mai di che pasta si è fatti”. Denunciò l'infrazione e rinunciò all'unico campionato nazionale che la sua squadra avesse mai vinto. Però sia l'allenatore che la squadra avevano vinto un genere di onore molto più importante di quello a cui avevano rinunciato. Avevano salvaguardato la propria integrità e guadagnato fiducia e rispetto incommensurabili. L'allenatore ricevette numerosi premi come insegnante dell'anno, allenatore dell'anno e cittadino dell'anno, come anche un riconoscimento formale dalla legislatura dello Stato della Georgia. Alcuni anni dopo venne eletto nel consiglio comunale di Conyers, dove è ancora in carica. Aveva ragione. Le persone che avrebbero dimenticato la vittoria dei Bulldogs nel campionato nazionale molto tempo prima, non avevano mai dimenticato l'integrità del loro allenatore. L'integrità morale è uno degli attributi indispensabili di un carattere ispirato a Cristiano. Per quanto sia importante essere saldi nella dottrina e fedeli nell'insegnamento della verità delle Scritture, è assolutamente non meno fondamentale per i cristiani essere onesti di cuore e coerenti nella loro obbedienza ai principi morali ed etici della legge di Dio. Non si tratta di un semplice dovere, tra l'altro. Il modello morale, a cui il popolo di Dio dovrebbe attenersi nella vita, supera di gran lunga anche i più alti principi della normale etica umana. Questo era uno dei punti principali del discorso della montagna di Gesù: “Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli” (Matteo 5, 20). Tutto il discorso era una descrizione del significato morale della Legge. Il fulcro del messaggio di Gesù era un discorso ampio contro l'idea che i principi morali della Legge si applicassero solo al comportamento che gli altri vedono. Gesù insegnava, per esempio, che il sesto comandamento proibisce non solo di uccidere, ma anche un cuore omicida (versetti 21–22). Il settimo comandamento, che vieta l'adulterio, condanna anche implicitamente perfino i desideri adulteri (versetti 27–28). E il comando di amare il nostro prossimo vale anche per i nostri nemici (versetti 43–44). Quanto è alto il livello morale ed etico stabilito dalla legge di Dio? Incredibilmente alto. Gesù lo pone sullo stesso livello della perfezione di Dio: “Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (versetto 48). Ciò rappresenta un modello irraggiungibile, ovviamente. È tuttavia nostro dovere perseguire l'integrità incessantemente. La perfetta coerenza etica è un aspetto fondamentale di quell'obiettivo ultimo - l'assoluta somiglianza a Cristo - verso cui ogni cristiano dovrebbe continuamente essere teso (Filippesi 3, 12–14). Nessun credente, dunque, dovrebbe mai sacrificare intenzionalmente la propria integrità etica. Eccone tre ottimi motivi. In primo luogo, per il bene della nostra reputazione. Naturalmente, i cristiani non dovrebbero preoccuparsi di questioni come classe sociale, ceto, casta o prestigio economico. In quel senso, dobbiamo essere come Cristo, che Si pose al di fuori di ogni classe e assunse la condizione di servo (Filippesi 2, 7). C'è un senso vero tuttavia, per cui dobbiamo preoccuparci di mantenere una buona reputazione - e ciò è particolarmente vero per quanto riguarda l'integrità etica. Uno dei requisiti fondamentali per un anziano è questo: “È necessario che egli goda di buona stima presso quelli che sono fuori della comunità, per non cadere in discredito e nelle insidie del demonio” (1 Timoteo 3, 7 NASB – Nuova Bibbia Americana Standard). Nulla rovinerà una buona reputazione più velocemente o definitivamente di un'infrazione intenzionale dell'integrità etica. La gente in pratica perdonerà qualsiasi altro genere di errore, negligenza o fallimento - ma la bancarotta etica comporta un marchio che è quasi impossibile cancellare. Diversi