Noi che abbiamo creduto
Da Libri e Sermoni Biblici.
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Versione delle 17:03, 19 mar 2012
Di Ligonier Ministries Staff
su Fede
Una parte della serie Tabletalk
Traduzione di Mafalda Giudice
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“Noi che abbiamo creduto, infatti, entriamo in quel riposo” (Ebrei 4:3).
Il pubblico originario degli Ebrei si è trovato nella stessa posizione della prima generazione d’Israele che lasciò l’Egitto. La buona novella era stata predicata a entrambi i gruppi, ma alcuni dei primi israeliti non sono entrati in quel riposo di Canaan perché non hanno creduto alla buona novella che avevano ascoltato (Ebrei 4:2). Oggi, proprio come il pubblico originale della Lettera agli Ebrei, ci troviamo nella stessa posizione. Coloro che ascoltano la buona notizia e non la ricevono nella fede non entreranno nel riposo che Cristo ci promette nel Vangelo.
Negli Ebrei 4:03 si dice cosa accade a coloro che ricevono il Vangelo nella fede: coloro che credono alla Buona Novella "entrano in quel riposo." John Owen afferma che questo riposo è lo stesso riposo spirituale di Dio che ha avuto inizio quando lo stesso completò la creazione originale dell'universo.
Questa entrata mediante la fede è importante per l'autore, il cui scopo è di dimostrare che noi entriamo nel regno, cioè, entriamo nel riposo di Dio mediante la fede in Cristo. Le opere della legge, nonostante siano il frutto della vera fede, non forniscono in alcun modo le basi per il nostro ingresso nel regno. John Owen scrive che "lo stesso ingresso dipende dalla sola fede. Negativamente, questo significa che non si può accedere senza la fede, non importa se la gente supplica. Positivamente, questo significa che la sola fede, senza l'assistenza di qualsiasi altra grazia, rende possibile l’ingresso. È la sola fede che ci apre la strada e non le opere della legge e qualsiasi altro tipo di opere".
Alcuni dell’ originale pubblico Ebreo potrebbero aver lamentato del fatto che il popolo di Dio sia già nel riposo di Dio una volta entrati a Canaan. Qualcuno potrebbe aver pensato che non c'era bisogno di credere in Gesù per entrare nel riposo di Dio perché erano già lì. L'autore si oppone a questa obiezione e insegna che il resto di Canaan non è altro che un tipo di eterno riposo a venire. Egli cita il Salmo 95, che ha avvertito la gente ai tempi di Davide che non sarebbe entrata nel riposo di Dio, se avessero indurito il loro cuori. Questo avviso dimostra che, sebbene ai tempi di Davide Israele abbia goduto del riposo di Canaan, non era ancora entrata nel riposo di cui Dio ha goduto fin dall'inizio del mondo (4:3 b). Il riposo di Canaan era un vero riposo, ma non era pieno di Dio. Il pieno godimento del riposo di Dio da parte del credente era ancora nel futuro ai tempi di Davide e rimane così per noi fino al ritorno di Cristo (Apocalisse 21:1-4).
Coram Deo
Una cosa che Cristo ha compiuto nella sua opera di salvezza è stato l’apporto del riposo di Dio al suo popolo. Il riposo completo, tuttavia, ancora non ci spetta completamente. Ricordate che se si crede in Cristo, si assicura un posto nel riposo di Dio ora e si godrà della sua pienezza per tutta l'eternità.
Passaggi per approfondire lo studio: Salmi 23, Isaia 66:22-23, Matteo 11:28-30, 2Timoteo 4:6-8