Parlare alle Persone piuttosto che di loro
Da Libri e Sermoni Biblici.
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Versione corrente delle 14:20, 3 ott 2011
Di John Piper
su Amare gli Altri
Una parte della serie Taste & See
Traduzione di Daniele Guiducci
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Cosa ho omesso del sermone tenutosi il 6 Agosto
Nel mio primo sermone dopo essere stato via cinque mesi, ho omesso qualcosa. Era nelle note, ma non sembrava seguire il flusso del discorso principale quando ci sono arrivato. Per questo motivo l'ho saltato. Pero' volevo davvero parlarne. Pertanto eccolo qui.
Vi ricorderete che in Luca 18:9, Luca introduce la parabola dei Farisei e dell'esattore delle tasse nel seguente modo: "Egli raccontò questa parabola anche ad alcuni che si consideravano retti, e trattavano gli altri con disprezzo." All'inizio potrebbe sembrare poco importante, ma notate che dice che Gesù raccontò questa parabola AD alcuni che si consideravano retti. Non si dice che lui avesse raccontato questa parabola SU di loro. Gesù stava guardando i Farisei negli occhi raccontando loro una parabola che sottintendeva la loro sicurezza nell'essere nel giusto. Egli non parlava DI loro ma A loro.
Sebbene possa sembrare poco importante, contiene una lezione di enorme portata per la salute della nostra chiesa. Facciamo lo stesso. Non parliamo AGLI ALTRI degli errori di altre persone. Parliamo CON LORO dei loro errori. E' facile - e troppo gustoso sulla lingua delle nostre anime peccatrici - parlare DELLE altre persone. Ma è difficile - e spesso ha un sapore più amaro - parlare CON le persone. Quando parlate DI loro, non possono correggerti o girare il discorso e fare in modo che tu sia il problema. Ma se volete parlare A loro di un problema, può essere doloroso. Pertanto è più comodo parlare delle persone che parlare con loro.
Ma Gesù non ci chiama a compiere delle scelte comode. Egli ci chiama a fare delle scelte d'amore. Nel breve periodo, l'amore è spesso molto più' doloroso che proteggersi evitando conflitti. Ma a lungo termine, le nostre coscienze ci condannano per aver scelto questo cammino semplice e per aver fatto troppo poco per gli altri. Quindi cerchiamo di essere come Gesù in questo caso e non parliamo delle persone, ma parliamo loro, sia con parole di incoraggiamento, perché l'evidenza della grazia che vediamo nelle loro vite, e sia con parola di prudenza e avvertimento o di correzione o perfino di rimprovero. Paolo ci esorta ad utilizzare tutta la gamma di parole per tutte le differenti necessità: "Ammonisci il pigro, incoraggia il vile, aiuta il debole, sii paziente con tutti loro" (prima lettera ai Tessalonicesi 5:14).
Non dico che non potete criticare il presidente Bush senza chiamarlo prima al telefono. E non voglio dire che non potete criticare il mio sermone, sia positivamente che negativamente. Le figure pubbliche si mettono alla ribalta e comprendono che tutti avranno un'opinione riguardo a quello che dicono. Questo va bene. Quello che voglio dire è che quando sapete che un fratello o una sorella è nella morsa di un comportamento o di un atteggiamento da peccatore, toglietevi la trave dall'occhio, e andate da loro e provate ad aiutarli con un umile consiglio biblico.
Magari raccontate loro una parabola. Questo è quello che fece Gesù in Luca 18:9-14. E è quello che Natan fece per Davide, dopo aver peccato con Bathsheba e verso Uria (Samuele secondo 12:1-4). Ma non dovete essere così fantasiosi. Interessarsi alla persona che avete di fronte è più importante che essere creativi.
Il mio desiderio per la nostra chiesa è che siamo liberi dai pettegolezzi. Siamo schietti e onesti e coraggiosi e umili. Gesù fu straordinariamente diretto a quei tempi. L'amore qualche volta si presenta così. Egli potrebbe essere stato facilmente accusato di insensibilità e mancanza d'amore. Ma noi sappiamo che egli fu la persona più amorevole che sia mai vissuta. Pertanto seguiamolo in questa circostanza. Egli è morto per noi in modo che tutte le travi e le fette di prosciutto nei nostri occhi possano essere perdonate. Questo ci dovrebbe dare sia coraggio che attenzione nel trattare con gli altri. Specialmente quando capiamo che gli errori dei nostri fratelli e sorelle sono stati perdonati anche da Gesù.
Che fantastico posto in prima fila abbiamo per i rapporti umani. Una comunità di persone perdonate, giustificate nelle quali dimora lo Spirito, che adorano cresce nella grazia. Grazie per desiderare di avere fiducia in Gesù e di seguire il suo insegnamento parlando con gli altri piuttosto che degli altri.
Felice di essere tornato,
Pastore John