anni fa, un parrocchiano mi disse qualcosa che nessun pastore vorrebbe mai sentire. Aveva invitato un conoscente d'affari nella nostra chiesa. L'uomo rispose: "Tu frequenti quella chiesa? Io non ci andrei. L'avvocato più corrotto della città la frequenta”. Non avevo - e ancora non ho - alcuna idea di chi stesse parlando. Ci sono dozzine di avvocati nella nostra chiesa. La mia speranza è che si trattasse di uno scambio di persona e che l’uomo che aveva in mente non fosse un membro della nostra chiesa. La domenica seguente però riportai l'episodio nel mio sermone dicendo: "Se l'avvocato che l'uomo ha descritto è qui questa mattina, voglia imparare da Zaccheo: pentiti e fa’ tutto il possibile per ripristinare la tua reputazione nella comunità. Nel frattempo, smetti di pensarti cristiano. Distruggi la reputazione di tutta la Chiesa”. Secondo Proverbi 22, 1, “Un buon nome è preferibile a grandi ricchezze e la benevolenza altrui vale più dell'argento e dell'oro”. Non avete affatto un buon nome a meno che la vostra integrità etica sia integra e irreprensibile. In secondo luogo, per il bene del nostro carattere. Ancora più importante è la questione del carattere personale. C'è una buona ragione per cui la descrizione della legge morale di Gesù in Matteo 5 si focalizzava così tanto sull'onestà di cuore invece che sul comportamento esteriore. Questo perché il vero barometro di ciò che siamo si riflette in quello che facciamo quando nessuno ci guarda, ciò che pensiamo nei nostri pensieri più intimi, e come rispondiamo ai suggerimenti della nostra coscienza. Queste cose sono la vera misura della nostra fibra morale ed etica. Per quanto importante sia mantenere una buona reputazione nella comunità, lo è mille volte di più salvaguardare il nostro carattere personale. Ecco perché Gesù si occupa delle questioni di moralità ed etica a partire dai pensieri più intimi dei nostri cuori. “Dal cuore provengono propositi malvagi, omicidi, adulteri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie" (Matteo 15, 19). Probabilmente non si esagera affatto se si afferma che l'unico campo di battaglia più importante nella lotta per l'integrità è la propria mente. È il luogo dove tutto sarà effettivamente vinto o perso. E se perdete lì, avete già rovinato il vostro carattere. Un carattere corrotto inevitabilmente rovina la reputazione, anche perché un albero cattivo non può portare frutti buoni (Matteo 7, 18). Questo fa pensare al terzo motivo per cui è così importante proteggere la nostra integrità morale ed etica: per il bene della nostra testimonianza. La vostra reputazione riflette ciò che la gente dice di voi. La vostra testimonianza è ciò che il vostro carattere, il vostro comportamento e le vostre parole dicono di Dio. Considerate ciò che viene trasmesso quando un cristiano è privo di integrità etica. Quella persona sta dicendo che non crede veramente in ciò che le Scritture chiaramente ritengono sia vero di Dio: che “praticare la giustizia e l'equità per il Signore vale più di un sacrificio” (Proverbi 21, 3). Che “il sacrificio dei malvagi è un orrore per il Signore, la preghiera dei buoni gli è gradita” (15, 8). E che a Dio “piace la verità che risiede nell’intimo” (Salmi 51, 6). In altre parole, la persona che trascura l'integrità etica sta mentendo su Dio con la sua vita e il suo atteggiamento. Se si definisce cristiano e professa di essere un figlio di Dio, egli in realtà sta pronunciando il nome di Dio invano al massimo livello fondamentale. Questo pone la questione dell'integrità etica in prospettiva, non è vero? Questo è ciò che dobbiamo richiamare alla mente ogni volta che siamo tentati di adattare i nostri principi etici per comodità. Non vale il costo elevato per la nostra reputazione, il nostro carattere o la nostra testimonianza.